10 attori che hanno rischiato di rovinare i film più amati dal pubblico
Claudia Anania
Foto: Marvel Studios; Hemdale Film Corporation, Pacific Western Productions, Cinema '84; Warner Bros.
Arnold Schwarzenegger in Terminator: siamo di fronte ad uno dei suoi ruoli più iconici, che l'attore avrebbe potuto rovinare in meno di un battito di ciglia. Sul set infatti ha mostrato la riluttanza nel pronunciare l'iconica frase «I'll be back», affermando di preferire la forma non contratta, I will be back. A suo avviso la forma estesa sarebbe risultata più meccanica per il suo personaggio. Per fortuna, dopo una serie di discussioni con il regista, Schwarzenegger ha vinto, regalando al pubblico un momento unico. (foto: Hemdale Film Corporation, Pacific Western Productions, Cinema '84)
Ron Perlman in Alien - La clonazione: si tratta forse del film più problematico della saga, con scene che ancora oggi fanno discutere. Tra tutte ritroviamo la famosa scena di basket, che serviva per mostrare le doti di XenoRipley. La sequenza finisce con Sigourney Weaver che lancia la palla di schiena e centrando il canestro. Contro ogni previsione l'attrice riuscì davvero nell'impresa, ma lo shot fu quasi rovinato dalla reazione di Ron Perlman, che esordì con un «Oh f*ck». Sebbene tutti fossero convinti che la scena fosse stata rovinata dall'attore, è bastato tagliare subito dopo il canestro della Weaver, motivo per cui la scena si conclude così bruscamente. (foto: 20th Century Fox)
Hugh Grant in Love Actually - L'amore davvero: ammettiamolo, chi non ama i film a tema natalizio? Con un cast incredibile la pellicola ha avuto un ottimo successo, anche grazie all'amata scena del ballo del Primo Ministro, interpretato proprio da Grant. Quest'ultimo però ha avuto non pochi problemi con quella sequenza, arrivando a rifiutarsi di girarla. Stando all'attore era improbabile che il suo personaggio partisse dalla stanza per finire di ballare in strada, così com'era previsto nel copione. Anche in questo caso alla fine l'attore ha avuto la meglio e la scena è stata girata così come la conosciamo. (foto: Universal Pictures, StudioCanal, Working Title Films, DNA Films)
Josh Brolin ne I Goonies: una delle scene madri del film è il momento in cui i ragazzi vedono per la prima volta la nave piena di tesori. Per dare un'effetto più d'impatto, il regista non disse ai ragazzi cosa sta per succedere, per ottenere reazioni più genuine. Proprio per questo però la scena ha rischiato di essere rovinata dall'attore che interpretava Brand; quest'ultimo infatti ha avuto una reazione fin troppo autentica, urlando «F*ck». Fortunatamente però il regista riuscì in un take successivo ad ottenere una reazione di stupore autentica, salvando l'intero film. (foto: Warner Bros. Pictures, Amblin Entertainment)
Michael Rooker in Guardiani dell Galassia Vol.2: per quanto possa sembrare facile girare una scena che riguarda la morte di un personaggio, a volte si può rivelare più difficile del previsto. L'interprete di Yondu infatti si è rilassato a tal punto da essersi addormentato, iniziando addirittura a russare. La magia della post-produzione però è riuscita ad eliminare ogni problema di audio e a regalarci una scena ugualmente perfetta. (foto: Marvel Studios)
Emma Watson in Harry Potter e la Pietra Filosofale: quando il trio composto da lei, Daniel Radcliff e Rupert Grint ha iniziato, erano alle prime armi e ancora non conoscevano tutti i trucchi del mestiere. Per questo l'interprete di Hermione Granger ha pensato di tenere il ritmo della scena ripetendo a bassa voce anche le battute dei suoi colleghi, rischiando di rovinare diverse scene. Per fortuna alla fine lo staff iniziò a capire quando l'attrice stava per cedere alla tentazione e riuscirono a girare da punti di vista in cui non si percepiva il suo labiale. (foto: Warner Bros.)
Harrison Ford e Carrie Fisher in Star Wars - L'impero colpisce ancora: a volte gli attori possono lasciarsi andare dopo una lunga giornata di lavoro, che non è sempre emozionante come può apparire dall'esterno. Una sera i due pensarono di ravvivare un po' la loro giornata andando ad una festa. Peccato che i gli attori abbiano fatto le ore piccole e la mattina dopo si sono presentati sul set ancora ubriachi, rischiando di rovinare la famosa scena nella Città delle Nuvole. Con questa consapevolezza si può infatti notare che i due hanno qualcosa di strano in quella scena, ma per fortuna si tratta di un'inezia che non stravolge completamente i loro personaggi. (foto: LucasFilm)
Patrick Swayze in Dirty Dancing: una delle scene più belle del film è ambientata in un suggestivo lago, mentre i due interpreti si allenano per il ballo. In quei giorni l'attore che interpretava Johnny accusava dei problemi al ginocchio e la temperatura del lago non lo ha aiutato affatto. Per fortuna però Swayze è riuscito ad andare fino in fondo, regalando al pubblico una delle cene più suggestive del film. (foto: Life International)
Robert Downey Jr. in Avengers Endgame: anche in questo caso l'attore voleva donare un tocco più personale alla scena in cui madre del film, quella in cui si sacrifica per salvare la Terra. Il suo intento era infatti aggiungere un po' di comicità alla scena, cambiando la famosissima frase «Io sono Iron Man». Per quanto però il suo personaggio sia sempre un po' sopra le righe, forse in quel caso sarebbe risultato un po' eccessivo. Non sappiamo quale fosse la battuta prevista nel copione, ma quella finita nel montaggio originale per fortuna è stato un colpo di genio del montatore Jeff Ford. (foto: Marvel Studios)
Dustin Hoffman e Jon Voight in Un uomo da marciapiede: qui siamo di fronte ad un perfetto momento di improvvisazione, dal momento che la famosa scena in cui i due rischiano di essere colpiti da un taxi. Secondo lo script i due avrebbero solo dovuto camminare davanti alla macchina da presa per arrivare infine al semaforo senza fermarsi. In quel momento però un vero tassista colpì Hoffman, che a quel punto ha esclamato genuinamente «Stiamo camminando qui!». Come rivelato dall'attore infatti, la sua mente è riuscita in extremis a rimanere nel personaggio, riuscendo a salvare comunque il ciak. (foto: Jerome Hellman Productions)