Torino, 1995. Luigi Meroni (Giampaolo Morelli), impiegato delle Poste amante del lusso e delle belle donne, è profondamente insoddisfatto della propria vita e attende con ansia il momento in cui potrà usufruire della baby-pensione per realizzare il suo sogno: aprire un chiringuito in Costa Rica e lasciare Torino per sempre. Condivide i suoi sogni di fuga con il migliore amico Luciano Bodini (Giuseppe Ragone), ex postino quarantenne già baby-pensionato, che vorrebbe solo viaggiare e conoscere il mondo ma è invece costretto a vivere ancora con il padre perché la pensione maturata con venti anni di contributi non gli permette altro.
Vive di rinunce anche Alvise Zago (Fabio De Luigi), piemontese di poche parole, cardiopatico e collega di Meroni che fa addirittura tre lavori pur di non far mancare nulla alla sua famiglia.
Per Il Lupo (Edoardo Leo), ex pugile ora proprietario di un pub in società con Zago ed esperto nel “recupero crediti a mani nude” per conto di uno strozzino, conta solo riuscire ogni giorno a dimostrare alla propria compagna di saper gestire gli affari e assicurarle un futuro dignitoso.
Ecco quindi che per i quattro uomini, legati l’uno all’altro da motivi personali, l’idea di Meroni di rapinare il furgone portavalori diventa l’ancora di salvezza, l’occasione di riscatto da una vita senza speranze per il futuro. Ma il crimine non è per tutti, e la voglia di ognuno di loro di intascarsi tutto il bottino trasforma un colpo, che sulla carta dovrebbe essere semplice e pulito, in un rocambolesco, inestricabile noir metropolitano…
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