10 attori che hanno pregato registi e produttori di uccidere i loro personaggi

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JOHNNY DEPP - La carriera della star è iniziata grazie ad una serie tv sul finire degli anni' 90: 21 Jump Street. Dopo esserne stato protagonista per quattro stagioni, Depp ha accettato di tornare a interpretare Tom Hanson per un cameo nel film con Channing Tatum e Jonah Hill del 2012, ma solo a due condizioni: che venisse incluso anche il partner della serie Peter DeLuise, e che il suo personaggio venisse ucciso. Depp, ha rivelato lo sceneggiatore, voleva chiudere per sempre col personaggio.

JAMES MARSDEN - Il terzo capitolo della saga degli X-Men non è partito sotto i migliori auspici: quando Bryan Singer ha lasciato per girare Superman Returns e alla regia è arrivato Matthew Vaughn, l'attore che ha interpretato Ciclope non ne è stato affatto contento. Tanto da chiedere che il suo personaggio venisse eliminato: la Fox lo ha accontentato, anche per non dover star dietro ai suoi impegni dovuti proprio al set di Singer. Se siete tra i fan che sono rimasti sorpresi dalla prematura morte del mutante per mano di Fenice, ecco spiegato il motivo.

PARIS HILTON - C'è stato un film a metà degli anni 2000 la cui tagline era "Vedrete Paris morire". Parliamo di House of Wax (La maschera di cera), che ha sfruttato al meglio la popolarità dell'ereditiera:. Lei però non era affatto contraria, anzi: pare fosse contenta di morire e che ci fossero spettatori che sarebbero andati al cinema solo per vedere la sua macabra fine. E che fine: impalata con un tubo di metallo in testa, per la sua gioia...

SAMUEL L. JACKSON - Ricordate Blu Profondo? Un laboratorio sottomarino, degli squali giganti e nel cast Stellan Skarsgård e Samuel L. Jackson. Un film che non è passato alla storia, ma è stato a suo modo impreziosito dalla morte del celebre attore di Pulp Fiction. Il suo personaggio viene divorato da uno squalo a metà di un monologo e la scelta del momento è stata proprio dell'attore: Jackson odiava a tal punto quel monologo (lungo 7 pagine!), che ha chiesto venisse anticipata la sua truculenta morte. «Uccidetemi. Prima lo fate, più sarò felice» ha detto al regista.

DREW BARRYMORE - Scream è entrato nella leggenda dei film horror e gran parte del merito va anche alla scena iniziale: la morte di Drew Barrymore. L'attrice inizialmente avrebbe dovuto interpretare la protagonista Sydney Prescott, ma ha pensato che quella parte fosse troppo poco coraggiosa per un film del genere. Così, ha deciso di vestire i panni di Casey Becker, la prima vittima dell'assassino Ghostface. Quando il pubblico l'ha vista in scena e data la sua fama, tutto si sarebbe aspettato meno che una rapida e brutale uccisione. Bella pensata!

CHARLES HESTON - L'indimenticabile star premio Oscar per Ben-Hur è stato anche volto protagonista del franchise de Il Pianeta delle Scimmie. Dopo il film del 1968 che si conclude con l'iconica scena in spiaggia e la Statua della Libertà sepolta, è tornato per il sequel L'altra faccia del pianeta delle scimmie ma in realtà avrebbe già voluto lasciare il personaggio. È stato poi trovato un accordo con la Fox: sarebbe tornato, ma il suo George Taylor sarebbe dovuto morire e la paga andare in beneficienza.

JAMIE LEE CURTIS - È stata la star indiscussa del franchise di Halloween, ma arrivata al settimo film l'attrice ha chiesto che il personaggio di Laurie Strode venisse ucciso. Contrattualmente obbligata ad apparire in H20, era convinta sarebbe stata la fine di tutto vista la presunta morte di Michael Myers. Una clausola però prevedeva che il killer non potesse mai essere ucciso e lei d'altro canto è stata obbligata a tornare in Resurrection per almeno un cameo da 30 secondi. Le noie degli anni '90 però sembra siano state risolte, visto che è tornata nel recente sequel Halloween Kills.

HARRISON FORD - Uno dei casi più recenti e più noti: la morte di Han Solo nella nuova trilogia di Star Wars è stata espressamente richiesta dall'attore. Stando a quanto dichiarato, però, non c'entrano sogni di pensione ma ben altro: «Penso che sia un uso appropriato del personaggio. Ho sostenuto la morte di Han Solo per circa 30 anni, non perché fossi stanco di lui o perché fosse noioso, ma il suo sacrificio per gli altri personaggi avrebbe dato gravità e peso emotivo». Insisti che insisti, Harrison Ford è riuscito a convincere la produzione e Han Solo è morto alla fine di The Force Awakens.

SIGOURNEY WEAVER - Arrivata al terzo film della saga di Alien, l'attrice aveva iniziato a sentire che qualcosa si stava rompendo (complice anche l'imminente Alien vs Predator) e che fosse il momento di staccarsi dal franchise. «Ripley si merita un po' di riposo» ha detto la Weaver, che ha così ottenuto una spettacolare morte: il suo personaggio si sacrifica in Alien 3, buttandosi in una vasca di metallo fuso per uccidere lo xenomorfo dentro di lei. Tutto inutile, però, visto che 5 anni dopo è tornata in Alien - La clonazione.

SEAN CONNERY - Finiamo con una vera leggenda sia in termini di attore che di personaggio: per molti, Connery è ancora il James Bond più riuscito della storia, nonostante l'ultima apparizione risalga a Una cascata di diamanti del 1971. Purtroppo, l'entusiasmo dei fan non è condiviso dallo scozzese: è noto che sia arrivato ad odiare il personaggio e abbia più volte chiesto che potesse morire del tutto, per non doverlo neppure veder interpretato da altri. Non è ovviamente stato accontentato: l'unico 007 cui è stato concesso l'onore della morte è Daniel Craig nel recente No Time To Die.