10 attori che non volevano recitare in un film… ma sono stati costretti a farlo!
Cristiano Bolla
Foto: Frazer Harrison/Getty Images; Yuichi Yamazaki/Getty Images; Steve Granitz/WireImage
KEANU REEVES, THE WATCHER - La storia dell'attore di Matrix in questo thriller del 2000 è quasi incredibile. Keanu infatti ha raccontato di essere stato costretto a fare il film perché un amico avrebbe falsificato la sua firma sul contratto. Una causa con la produzione però sarebbe costata troppo, quindi si è giunti ad un accordo: Reeves avrebbe partecipato al film, ma non ne avrebbe seguito la promozione in nessun modo. Così è stato e l'anno dopo Matrix si è trovato in un film "a sua insaputa". Foto: Universal Pictures
EDWARD NORTON, THE ITALIAN JOB - Il film, remake di Un colpo all'italiana del 1969, ha nel cast Mark Wahlberg, Charlize Theron, Jason Statham, Donald Sutherland e appunto Edward Norton. Nomi di spessore, ma quest'ultimo ha specificato di essere stato costretto a partecipare per via di un vincolo contrattuale con la casa di distribuzione, la Paramount. Per convincerlo ad interpretare il cattivo di The Italian Job del 2003, infatti, lo hanno minacciato con un contratto che aveva legava a loro per 3 film, sui quali però non riuscivano proprio ad accordarsi. Foto: Paramount Pictures
WHOOPI GOLDBERG, THEODORE REX - Non proprio un film indimenticabile per l'attrice di Ghost. Il mio amico Dino del 1995 si è rivelato un bel pasticcio di animatronic, cosa che doveva aver fatto insospettire anche la Goldberg. L'attrice provò a tirarsi fuori, ma i produttori minacciarono di farle causa. Alla fine realizzò il film ma terribilmente controvoglia, tanto che nel 2015 in un'intervista ha dichiarato: "Mi hanno obbligato a farlo". Foto: New Line Cinema
VAL KILMER, TOP GUN - Tom "Iceman" Kazinsky è uno dei protagonisti del film cult del 1986, che tra poco è pronto a tornare con il sequel dal titolo Top Gun: Maverick. Inizialmente, però, Val Kilmer non voleva partecipare al film: a costringerlo anche in questo caso è un contratto per 3 film con la Paramount. A convincerlo sarebbe stato il regista Tony Scott, piombando nell'ascensore mentre se ne stava andando via: "Non mi ha lasciato andare via" ha dichiarato Kilmer, che tornerà anche per l'annunciato sequel. Scott, a quanto pare, deve avergli fatto davvero cambiare idea. Foto: Paramount Pictures
MIKE MYERS, THE CAT IN THE HAT - Basato sui romanzi del celebre Dr. Seuss, Il gatto... E il cappello matto non è stato proprio un gran successo. L'attore si è guadagnato una nomination come peggior attore del decennio ai Razzie Awards, per un film che neppure voleva fare. Mike Myers aveva un accordo con la Universal per un altro film basato su un suo personaggio, ma si tirò indietro dopo aver letto la sceneggiatura. Questo gli sarebbe costato una causa da 3 milioni di dollari, evitati solo "grazie" alla partecipazione al film The Cat in the Hat. Col senno di poi, forse avrebbe preferito pagare. Foto: Universal Pictures
JENNIFER GARNER, ELEKTRA - Uno dei primi tentativi della Marvel di costruire un universo dei suoi personaggi sul grande schermo. Il film esce nel 2005 ed è uno spin off del Daredevil con Ben Affleck, pesantemente bocciato dalla critica. Nonostante questo, Jennifer Garner fu costretta a tornare nei panni di Elektra perché vincolata da un contratto. Tra questo e Catwoman, le super-eroine nei cinecomic non hanno avuto un inizio esattamente incoraggiante. Foto: 20th Century Fox
MARLON BRANDO, DESIREE - Si può obbligare il vulcanico Brando a fare un film? La risposta è sì e la prova è il film del 1954 in cui l'attore de Il Padrino recitò nei panni di Napoleone. Gli aneddoti dal set nel corso degli anni hanno riportato che Brando fece di tutto per boicottare la produzione: fece finta di dimenticare le battute, giocò con un pallone da football, spruzzò le comparse con un estintore... Nulla da fare però: Brando era contrattualmente obbligato a girare il film, che poi si aggiudicò poi 2 nomination agli Oscar. Foto: Silver Screen Collection/Getty Images
EMILY BLUNT, GULLIVER'S TRAVEL - E pensare che per questo film Emily Blunt ha dovuto rinunciare a interpretare Vedova Nera in Iron Man 2. L'attrice, dopo il successo de Il Diavolo Veste Prada, stava trattando per la parte ma la Fox (allora non ancora acquisita dalla Disney) attivò un'opzione su un contratto, obbligandola a girare il film con Jack Black. Il resto, come si suol dire, è storia: in pochi ricordano I viaggi di Gulliver, mentre la Natasha Romanoff di Scarlett Johannson è tra i personaggi MCU più famosi dell'ultimo decennio. Foto: 20th Century Fox
CHANNING TATUM, G.I. JOE - Altro film non esattamente indimenticabile che persino il suo attore protagonista ha odiato fare. Nessuna iperbole, Channing Tatum ha proprio dichiarato di essere stato obbligato a fare il film. Il motivo? Di nuovo un contratto da tre film, firmato dopo aver partecipato a Coach Carter. Tatum era un fan della serie originale, ma non gli permisero di interpretare Snake Eyes. L'unica consolazione l'ha rivelata lui stesso all'Howard Stern Show: "Avrei potuto trovarmi a fare Scream 5 o qualcosa del genere, quindi alla fine mi sento super-fortunato e benedetto di aver ricevuto quel film". Foto: Paramount Pictures
NATALIE PORTMAN, THOR: THE DARK WORLD - Un'altra storia apparentemente a lieto fine, considerando che la Portman sta per tornare in Thor: Love & Thunder. Al tempo del primo sequel, però, tentò di tirarsi indietro. Il motivo è legato al licenziamento della regista Patty Jenkins per divergenze creative: alla Portman dispiacque così tanto che subito dopo il film disse addio al ruolo di Jane Foster, sparito infatti dal terzo film dedicato al Dio del Tuono. Foto: Marvel Studios
“Io questo non lo faccio!” avrebbero voluto dire molti attori e attrici di Hollywood, invece costretti a recitare in film che proprio non volevano fare. L’industria cinematografica però può essere spietata, specie quando di mezzo ci sono contratti e clausole da rispettare.
Non sono rari infatti i contratti per 2-3 film, che costringono a volte gli attori a non poter proprio dire di no ad un ruolo che non fa per loro. Molti di questi poi si rivelano delle vere catastrofi e magari c’entra anche la scarsa “partecipazione” dei protagonisti. La storia del cinema è piena di questi esempi: da Marlon Brando a Natalie Portman, passando per Whoopi Goldberg e Keanu Reeves.
Nella nostra gallery, 10 casi in cui gli attori sono stati costretti a recitare in un film.