In una Sardegna rurale a cavallo della Seconda Guerra Mondiale, Fidela è, suo malgrado, la strega del villaggio: cura i malefici e fa nascere i figli di tutti, ma mai i suoi, perché è bene che nessun uomo la tocchi. In una famiglia bramosa di un figlio maschio, lei che è settima di una prole di sole donne, impara ad accettare quel ruolo sociale come unica fonte di rispetto, castrando nella sua solitaria intimità i suoi istinti più sinceri e la sua fragilità. Ma quando il destino farà in modo che proprio a lei venga affidata Bastiana, un’altra settima figlia illegittima nata dalla relazione clandestina tra il soldato americano Thomas e una donna sarda, Fidela non solo scoprirà la potenza di sentirsi madre, ma inizierà a vacillare e a mettere in discussione tutte le certezze che fino a quel momento le erano sembrate una condizione senza scampo.
E sarà l’incontro con James e Mamoto, l’empatia che si crea con Thomas e la vita stessa, accidentale per lei come per chiunque, a costringerla a una definitiva e necessaria rivoluzione interiore di cui Bastiana si farà poi consapevole portatrice. Così due vite scelte dagli altri e modellate dalla tradizione, si trasformano invece nella straordinaria occasione di essere semplicemente vissute, in una piena e libera scelta identitaria. In un luogo senza tempo, dove i 1000 occhi appuntiti della gente sembrano contare più del semplice valore di essere, avverrà una tale e potente rivoluzione, da mettere a nudo ogni vizio dell’animo umano per poi riconoscere la forza ancestrale e il coraggio che caratterizza l’universo femminile.
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