Il documentario affronta il mondo del precariato raccontando l'”inferno” di Atesia, il più grande call center italiano: un esercito di lavoratori flessibili ogni giorno si reca in una grande palazzina accanto a Cinecittà, vicino al raccordo anulare, sede di una grossa compagnia telefonica. Sono lavoratori dal futuro incerto apparentemente abbandonati dalle istituzioni, emblema della situazione odierna.