Mindy Kaling: L’attrice, nota per il ruolo di Kelly Kapoor in The Office, nel 2018 ha partecipato allo spin-off al femminile del franchise di Ocean’s. Un film che purtroppo non ha affatto impressionato il pubblico, sebbene abbia debuttato al primo posto nel box office. Probabilmente dopo quel week-end infatti si è verificato un passaparola tra il pubblico, facendo fare un sonoro tonfo alla pellicola. Per l’insuccesso però Mindy Kaling non incolpa tutto il pubblico, bensì solo gli uomini bianchi, che hanno affossato il progetto a causa del loro punto di vista che non riesce ad avvicinarsi a quello femminile.
Foto: Warner Bros.
Ahmed Best: Correva l’anno 1999 quando i fan di Star Wars tornavano in sala incuriositi dall’uscita del primo prequel del franchise, La minaccia fantasma. Un film su cui i fan ancora oggi discutono anche ferocemente a causa di diversi problemi sia nella sceneggiatura che in altri particolari della messa in scena. Proprio per questo Ahmed Best, interprete di Jar Jar Binks, si è esposto accusando proprio il pubblico del flop del film. L’attore infatti è stato quello più colpito dalle critiche, avendo prestato la propria voce e fisicità per uno dei personaggi più odiati dell’intera saga. Nonostante questo Best continua a difendere il Gungan, affermando che sono i fan a non capire che in quel personaggio c’è molto cuore, ma che nessuno lo vede perché troppo preso ad arrabbiarsi.
Foto: LucasFilm
John Boyega: Continuiamo a sondare l’universo di Star Wars parlando piuttosto della trilogia sequel, altrettanto contestata dai fan del franchise. In questo caso non si può certo dire che la messa in scena fosse insufficiente, ma i fan hanno rintracciato comunque molte criticità nella sceneggiatura e nel cast. Questa volta a parlare è stato l’attore inglese John Boyega, interprete di Finn, che non ha mancato si mostrare il suo sostegno al franchise e agli attori più criticati. Rivolgendosi ai fan infatti l’attore ha condiviso un tweet davvero infuocato: «Anche se non vi piace Star Wars o i loro personaggi, dovete capire che ci sono altri che prendono decisioni e umiliare gli attori coinvolti non porta a nulla». Senza dubbio infatti la colpa non è certo degli interpreti e almeno in questo caso, l’attore potrebbe avere ragione.
Foto: LucasFilm
Robert Pattinson: Non sempre i film presi in considerazione sono stati dei flop al botteghino, ma si tratta comunque di lavori ampiamente criticati dal pubblico. È il caso della saga di Twilight, che nonostante il grande ritorno economico, ha dovuto affrontare dei giudizi a dir poco feroci. Sebbene Robert Pattinson non voglia più sentirne parlare da quando il franchise si è concluso, si è comunque lanciato in analisi sul pubblico dei film: «La cosa strana è che il target di Twilight a quanto pare non è individuabile tra gli adolescenti. La maggior parte del pubblico era più grande. La saga ha il suo mondo parallelo che si è formato in rete fin da subito, qualcosa che non è mai esistito prima. A volte mi chiedo cosa fanno queste persone tutto il giorno. Si siedono davanti ai loro computer e commentano qualsiasi cosa abbia a che fare con Twilight». Più che difendere il film, quindi, Pattinson ha più che altro ironizzato fortemente contro i fan della saga.
Foto: Eagle Pictures
Brie Larson: l’interprete di Captain Marvel è conosciuta ad Hollywood anche per le sue dichiarazioni sempre piuttosto schiette. Anche se infatti l’attrice non aveva nulla a che fare con il progetto Disney Nelle pieghe del tempo, la Larson non si è fatta sfuggire l ‘occasione per redarguire il pubblico, che nei confronti del progetto ha riservato critiche alquanto forti. In particolare l’attrice si è scagliata contro gli uomini bianchi, ai quali – a suo dire – il film non era rivolto. «Non ho bisogno di un tizio bianco di 40 anni per dirmi cosa non ha funzionato. Non è stato fatto per lui! Voglio sapere cosa significava per le donne e le adolescenti nere». Peccato che con questa affermazione, in realtà, abbia comunque confermato che il film in realtà presentava delle criticità!
Foto: Getty Images (Aaron J. Thornton/FilmMagic)
Linda Hamilton: Tra le saghe di maggior successo degli ultimi 40 anni c’è senza dubbio Terminator, anche se non tutti i capitoli del franchise hanno riscosso esattamente lo stesso successo. L’ultimo capitolo, Destino Oscuro, non è stato esattamente un trionfo, nonostante il ritorno di Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton. Proprio quest’ultima ha commentato l’insuccesso del film parlando del fatto che è stato il box office ad uccidere il film: «Gli studios mettono centinaia di milioni di dollari in un film, ma è solo un mondo volubile in termini di fandom». Purtroppo però i problemi del film non iniziano né finiscono di certo con i capricci dei fan.
Foto: 20th Century Fox
Melissa McCarthy: Quando si parla di disastri di critica e botteghino non si può certo dimenticare il reboot al femminile di Ghostbusters. Molto spesso infatti il pubblico è diviso quando si tratta di supportare o criticare un film, ma in questo caso i pareri sono stati piuttosto unanimi, nonché spietati. In molti si sono soffermati proprio sul lavoro di casting svolto dalla casa di produzione, alimentando ancora oggi la polemica attorno al film; su questo punto è intervenuta una delle protagoniste, Melissa McCarthy, che non ha mancato di criticare gli uomini per il fiasco del film, soprattutto i fan di vecchia data che hanno parlato addirittura di infanzia rovinata: «Suona strano che qualcuno oggi dica che il film ha rovinato la loro infanzia. Io sinceramente ho pensato che devono aver avuto un’infanzia decisamente strana se un film arrivato 35 anni dopo l’ha rovinata. Non incolpare noi, hai i tuoi problemi».
Foto: Columbia Pictures
David Harbour: Uno dei film che più ha scatenato fan inferociti negli ultimi anni troviamo senza dubbio anche il reboot di Hellboy, che purtroppo ha dovuto confrontarsi non solo con i film diretti precedentemente da Guillermo Del Toro, ma anche con un pubblico piuttosto esigente. In merito è intervenuto l’interprete del protagonista, che ha accusato i fan di essere partiti prevenuti. «Il progetto è fallito prima che iniziassimo le riprese perché penso che la gente non volesse che realizzassimo il film. Guillermo del Toro e Ron Perlman hanno creato questa cosa iconica che pensavamo potesse essere reinventata e invece nessuno voleva che toccassimo l’opera». Anche per l’attore dunque ad uccidere il film, che comunque in realtà presenta diversi problemi, il fallimento è stato legato al passato di Hellboy.
Foto: Millennium Films
Elizabeth Banks: torniamo a parlare di cinema al femminile con il reboot di Charlie’s Angels, diretto e interpretato proprio da Elisabeth Banks. Si è trattato di un insuccesso alquanto sonoro, dal momento che il pubblico non solo non ha apprezzato il lavoro, ma è arrivato anche a deriderlo pesantemente. Critiche che ovviamente non sono affatto piaciute alla regista e attrice del film, che si è lanciata ad un’accusa al pubblico maschile sostenendo uno strano parallelo con i film supereroistici come Wonder Woman: «Se questo film non fa soldi, rafforza lo stereotipo di Hollywood secondo cui gli uomini non vanno a vedere le donne fare film d'azione. Gli uomini andranno a vedere un film di fumetti con Wonder Woman solo perché è un genere maschile. Quindi, anche se questi sono film sulle donne, li inseriscono nel contesto dell'alimentazione del più ampio mondo dei fumetti». Una scusa che però non sembra avere molto senso logico!
Foto: Sony Pictures Entertainment
Freddie Prinze Jr.: l’attore è conosciuto maggiormente per aver prestato la voce al personaggio di Star Wars Rebels Kanan Jarrus, ruolo che ha ripreso più tardi nell’episodio 9 del franchise. Avendo collaborato a lungo con Dave Filoni, ideatore di tutto l’universo animato legato al franchise, anche Prinze conosce molto bene tutti i dettagli della saga. Inutile dire che quando gli è stato fatto presente che i fan hanno a più riprese criticato molte delle scelte fatte nel corso degli anni, l’attore non si è certo risparmiato: «Sono solo furioso perché il franchise non sta invecchiando con loro e perché Han Solo ha dato il suo Millennium Falcon ad una ragazza». Parole che fanno male ma, di nuovo, il problema non è solo nella scelta dei nuovi personaggi della saga!
Foto: Getty Images (Donna Ward)
Le case di produzione, come si può immaginare, spendono grandi cifre per finanziare un film – tra attori, messa in scena e effetti speciali; ciò che ci si aspetta dunque sia non solo rientrare delle spese ma anche avere un ampio margine di guadagno. Recuperare infatti due o tre volte quello che si è speso infatti è considerato un fallimento e porta ad etichettare il progetto in questione come un flop.
Quando questo accade, il fenomeno diventa subito motivo di analisi da parte del pubblico, ma soprattutto della critica – che tenta di capire in quale punto in particolare il film abbia fallito e perché non ha colpito gli spettatori. In questo processo può dunque accadere che anche gli stessi attori si lancino in una valutazione dei motivi che hanno portato il progetto ad un pesante insuccesso; accade però che a volte gli artisti – se severamente o meno non sta a noi giudicare – si convincano che la colpa sia dei fan e non di demeriti del film stesso.
Non importa, dunque, che il film abbia una sceneggiatura affatto memorabile, una messa in scena sotto la sufficienza o addirittura una performance autoriale sotto tono, per i 10 attori che vogliamo proporvi, la colpa del pesante fallimento dei film a cui hanno lavorato è solo dei loro fan.
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