ZURIGO – Italians do it better. Che sia vero o no, in Svizzera ci credono al punto da dedicare al Belpaese il focus principale del Zurich Film Festival, una delle più prestigiose manifestazioni cinematografiche d’Europa. Dal 27 settembre al 7 ottobre va in scena l’edizione numero 14, con un green carpet ricco di star.
Apre le danze Viggo Mortensen per il film d’apertura, Green Book, che ha vinto il premio del pubblico al Toronto Film Festival ed è già tra i favoriti per la corsa agli Oscar 2019. Dame Judi Dench presenta l’ultimo film Red Joan e riceve il Golden Icon Award, mentre la retrospettiva con premio alla carriera spetta quest’anno a Donald Sutherland. A far drizzare le antenne dei fan, ormai dediti al vipwatching, è la presenza di Johnny Depp per la premiere di Richard Says Goodbye. Sarà una delle rare apparizioni pubbliche prima che impugni la bacchetta di Animali fantastici: I crimini di Grindelwald, in sala dal 15 novembre.
La star de Il trono di spade Natalie Dormer presenta la serie Picnic at Hanging Rock, nella sezione dedicata al piccolo schermo tra cui spicca anche il gioiellino sudamericano Aquì en la tierra di Gael Garcia Bernal, dopo il tripudio al debutto di Canneseries.
Dall’addio alle scene di Robert Redford in The Old Man and the Gun – come annunciato sul tappeto rosso canadese qualche settimana fa – al western sui generis The Sisters Brothers di Jacques Audiard, presentato alla Biennale: il programma racchiude i fiori all’occhiello dei festival di tutto il mondo con una selezione eclettica. Ce n’è per tutti i gusti: ci s’innamora e si canta assieme a Lady Gaga in A Star is Born e si mette piede sulla luna per la prima volta con Ryan Gosling in The First Man, fino a percorrere il doloroso cammino alla ricerca delle proprie origini con Dev Patel in Lion.
La Penisola vanta in programma venti lungometraggi, a partire dall’acclamato Dogman di Matteo Garrone, reduce dalle ovazioni della kermesse egiziana di El Gouna e appena scelto per rappresentare il Paese nella selezione della cinquina per la categoria film straniero. Diciotto fanno parte della categoria New World View, tra cui una serie di corti. Da Lazzaro Felice ad Euforia, da Loro a Sicilian Ghost Story, la selezione comprende un affresco variegato dell’Italia di oggi. E questa vetrina internazionale celebra non solo il passato dei grandi maestri ma il presente di nuove promesse.
Il festival di Zurigo si conferma così un appuntamento di qualità da non perdere, che mescola la creatività della settima arte al rigore svizzero con un connubio insolito e irresistibile.
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