La vita straordinaria di David Copperfield propone una nuova lettura della classica lode al coraggio e alla perseveranza che rappresenta il romanzo di Charles Dickens filtrata dallo sguardo comico dei suoi pluripremiati cineasti, offrendo al racconto dickensiano una nuova linfa per un’epoca cosmopolita grazie a un variegato cast corale di attori teatrali e cinematografici provenienti da tutto il mondo. Gli autori, vincitori di premi Emmy e candidati ai premi Oscar, Armando Iannucci (In the Loop; Morto Stalin, se ne fa un altro; la serie televisiva HBO Veep – Vicepresidente incompetente) e Simon Blackwell (In the Loop, la serie televisiva HBO Succession) mettono il loro stile narrativo ironico e tuttavia di gran cuore al servizio della rivisitazione dell’iconico eroe dickensiano narrandone le stravaganti peripezie che lo porteranno da orfano impoverito a promettente scrittore nell’Inghilterra vittoriana.
La vita straordinaria di David Copperfield
Sinossi
Un racconto della vita del personaggio letterario, dalla sua giovinezza fino all’età adulta,
narrato in uno stile ironico, tipico del regista. Un film straordinariamente divertente che attraversa l’Inghilterra del XIX secolo seguendo il destino a zig-zag del suo eroe.
Il trailer
Qui sotto e in calce alla news il trailer italiano ufficiale del film
Reinventare un classico di Charles Dickens
Ammiratore da tutta la vita di Charles Dickens, qualche anno fa Armando Iannucci aveva
avuto un’illuminazione creativa rileggendo l’acclamato ottavo romanzo dell’autore, David
Copperfield, pubblicato per la prima volta nel 1850. “Ho pensato ‘Voglio trasformarlo in un
film’”, ricorda Iannucci. “La ragione è che ne percepivo profondamento lo spirito
contemporaneo, ma anche che tutti gli adattamenti che avevo visto erano molto seriosi e
incentrati sull’aspetto drammatico della storia. E se è vero che la trama è molto densa e i
risvolti drammatici sono numerosi, questi per me erano i tratti meno interessanti del
racconto.”
Le “scene spassose nel romanzo”, come le chiama Iannucci (come David che si ubriaca per la prima volta), per il regista sono state le più entusiasmanti da esplorare. “Ci sono dei momenti che rasentano la slapstick comedy, come quando David inizia il tirocinio nello studio legale e deve scendere a patti con le scricchiolanti assi del pavimento. O quando si innamora di Dora e immagina di vedere il suo volto dappertutto, persino nelle nuvole. È un testo molto surreale e tuttavia molto realistico. E io volevo che questo binomio emergesse dal film.”
La vita straordinaria di David Copperfield, il terzo lungometraggio di Iannucci, non è il suo
primo approccio a Dickens: nel 2012, ha scritto e condotto lo speciale televisivo della BBC
Armando’s Tale of Charles Dickens, una rivalutazione dell’autore “senza l’austera gravità
vittoriana”. E dopo aver trascorso anni a trasformare ingegnosamente dense narrazioni
politiche in farse comiche attraverso progetti quali il film In the Loop e le serie televisive In
the Thick of It e Veep – Vicepresidente incompetente, Iannucci si è rivolto ancora una volta al suo collaboratore e co-sceneggiatore abituale, Simon Blackwell.
“La modernità di David Copperfield è sempre andata persa [sullo schermo] nell’istante in cui i personaggi hanno indossato i cappelli”, commenta Blackwell. “È uno dei romanzi più
divertenti che io abbia mai letto. È anche molto lungo, poco più di 600 pagine, dunque quando ti accingi a condensarlo per trasporlo in un film o in una serie televisiva, la tendenza è quella di lasciare fuori le scene comiche perché non costituiscono l’ossatura della narrazione. Ma è francamente spassoso. Non pensi mai ‘Oh, capisco perché sarebbe stato divertente nel 1850’. È divertente a prescindere.”.
Scegliere gli interpreti perfetti
Selezionare un cast corale ideale rappresentava un primo passo essenziale nel realizzare
questa storia. Un processo che nelle irremovibili intenzioni di Iannucci non avrebbe in alcun
modo dovuto tener conto del colore della pelle degli attori. “Volevo un cast il più eterogeneo possibile”, sostiene Iannucci, che era determinato ad avere il candidato all’Oscar Dev Patel per interpretare il ruolo protagonista di David. “Dev era il solo a cui riuscissi a pensare ed è stato la prima persona a cui ho proposto la parte. È stato un sollievo quando ha detto ‘sì’ perché non avevo un piano B!”.
Ma la scelta di Patel è stato solo il primo passo di un’impresa titanica. Alle prese con lo
sconfortante cimento di assegnare cinquanta ruoli parlanti, Iannucci ha nuovamente
reclutato la direttrice del casting Sarah Crowe, con la quale aveva già lavorato nel 2001 per il programma satirico televisivo The Armando Iannucci Shows e che aveva conseguito il suo
primo premio BIFA per la selezione del cast del film di Iannucci Morto Stalin, se ne fa un altro.
“Siamo stati molto fortunati ad avere un cast così brillante”, commenta Blackwell a proposito dello sfavillante gruppo di interpreti che Sarah Crowe è riuscita con grande perizia ad abbinare ai personaggi senza tempo di Dickens. “Peter Capaldi nei panni di Mr. Micawber, Tilda Swinton in quelli di Betsey Trotwood, Hugh Laurie che impersona Mr. Dick. Basta l’aspettativa a farti sorridere”, dichiara Blackwell. “È un cast assolutamente glorioso”.
Reimmaginare l’Inghilterra Vittoriana
Con l’avvicinarsi della data d’inizio delle nove settimane di riprese di La vita straordinaria di David Copperfield, Iannucci si è assicurato un folto gruppo di altri collaboratori essenziali, tra i quali la sua scenografa di In the Loop e Morto Stalin, se ne fa un altro, Cristina Casali. “È stata una proposta molto più impegnativa di quelle passate”, ammette Casali. “Avevo considerato Stalin un lavoro piuttosto complesso – e lo è stato – ma questo presentava tutta una serie di sfide nuove, dal momento che eravamo spesso itineranti.” Una delle più difficoltose è stata, naturalmente, trovare la chiave per ricreare l’era vittoriana in tre
contesti completamente diversi: Casali sostiene che le scene ambientate a Londra dovevano dare il senso di una città “affaccendata e sporca”, mentre Dover doveva avere un’atmosfera più “costiera” e Canterbury doveva essere “piuttosto signorile”.
Per centrare questi obiettivi, sono stati necessari estesi sopralluoghi in tutta l’Inghilterra alla ricerca delle perfette location, comprese quelle delle varie vignette ambientate a Londra. Il processo ha portato la produzione in una miriade di luoghi dal fascino antico, come Bury St. Edmunds, la storica cittadina-mercato e parrocchia civile del Suffolk. “C’è un’enorme locanda di posta lì”, racconta Casali dello stile storico della stazione, che contribuiva all’infrastruttura dei trasporti via terra europei offrendo vitto e alloggio ai cavalli e ai viaggiatori. “Ci siamo molto entusiasmati perché le locande di posta influivano fortemente sulle persona prima che venissero sostituite dalle stazioni ferroviarie”, aggiunge.
Per il Blunderstone Rookery, il luogo dove David è nato, la produzione ha trovato una casa a Walsingham, nel Norfolk, che ha immediatamente dato la sensazione della spoglia bellezza della scena. “È un incantevole luogo caldo, dorato, bellissimo”, dice Casali della location, in un fluido contrasto con l’ambientazione della fase successiva della vita di David, quando viene mandato nella “orribile, frenetica e brutale Londra” a lavorare nella fabbrica di imbottigliamento, per la quale è stata utilizzata una stazione di pompaggio nel distretto di Wapping, a est della città di Londra.
Casali aggiunge che la visione di Iannucci contemplava anche un approccio non tradizionale nel ricreare il lussuoso guardaroba vittoriano. “David Copperfield ha solitamente un tono piuttosto cupo e contrastato, ma noi volevamo rappresentarlo come se la storia fosse vivace, animata, bella e ricca. Quindi per ciascun personaggio ci siamo adoperati per trovare colori e completi leggermente stridenti e il risultato è incantevole”, commenta a proposito dell’incredibile lavoro realizzato dai costumisti Suzie Harman e Robert Worley. “Armando voleva creare un modo di vestire diverso da qualsiasi altro si sia mai potuto associare a un tradizionale adattamento dickensiano.”
La storia nel dettaglio (ATTENZIONE SPOILER)
In La vita straordinaria di David Copperfield la narrazione è affidata alla voce di David che ci racconta la storia della sua vita che ha inizio nell’Inghilterra vittoriana in un quartiere povero costituito da un agglomerato di catapecchie. La madre Clara (Morfydd Clark) lo mette al mondo con l’aiuto della governante dal cuore d’oro Peggotty (Daisy May Cooper) e dell’eccentrica prozia di David, Betsey Trotwood (Tilda Swinton). Il bambino vive i suoi primi anni felice e spensierato, passando il tempo con la famiglia di Peggotty a Yarmouth nella loro singolare casa — una barca rovesciata situata sulla spiaggia — dove trascorre estati idilliache in compagnia del fratello di Peggotty, Daniel (Paul Whitehouse) e dei figli adottivi di quest’ultimo, Ham (Anthony Walsh) ed Emily (Aimée Kelly).
Tornando a casa, David scopre che sua madre ha sposato Edward Murdstone (Darren Boyd), un uomo crudele che ha una altrettanto terrificante sorella, Jane (Gwendoline Christie). Ben presto, David e Murdstone cominciano a litigare e David viene mandato a lavorare in una fabbrica di imbottigliamento a Londra dove la paga è misera e le condizioni sono abominevoli. La sua unica gioia gli deriva dal fatto che alloggia con l’affabile ma poverissimo Mr. Micawber (Peter Capaldi) e la sua famiglia.
Un giorno David riceve la visita di Murdstone e di Jane che con freddezza gli rivelano che sua madre è morta. Affranto e disperato, David abbandona la fabbrica per andare a trovare sua zia Betsey, che ora vive con un variopinto cugino alla lontana, Mr. Dick (Hugh Laurie). In seguito, David fa la conoscenza di Mr. Wickfield (Benedict Wong), che si occupa delle questioni finanziarie di Betsey, e di sua figlia Agnes (Rosalind Eleazar). David frequenta la scuola di Mrs. Strong a Canterbury, grazie a Wickfield che si fa carico della retta. Qui conosce gli altri studenti James Steerforth (Aneurin Barnard), che lo prende in simpatia, e il meno raccomandabile Uriah Heep (Ben Whishaw). Al suo diploma, David si innamora
di Dora Spenlow (Morfydd Clark), figlia del suo futuro datore di lavoro. David rientra a Londra, dove inizia il praticantato da procuratore presso lo studio legale Spenlow and Jorkins.
Innamorato perso di Dora, David cerca di chiedere la sua mano, ma viene interrotto dalla notizia che Betsey e Mr. Dick sono arrivati al suo alloggio. La zia è in rovina e ora dovrà vivere con lui. David suggerisce che si faccia concedere un prestito da Wickfield, ma Uriah – ora socio dell’avvocato – gli nega il denaro. David, Betsey e Mr. Dick si trasferiscono insieme in un piccolo appartamento. Per distrarsi, David porta Steerforth a conoscere Peggotty e la sua famiglia alla barca rovesciata dove trascorreva le sue estati da bambino. Steerforth si innamora subito di Emily, ricambiato, e i due amanti fuggono in Francia per sposarsi.
Di ritorno a Londra, David chiede Dora in sposa, ma numerosi dubbi lo affliggono. Si imbatte per caso nei Micawber che ora sono costretti a vivere per la strada. Mr. Dick li aiuta sottraendo al negozio dei pegni la concertina di Mr. Micawber. David incontra anche Peggotty, che gli racconta che Ham e Daniel hanno cercato Emily in tutto il paese. Nel frattempo, Agnes ha osservato Uriah sul lavoro ed è convinta che non stia combinando nulla di buono. E infatti salta fuori che ha sottratto denaro a Betsey e si è appropriato dei fondi della società di Wickfield falsificando la sua firma. In un raro momento di aggressività, David prende a pugni Uriah.
Emily viene ritrovata e litiga con la madre di Steerforth che sta cercando notizie del figlio che dovrebbe arrivare a Yarmouth a bordo di un’imbarcazione nel bel mezzo di una violenta tempesta. Disgraziatamente, Steerforth annega e il suo corpo viene rinvenuto sulla spiaggia. Qualche tempo dopo la tragedia, David e i suoi amici si ritrovano a una festa in giardino. Continuando ad annotare le sue peripezie, David è ormai diventato un autore pubblicato e un uomo in grado di provvedere al suo destino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA