Girato nel corso di 12 anni (dal 2005 al 2017), è il resoconto di una storia d’amore in un mondo dove mancano o non si vedono prospettive, nella periferia russa del decennio scorso. Marusya, una 16enne insofferente al regime della “Federazione della depressione”, si propone di rientrare nelle statistiche dei suicidi giovanili entro la fine dell’anno. Porta con sé solo la telecamera, dono di famiglia. Ma poi incontra Kimi, suo coetaneo, in un concerto grunge, e tra i due nasce un’inaspettata e travolgente storia d’amore, intrappolata – come sono loro – nella risacca di un governo oppressivo. Insieme, Marusya e Kimi filmano l’euforia, l’ansia e la disperazione della loro gioventù, alimentata da droghe e musica. Si alternano momenti lucidi e acidi, con i Joy Division in cuffia, e stridono le chitarre e i synth in sottofondo, come le grida no future di un mondo punk fuori stagione, interiore e introverso, in un sopito clima post-sovietico. Il tempo scorre, scandito dai discorsi di fine anno, ora di Putin, ora di Medvedev, del tutto simili tra loro. Quando la dipendenza minaccia di far svanire Kimi per sempre, la telecamera di Marusya diventa l’ultima possibilità per salvare l’amico.
© RIPRODUZIONE RISERVATAHow to save a dead friend
Titolo: How to save a dead friend
Anno: 2022
Nazione: Svezia, Norvegia, Francia, Germania
Genere: documentario
Regia: Marusya Syroechkovskaya
Durata minuti: 103
Data Uscita Italia: 12/04/2024
Distribuzione: ZaLab