10 attori che hanno offerto la loro miglior interpretazione in un brutto film
Davide Stanzione
Foto: Getty (Noam Galai/Getty Images for the American Theatre Wing; Gareth Cattermole/Getty Images; Michael Loccisano/Getty Images; Marc Piasecki/WireImage)
LIN SHAYE - INSIDIOUS 3 - L'INIZIO. Il nome di Lin Shaye è diventato noto solo grazie ai film della saga di Insidious, anche se quest'attrice ha interpretato, nel corso della sua carriera, tantissimi ruoli da caratterista. Insidious: Chapter 3 ha fatto registrare molte recensioni negative, ma in tanti hanno sottolineato la profondità e le sfaccettature della sua performance. (foto: MovieStillsDB)
VAL KILMER - THE DOORS. Kilmer negli anni si è costruito una reputazione non proprio impeccabile, anche a causa dei rapporti travagliati coi registi con cui ha lavorato. La sua prova più apprezzata rimane senza dubbio quella, a dir poco mimetica, nei panni di Jim Morrison nel discutibile biopic del 1991 The Doors, che però anche a trent'anni di distanza rimane un lavoro agiografico, un po' stereotipato e incline ad amplificare a briglia sciolta le sequenze più oniriche e sciamaniche, anche se non sempre in modo compiuto. (foto: MovieStillsDB)
ASHTON KUTCHER - JOBS. La carriera di Kutcher non è affollata di interpretazioni ritenute memorabili dalla critica, ma fa eccezione il film biografico nel quale ha interpretato il ruolo di Steve Jobs. La somiglianza fisica col giovane co-fondatore della Apple era impressionante e Kutcher ha fatto sicuramente bella figura in termini d'intensità e applicazione, anche se il lungometraggio in sé non ha fatto registrare particolari consensi. (foto: MovieStillsDB)
STANLEY TUCCI - AMABILI RESTI. L'adattamento firmato da Peter Jackson del romanzo di Alice Sebold del 2008 non ha convinto esattamente la critica (specie sul versante della rappresentazione delle sequenze soprannaturali), mentre l'attore Stanley Tucci è stato acclamato a tal punto per la prova nei panni dell'assassino di bambini George Harvey da spingere molti a ritenerla la migliore della sua carriera. (foto: MovieStillsDB)
SANDRA BULLOCK - THE BLIND SIDE. Il film per il quale Sandra Bullock ha vinto il suo Oscar, storia del quarterback Michael Oher, tende a esaltare il sogno americano con una certa dose di banalità preconfezionata, ma ciò non ha impedito all'attrice di portarsi a casa riconoscimenti e consensi per la sua interpretazione.
JESSICA ALBA - THE KILLER INSIDE ME. Non sono molti i ruoli di Jessica Alba ad aver messo l'attrice nelle condizioni di dimostrare le sue capacità recitative, ma fa eccezione il controverso (e in larga parte inutilmente morboso e torbido) thriller noir di Michael Winterbottom The Killer Inside Me, dove Alba interpreta la prostituta Joyce Lakeland, alle prese con una relazione tossica con lo sceriffo sociopatico Lou Ford (Casey Affleck). (foto: MovieStillsDB)
JENNIFER ANISTON - CAKE. Nei panni di Claire Bennett (Jennifer Aniston), ricca losangelina nevrastenica affetta da dolore cronico, dipendente dai farmaci e con un tragico passato alle spalle, l'attrice di Friends ha offerto probabilmente la prova drammatica migliore della sua carriera, pur essendo il film davvero trascurabile, a causa dei momenti onirici decisamente rivedibili e, anche in questo caso, di un sensazionalismo morboso discutibile. (foto: MovieStillsDB)
RAMI MALEK - BOHEMIAN RHAPSODY. Rami Malek ha fornito un'interpretazione camaleontica nei panni di Freddie Mercury nel biopic realizzato sul leader dei Queen e uscito nel 2018. Il film però ha lasciato delusi molti osservatori per l'eccessiva tendenza a glissare con pavidità su alcuni aspetti della vita di Mercury (come l'omosessualità) e per aver modificato la cronologia e il contesto di alcuni eventi del percorso della band britannica. (foto: MovieStillsDB)
DENZEL WASHINGTON - JOHN Q. Nel film del 2002 il celebre attore interpreta un povero operaio precario, con un figlio al quale viene diagnosticata una malattia gravissima e che necessita di un costoso intervento fuori assicurazione. La retorica del film banalizza un po' l'operazione, ma l'interpretazione di Washington viene ricordata sicuramente per le sue punte d'intensità. (foto: MovieStillsDB)
TOM HIDDLESTON - THOR: THE DARK WORLD. Sono tanti I fan della Marvel a nutrire seri dubbi sul film di Alan Taylor, che ha scontentato largamente molti cultori dei cinecomic, ma non c'è dubbio che la rappresentazione del legame tra Loki e il fratello Thor sia comunque interessante. E che, alla forza cinematografica di tale vincolo di sangue, concorra un Tom Hiddleston in grado di regalare forse i momenti fin qui migliori del Dio dell'Inganno sul grande schermo. (foto: MovieStillsDB)
Quali sono i casi di attori che hanno offerto un’interpretazione di assoluto pregio, se non addirittura la loro migliore in carriera, in un film tutt’altro che memorabile? Scopriteli tutti sfogliando la nostra gallery in alto.