10 attori pentiti di aver interpretato un personaggio “politicamente scorretto”
Cristiano Bolla
Foto: Albert L. Ortega/Getty Images; Toni Anne Barson/WireImage; Rich Fury/VF20/Getty Images
ZOE SALDANA - Uno dei casi più comuni è quello di attori e attrici che interpretano personaggi di paesi o culture diversi. È stato così per Zoe Saldana nel ruolo della cantante Nina Simone. La Saldana però ha origini dominicane, portoricane e libanesi, ben lontane da quelle della celebre cantante jazz. Per la parte, la sua pelle venne addirittura scurita. Sul suo profilo Instagram, Zoe Saldana ha dichiarato che "Avrei dovuto fare tutto ciò in mio potere perché a interpretare un'eccezionale donna nera fosse davvero una donna nera". Foto: Ealing Studios
HANK AZARIA - Negli ultimi anni il personaggio di Apu è finito al centro di polemiche e continue richieste che venisse in qualche modo tagliato, o quantomeno spogliato di tutti i suoi evidenti stereotipi. Il doppiatore Hank Azaria, che ha dato la voce ad Apu, ha fatto un passo indietro dopo quasi 30 anni. "Quando ho realizzato che questo era il modo in cui era stato pensato il personaggio - ha dichiarato al NY Times - Non ho più voluto averci niente a che fare. Non mi è sembrato più giusto". Foto: 20th Century Fox
ROONEY MARA - La compagna di Joaquin Phoenix si detta pentita per aver accettato il ruolo di Tiger Lily, la principessa nativa americana presente nell'adattamento Pan del 2015. Tempo dopo, ha dichiarato al Telegraph: "Ho odiato, odiato, veramente odiato essere da quel lato del discorso whitewashing. Davvero. Non voglio essere mai più da quel lato. Posso capir perchè le persone erano così arrabbiate e frustrate". Foto: Warner Bros.
EMMA STONE - Anche l'attrice Premio Oscar per La La Land ha un suo personale "scheletro nell'armadio". Nel 2015 ha interpretato un personaggio con origini asiatiche e hawaiane nel film Aloha, senza avere molto a che fare con nessuna delle due. La Stone era stata anche oggetto di battute da parte di Sandra Oh ai Golden Globen del 2019, e in tutta risposta le aveva gridato "Scusami!". Foto: 20th Century Fox
ALISON BRIE - Altro esempio di attrice pentita di aver dato la voce ad un personaggio di una serie animata. Non una qualsiasi, ma l'apprezzatissima Bojack Horseman. Tra i protagonisti della serie Netflix, c'è anche Diane Nguyen, la giornalista/scrittrice di origini vietnamite. La sua doppiatrice si è pentita di aver interpretato un personaggio così lontano dalla sua cultura e su Instagram ha scritto: "Vorrei non aver mai doppiato Diane. Ora capisco che le persone di colore dovrebbero sempre doppiare persone di colore. Abbiamo perso l'opportunità di rappresentare al meglio la comunità vietnamita-americana, e per questo mi scuso". Foto: Netflix
SCARLETT JOHANSSON - In questo caso, la "pallottola" è stata schivata. Aveva però suscitato moltissima polemica la scelta di Scarlett Johansson per il ruolo di Dante Tex Gill, transgender che negli anni '70 ha gestito dei centri massaggi illegali. Il film in questione era Rub & Tug, ma l'attrice ha fatto un passo indietro dopo aver inizialmente affermato che altri attori avevano interpretato ruoli trans. A seguito della polemica, in un comunicato aveva scritto: "La nostra comprensione culturale delle persone transgender continua ad avanzare, ho imparato molto dalla comunità dopo la mia iniziale dichiarazione sul casting e ho capito che è stata insensibile". Foto: Dreamworks Pictures
GWYNETH PALTROW - Prima di allontanarsi dalle scene per dedicarsi al suo blog di benessere e a prodotti controversi come la candela al profumo di vagina ed un nuovo tipo di vibratore, anche Gwyneth Paltrow è rimasta coinvolta in una polemica sul "politicamente corretto". Bisogna tornare al 2001, quando la futura Pepper Potts interpretò la commedia Shallow Hal, uscita in italiano come Amore a prima svista. Al fianco di Jack Black, la Paltrow ha dovuto indossare un costume che la rendesse grassa, molto grassa, tranne che agli occhi "ipnotizzati" di Jack Black. Nel 2020, in un'intervista ha sintetizzato quell'esperienza con una parola: "Disastrosa". Foto: Conundrum Entertainment
KRISTEN BELL - Di recente, anche Kristen Bell, attrice celebre per le serie Veronica Mars e The Good Place, ha fatto un passo indietro per motivi "politicamente corretti". La Bell ha infatti lasciato il suo ruolo da doppiatrice di Molly nella serie Central Park. A tal proposito, ha tweetato: "Questo è tempo di riconoscere i nostri atti di complicità. Interpretare Molly dimostra una mancanza di consapevolezza del mio privilegio. Scegliere un'attrice bianca per un personaggio bi-razziale sminuisce la specifica esperienza dei neri americani e di chi è bi-razziale". Foto: Bento Box Entertainment
JAKE GYLLENHAAL - Bisogna tornare al 2010, quando l'attore protagonista del film cult Donnie Darko ha portato su schermo uno dei videogiochi più popolari di sempre, ovvero Prince of Persia. Jake Gyllenhaal ha interpretato proprio il Principe Dastan, senza però avere nulla in comune con le origini Iraniane del protagonista. Nel 2019, su questo controverso caso di whitewashing ha dichiarato: "Ho imparato molto da quel film e speso molto tempo per cercare di essere più accorto sui ruolo che scelgo e sul perchè lo faccio" e aggiunto che "Non era il ruolo giusto per me". Foto: Walt Disney Pictures
ANNE HATHAWAY - Molto di recente, una grossa polemica ha coinvolto l'attrice per il suo ruolo nel film Grand High Witch. La Hathaway per la parte ha indossato protesi alle mani, suscitando l'indignazione di una parte di persone affette da sindattilia. Su Instagram, ha poi scritto: "Ho recentemente appreso quante persone con differenze negli arti, specialmente bambini, soffrono cosa è stato mostrato in Le Streghe. Da qualcuno che crede fortemente nell'inclusività e detesta assolutamente la crudeltà, vi devo delle scuse per il dolore causato. Mi spiace". Foto: Warner Bros.
Il cinema è sempre stato mezzo di espressione e rappresentazione della società e delle sue battaglie in corso d’opera. Negli ultimi anni l’attenzione verso la corretta espressione di culture e orientamenti sessuali è decisamente aumentata. Le major provano a mettersi al riparo da critiche, ma il terreno del politicamente corretto è decisamente accidentato e pieno di insidie non sempre evitate.
Nel corso degli anni, sono numerosi gli attori che hanno dichiarato di essersi pentiti per aver interpretato un certo ruolo. Alcuni hanno dato vita a personaggi non appartenenti alla propria cultura, altri si sono scusati per aver interpretato ruoli con disabilità evidenti. I casi sono molti e sempre più attori ora ci stanno pensando due volte prima di accettare una parte “politicamente scorretta”.
In questa gallery, 10 attori e attrici che si sono pentiti o scusati per un ruolo.