10 attori che hanno fatto cose estreme (e rivoltanti) per un film
Emil Cargalli
Foto: MovieStillsDB
KEANU REEVES E LA RILEGATURA DEI LIBRI per JOHN WICK - Cosa fa nel suo tempo libero il formidabile killer John Wick? Ci ha pensato Keanu Reeves a svelarlo con una risposta sorprendente: ama rilegare i libri. Reeves aveva suggerito che fosse questo il suo hobby e, in alcune scene poi tagliate dal montaggio finale, è infatti possibile vedere l'apparecchio per la rilegatura dei libri in casa del protagonista. Ciò che Reeves omette di menzionare è che ha davvero imparato a rilegare i libri in modo da poterlo mostrare sullo schermo. Un'arte manuale sicuramente non semplice, ed è un peccato che sia stato tolto dal prodotto finale. Non c'è che dire, Keanu rende sempre onore ai suoi personaggi.
SHIA LABEOUF SI TOGLIE UN DENTE DA SOLO per FURY - Shia LaBeouf è noto per le sue performance estreme e, nel film bellico del 2014 Fury, non ha fatto eccezione. Il regista David Ayer chiese fin da subito agli attori di "dargli tutto" e LaBeouf in tutta risposta si unì volontariamente alla Guardia Nazionale degli Stati Uniti, trascorrendo un mese in una base operativa avanzata. Da lì in poi l'attore ha alzato sempre più il livello, tagliandosi il viso, rimuovendosi un dente da solo e non facendosi il bagno per quattro mesi. Sicuramente LaBeouf ha offerto un'interpretazione estremamente realistica e fedele delle privazioni della guerra.
BRIE LARSON CHIUSA IN CASA PER UN MESE. DA SOLA per ROOM - Nell'acclamato film del 2015, Brie Larson, che interpreta il ruolo di Joy Newsome, è vittima di rapimenti e abusi in quanto costretta a vivere da anni in un'unica stanza con il suo giovane figlio che non ha mai visto il mondo esterno. Un film straziante, intenso e commovente, per il quale la Larson si preparò studiando e parlando con gli psichiatri di traumi infantili e di malnutrizione. L'attrice rimase chiusa in casa per un mese da sola, scrivendo di proprio pugno il diario del suo personaggio dove racconta alcune vicende della sua vita. Ha passato inoltre molto tempo con il giovanissimo attore Jacob Tremblay, vedendosi ripetutamente per tre settimane prima delle riprese e creando un legame fortissimo. La chimica tra gli attori è sempre importante ma, per un film che parla di isolamento e dipendenza affettiva, una simile dedizione era necessaria. Un lavoro eccellente, riconosciuto a buon diritto come il miglior film dell'anno.
DANIEL DAY-LEWIS RISCHIA DI MORIRE per GANGS OF NEW YORK - Nessuno è un sostenitore del cosiddetto Metodo più di Daniel Day-Lewis. L'attore in carriera può vantare un lungo elenco di esperienze estreme e immersive che sarebbero proibitive per molti altri attori e, nel film di Martin Scorsese, non ha fatto eccezione. Pur di indossare i veri abiti dell'epoca in cui è ambientato il film, Day-Lewis ha affrontato l'ipotermia, rinunciando inoltre a prendere ogni medicinale moderno per curarsi. Per prepararsi al ruolo di Bill il macellaio si è messo a praticare il mestiere, per poi vagare per le strade di Roma cercando lo scontro con gli estranei. Insomma, per il bene del film ha messo costantemente la sua vita in pericolo.
JAMIE FOXX E GLI OCCHI INCOLLATI in RAY - La grande ondata dei moderni biopic sui musicisti era stata anticipata nel 2004 dallo straordinario Ray, dove vediamo Jamie Foxx nei panni di Ray Charles. Oltre a imparare a cantare e a suonare il piano lavorando accanto al cantante (scomparso poco prima dell'uscita del film), Foxx si è incollato le palpebre con una protesi svariate ore prima delle riprese, che duravano anche fino a 14 ore di fila. In un primo momento, l'attore è anche andato incontro a degli attacchi di panico da claustrofobia. Ne è uscita un'interpretazione magistrale che gli è valso il Premio Oscar al Miglior attore protagonista nel 2005
NATALIE PORTMAN E IL BALLETTO in IL CIGNO NERO - Il Cigno Nero è stata l'occasione per Natalie Portman di dimostrare davvero quanto valesse come attrice. Nel film interpreta Nina Sayers, ballerina classica che inizia una vera e propria discesa nella follia mentre si fa prendere dalla pressione e dalla rivalità con la sua nuova collega di danza. Natalie Portman, insieme alla co-protagonista Mila Kunis, ha iniziato a prepararsi per il ruolo con più di un anno di anticipo, spendendosi in svariate ore di danza classica, crossfit e nuoto ogni giorno. Il corpo dell'attrice ne ha pagato il prezzo. L'intenso lavoro gli ha fatto perdere le unghie dei piedi, diventati inoltre callosi, e rompendosi anche una costola. La Portman in seguito disse: «I veri ballerini ballano con ferite così incredibili che non potreste crederci. È un incubo per loro essere sostituiti una volta che hanno fatto il massimo e sono riusciti ad ottenere uno di questi ruoli». Il suo impegno le valse il suo primo Premio Oscar alla Miglior attrice.
TOM CRUISE IMPARA UN INTERO GRUPPO DI COMPETENZE per INTERVISTA COL VAMPIRO - Tom Cruise venne scelto per il ruolo del vampiro Lestat in Intervista col Vampiro, tratto dall'omonimo romanzo di Anne Rice. La scrittrice in un primo momento pensava che l'immagine pulita da bravo ragazzo di Tom Cruise avrebbe fatto perdere fascino al personaggio, tuttavia quest'ultimo lesse tutto il ciclo di romanzi per entrare nel personaggio, si trasferì a Parigi, perse 12 chili di peso e imparò a suonare il pianoforte. Si immerse inoltre in ore di filmati naturalistici per studiare i leoni durante l'atto della caccia, perché vedeva Lestat non necessariamente malvagio, ma più come un survivalista o un predatore. All'uscita del film, Anne Rice comprò due pagine sulla rivista Daily Variety per scusarsi e lodare la meravigliosa performance di Tom Cruise.
CHRISTOPHER LEE E L'AGGIORNAMENTO DEL CV per IL SIGNORE DEGLI ANELLI - A differenza di altri nomi in questa gallery, Sir Christopher Lee non ha vissuto l'inferno per dar vita al celebre stregone nato dalla penna di J.R.R. Tolkien. Tuttavia, in quanto grandissimo fan de Il Signore degli Anelli, ha fatto tutto ciò che era in suo potere per assicurarsi di poter prendere parte all'adattamento cinematografico. Lee, che ha ammesso di leggere il libro una volta ogni anno, è stato l'unico membro del cast a incontrare Tolkien in vita, per puro caso in un pub in Inghilterra. Un'esperienza che ha lasciato Lee decisamente colpito, nonostante fosse già un attore affermato e famoso. Alla notizia dell'imminente messa in cantiere della trilogia cinematografica l'attore, all'epoca già 81enne, si lanciò a recitare nella serie de Le nuove avventure di Robin Hood. Perché tutto ciò? Semplicemente per mostrare qualcosa sul suo CV che gli certificasse una certa esperienza nel ruolo di un mago. Scrisse poi una lettera direttamente al regista Peter Jackson con allegata una foto di sé stesso in costume, bramando con desiderio il ruolo di Gandalf o...di Saruman.
LEONARDO DICAPRIO CHE DORME NELLE CARCASSE in THE REVENANT - Nel 2015 Leonardo DiCaprio riesce ad ottenere l'Oscar con una delle performance più estreme della storia del cinema. DiCaprio è stato applaudito per il suo impegno nel ruolo, evidenziato dalle interviste che testimoniano meglio di ogni altra cosa la sua esperienza: «Posso citare almeno 30 o 40 sequenze che sono state alcune delle cose più difficili che abbia mai dovuto fare. Che si tratti di entrare e uscire da fiumi ghiacciati o dormire in carcasse di animali, o quello che ho mangiato sul set. Ho affrontato costantemente il freddo gelido sempre a un passo dall'ipotermia costantemente». In tutto questo l'attore ha sfoderato vere e proprie abilità di sopravvivenza, arrivando a mangiare fegato di bisonte crudo in scena.
AUSTIN BUTLER HA EVITATO LA SUA FAMIGLIA PER 3 ANNI per ELVIS - Al Festival di Cannes del 2022, il film biografico di Baz Luhrman ha ricevuto un'ovazione di dodici minuti, la più lunga dell'anno. L'interpretazione di Austin Butler nei panni del Re del Rock and Roll ha ricevuto il plauso della critica e, forse ancora più importante, l'approvazione della famiglia della leggenda. Butler ha lavorato a lungo e duramente per il ruolo, studiando canto e chitarra per almeno i tre anni precedenti alle riprese del film. È riuscito alla fine non solo a cantare ma anche a muoversi come Elvis, leggendo ogni libro e ascoltando le sue canzoni ogni ora, ogni giorno, per assumere il suo famoso accento del sud. Ma forse la cosa più estrema di tutte è che si è isolato dai suoi amici e dalla famiglia per tutti e tre gli anni di lavorazione, per allontanarsi dalla vita di Austin Butler e diventare davvero Elvis Presley.
A sentire la maggior parte degli attori, valutare una sceneggiatura o imparare a memoria un copione, è senza dubbio la parte più facile e meno impegnativa del mestiere. La preparazione di un ruolo che richieda una performance particolarmente intensa o, perché no, un’estremo realismo, necessita di una grandissima preparazione mentale, elemento imprescindibile per chi vuole affermarsi in questa industria.
Capire e comprendere a fondo la natura dei personaggi, il loro passato, e le loro motivazioni è quindi un elemento fondamentale per dare credibilità ad ogni scena. Alcuni attori tuttavia, si sono spinti ben oltre quanto fosse loro richiesto sul set. Non capita spesso ma, quando questo accade, otteniamo una storia direttamente dal dietro le quinte della produzione quantomeno emozionante quasi quanto il film stesso.
Possiamo citare alcune incredibili trasformazioni fisiche dovute agli intensi regimi alimentari e di allenamento, oppure le nozioni di alcune competenze apprese solamente per rendere più credibile un ruolo. Ci sono attori tuttavia che si sono spinti in territori inesplorati, talmente immedesimati in un ruolo al punto da vivere in prima persona le stesse vicissitudini dei personaggi che dovevano interpretare. Nella gallery di oggi vi mostreremo dunque la nostra accurata selezione di performance attoriali al limite, intitolata “10 attori che hanno fatto cose estreme (e rivoltanti) per un film“.
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