Metamorphosis
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Titolo: Metamorphosis

Anno: 2023

Nazione: Italia

Genere: animazione

Regia: Michele Fasano

Durata minuti: 116

Distribuzione: Distribuzione Indipendente

Ispirato a «La conferenza degli Uccelli» di Farid al-Din ‘Attar, il film narra di uno stormo di uccelli che viaggia al seguito di Upupa, verso la Montagna di Kafh, dimora di Re Simourgh, dal quale si attendono di ricevere le risposte a tutte le loro domande. Tra sogno e realtà, i volatili attraversano le 7 Valli. I più si perdono per strada, tranne i 4 di loro che vivranno l’esperienza di altrettanti personaggi umani reali: Monika (Albania), Abdurrahman (Turchia), Jihad (Siria) e Susan (Israele). Personaggi molto diversi l’uno dall’altra, per età, genere, cultura e religione, territorio di origine e mitologie, paesaggi geografici e background storico e psicologico. Tuttavia, per i casi della vita, ma sulla base della propria specifica differente ortodossia, si dà il caso che ognuno di loro viva contemporaneamente in due o più religioni. Non solo «accanto», in un atteggiamento di tolleranza, ma «abitandone più d’una allo stesso tempo». Il cinema d’animazione, per via di metafora, consente di dare visibilità sia alla loro comunanza spirituale, nella loro assoluta differenza culturale, sia all’antichità della tradizione sapienziale in cui tale comunanza si inscrive: la religione dell’Amore. Alla fine, solo a 6 volatili sarà rivelato il segreto: all’Upupa che li guida (ma anch’essa dovrà prima imparare qualcosa); ai 4 che avranno vissuto l’esperienza d’Amore dei personaggi umani, più ad un sesto, il più improbabile di tutti. Parlare di «Religione dell’Amore» oggi potrebbe suonare «paradossale», letteralmente «a lato della comune opinione», un tratto destinato a restare non percepito e non documentabile senza uno specifico lavoro di elaborazione drammaturgica. Il gioco tra realtà e finzione, dunque, da una parte esalta la percezione dei significati come «non casuali», dall’altra consente di giocare con i dispositivi di credenza dello spettatore, convocato a prendere una posizione, a «vedere» al di là delle proprie abitudini di percezione, oltre i pregiudizi del senso comune.

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