Clara è una donna in fuga. Una madre decisa a mettere in salvo i suoi figli dal marito poliziotto che, dopo essersela presa con lei, ora picchia anche i bambini. Ha poco o nulla con sé, ci sta tutto nell’auto in cui i tre sono costretti a dormire, vagando per le strade di una città in cui il contrasto tra i luoghi del lusso e la miseria di molti è evidente.
Clara (Zoe Kazan) cerca di presentare ai figli quella fuga come una vacanza, li porta alla Biblioteca, procura loro del cibo intrufolandosi nelle feste e nei grandi alberghi, ma la loro avventura finirebbe male se non incontrassero una serie di persone disposte ad aiutarli. L’infermiera Alice (Andrea Reseborough), che si divide tra l’ospedale, una mensa per i poveri e un gruppo di sostegno che insegna a perdonarsi, l’ex carcerato Marc (Tahar Rahim), che dice di non sopportare la gente, ma poi non può fare a meno di essere generoso, e poi Jeff che non sa tenersi un lavoro (Caleb Landry Jones), sotto l’ironico sguardo di Timofey (Bill Nighy), proprietario di un ristorante russo che di russo ha solo un brutto accento…
Foto: Courtesy of Berlinale 2019/ © Per Arnesen
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