JULIANNE MOORE VOLEVA UN COSTUME PROSTETICO DA OBESA - COPIA ORIGINALE - Anche Julianne Moore ha tentato di percorrere la strada del trucco prostetico, scelta che tuttavia le costò il ruolo in favore di Melissa McCarthy a soli sei giorni dall'inizio delle riprese del film. Il co- protagonista Richard E. Grant ha poi così spiegato l'accaduto: «Julianne Moore voleva indossare un costume grasso e un naso finto per interpretare Lee Israel, e la sceneggiatrice improvvisatasi regista Nicole Holofcener le ha detto: «No, non lo farai'». Insomma, le 'divergenze creative' che hanno portato al licenziamento della Moore sarebbero incentrate sul desiderio dell'attrice di sfruttare al massimo il trucco e il costume prostetico, cosa che secondo la Holofcener sarebbe stata troppo distraente. Chi immaginava che un costume grasso e un naso finto potessero rivelarsi un punto così critico?
JOHNNY DEPP SAREBBE UN 'ATTORE LEGGERO' - AMERICAN PSYCHO - Prima che il ruolo dell'affascinante e brutale Patrick Bateman andasse a Christian Bale, la prima scelta del produttore Stuart Gordon era Johnny Depp. Ad ogni modo l'autore del romanzo, Bret Easton Ellis, rifiutò l'idea di Gordon criticando pesantemente l'attore. Gordon tornato sull'argomento dichiarò: «Quello che mi ha davvero fatto infuriare è stato che ha anche sminuito Johnny Depp, definendolo un attore leggero e che fosse troppo vecchio per recitare la parte».
ROBIN WILLIAMS È TROPPO AMERICANO PER HOGWARTS - HARRY POTTER - C'è stato un periodo in cui Robin Williams avrebbe potuto richiedere qualunque ruolo in qualunque produzione di Hollywood, compresi i film legati alla saga di Harry Potter. Tuttavia, quando si è effettivamente presentata l'occasione, Williams - contro ogni previsione - si ritrovò a non essere tra i favoriti per il ruolo per una motivazione piuttosto frustrante. Per rendere credibile tutta la produzione, i direttori del casting e il regista Chris Columbus avevano stabilito una sola infrangibile regola: tutti i membri del cast dovevano essere britannici. Una scelta assolutamente comprensibile, ma col senno di poi la presenza di una star del calibro di Robin Williams avrebbe potuto rappresentare un'eccezione.
ROBERT REDFORD NON È MAI STATO RIFIUTATO DA UNA DONNA - IL LAUREATO - Tra le ragioni più ridicole che sono state addotte ad un ruolo mancato, quella portata da Mike Nicholls a Robert Redford, per il suo mancato ingresso nel cast de Il laureato, è forse quella più lusinghiera, seppur in modo involontario. Nonostante Redford cercasse di interpretare il ruolo del protagonista Benjamin Braddock, il regista è semplicemente giunto alla conclusione che all'attore mancasse una qualità fondamentale per recitare il ruolo dello sfavorito. Nicholls avrebbe infatti chiesto a Redford: «Sei mai stato lasciato da una ragazza?» e l'attore sconcertato replicò: «Cosa intendi esattamente?». Una risposta che confermò al regista come l'attore non fosse adatto alla parte del personaggio di Braddock. In breve, Redford non si è mai potuto definire esattamente sfortunato in fatto di donne.
GILLIAN ANDERSON NON POTEVA INTERPRETARE UN ALTRA DETECTIVE - HANNIBAL - Tra le grandi interpretazioni fornite da Gillian Anderson sul piccolo e sul grande schermo, la più famosa è quella relativa al personaggio della detective Dana Scully di X-Files, un ruolo così iconico che ad oggi risulta difficile immaginare l'attrice in ruoli che se ne discostino del tutto. La celebrità raggiunta grazie a X-Files le ha tuttavia permesso di tentare l'ingresso in una grande produzione come Hannibal, il sequel de Il Silenzio degli Innocenti. Nonostante fosse tra i nomi favoriti per il ruolo della protagonista, la Anderson dovette rinunciarvi a causa di una clausola inserita nel suo contratto con la Fox che le vietava di interpretare un altro agente dell'FBI fintanto che la produzione di X-Files fosse ancora in corso.
EDDIE RADMAYNE NON PUÒ INCANALARE IL LATO OSCURO - IL RISVEGLIO DELLA FORZA - Nella seconda metà degli anni '10 del nuovo secolo la carriera di Eddie Redmayne è letteralmente esplosa. L'attore in questo periodo ha tentato di entrare nel franchise di Star Wars partecipando alle audizioni per il ruolo di Kylo Ren, andato poi a Adam Driver. Durante la lettura del copione è tuttavia emerso come Redmayne fosse assolutamente incapace di mostrarsi minaccioso e inquietante. In quello che doveva essere uno scambio profondamente intenso ed emotivo, il direttore del casting Nina Gold chiese all'artista dopo una decina di tentativi: «Hai qualcos'altro?». Redmayne se ne andò semplicemente dalla stanza ringraziando per il tempo dedicatogli. Evidentemente non tutti sono tagliati per essere dei cattivi.
SCARLETT JOHANSSON È TROPPO SEXY - MILLENNIUM - Quando si è trattato di iniziare il casting per il ruolo di Lisbeth Salander, per il nuovo adattamento cinematografico di Millennium - Uomini che odiano le donne del 2011, sulla lista del regista David Fincher figurava anche il nome di Scarlett Johansson. Secondo il regista, la Johansson fece una grandissima audizione, tuttavia non sfuggì il fatto che fosse fin troppo attraente per interpretare la parte. Questa alla fine andò a Rooney Mara, che a livello visivo poteva meglio rappresentare il personaggio di Lisbeth, caratterizzato da un passato di orribili abusi emotivi e sessuali.
MICHAEL JACKSON VOLEVA UNA PROTESI FACCIALE DI JAR JAR - LA MINACCIA FANTASMA - Forse il ruolo cinematografico più famoso della carriera di Michael Jackson è proprio quello che non ha mai avuto. Prima che il ruolo del bislacco Jar Jar Binks, apparso per la prima volta in Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma, andasse ad Ahmed Best, il favorito per il ruolo era proprio il leggendario Re del Pop. Con una richiesta che molto difficilmente avrebbe incontrato i favori di George Lucas, notoriamente legato alla CGI, Jackson avrebbe voluto interpretare il gungan con l'ausilio di costumi e protesi facciali, analogamente a quanto fatto nel videoclip di Thriller. Lucas deluse le aspettative della pop star asserendo che gli effetti speciali pratici avrebbero rappresentato un limite alla caratterizzazione del personaggio, procedendo poi alla scelta di Ahmed Best per realizzare il maldestro gungan completamente in CGI.
NICOLE KIDMAN NON ERA ABBASTANZA TALENTUOSA - NOTTING HILL - Che ci crediate o meno, questa è stata la critica rivolta all'attrice australiana quando tentò di entrare nel cast dell'amata commedia al fianco di Hugh Grant. Come svelato nel corso di un'intervista rilasciata a Marie Claire nel 2020, l'attrice ha spiegato: «Volevo davvero il ruolo di Julia Roberts in Notting Hill. Ma non ero abbastanza conosciuta e non avevo abbastanza talento». Certo, una simile affermazione ad oggi risulterebbe folle, ma fortunatamente la Kidman non ha dovuto aspettare poi molto prima che il suo evidente talento fosse riconosciuto a tutte le latitudini.
O.J. SIMPSON È TROPPO BUONO PER ESSERE UN ROBOT ASSASSINO - TERMINATOR - Ad oggi è impossibile non associare il nome di Arnold Schwarzenegger al ruolo del letale robot killer T-800 di Terminator, tuttavia ai tempi del primo intramontabile film, e prima di considerare il celebre culturista austriaco per la parte, lo studio aveva posato gli occhi sull'ex giocatore di football americano O.J. Simpson. Considerando inizialmente Schwarzy una scelta più adatta al personaggio di Kyle Reese, la Orion propose inizialmente Simpson nel ruolo del Terminator. Tuttavia James Cameron rimandò al mittente la proposta descrivendo Simpson come un 'simpatico, goffo, ragazzo innocente'. I controversi eventi della vita reale, che hanno visto Simpson accusato dell'omicidio della moglie e la fuga che ne è seguita, rendono ad oggi le parole di Cameron alquanto strabilianti. Per usare un eufemismo. In ultima analisi, c'è inoltre da far notare come Cameron non avesse intenzione di realizzare un film nel quale una ragazza bianca si ritrova ad essere inseguita da un uomo afroamericano armato per tutta la storia.
Dietro ogni grande premio o riconoscimento ricevuto da una stella del cinema, spesso si cela un lungo percorso di gavetta, che entra a far parte del bagaglio personale di ogni attore. Solitamente, per farsi un nome nell’industria cinematografica, ci vogliono anni e anni, costellati da centinaia di audizioni e condite da ogni genere di rifiuto, dal brutale ‘Non sei abbastanza giusto per la parte‘ o al classico ‘Grazie per essere venuto, è stato bello conoscerti‘.
Non è quindi una sorpresa che anche alcuni dei nomi più in vista di Hollywood possano raccontare di aver clamorosamente fallito un provino per il quale pensavano di essere tagliati. Se tuttavia per molti di questi provini si è trattato di scelte riconducibili alla discrezionalità del regista e della produzione, dietro il fallimento di alcuni si celano motivazioni decisamente assurde.
Nella selezione che vi proponiamo oggi troverete 10 star del cinema che hanno fallito un provino in modi creativi e surreali, finite a centro di incredibili episodi che vanno ad arricchire la già nutrita lista di stravaganze di Hollywood. Non perdetevi quindi la nostra gallery di oggi, intitolata “10 attori rifiutati da un film per motivi assurdi“.
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