10 errori che i registi speravano fossero dimenticati dagli spettatori entro la fine del film
Davide Stanzione
Foto: MGM, Warner Bros., Universal, Warner Bros.
VA' E UCCIDI (1962). Nel film diretto da John Frankenheimer, a 20 minuti circa dalla fine, il personaggio di Bennett Marco (Frank Sinatra) è fuori fuoco per la maggior parte della scena, così come le carte che sta utilizzando per il lavaggio del cervello di Shaw (Laurence Harvey). Il regista preferì utilizzare il miglior take realizzato dall'attore che aveva a sua disposizione in sala di montaggio, anche se era venuto fuori un po' sfocato. (foto: United Artists)
HALLOWEEN (1978). Nell'iconica scena dei cespugli all'inizio del film di John Carpenter, accanto a Laurie Strode (Jamie Lee Curtis), si può vedere uno strano anello di fumo spostarsi sullo schermo, molto più visibile se si osserva la sequenza in movimento. Come ha ammesso lo stesso Carpenter nel commento contenuto nel DVD del film, era stato lui stesso ad accendersi una sigaretta durante quella ripresa. (foto: Universal)
PLATOON (1986). La morte del sergente Elias (Willem Dafoe) nel war movie di Oliver Stone Platoon è un'immagine vivida nella memoria di molti spettatori, eppure non vediamo mai i proiettili colpire il suo corpo, perché gli effetti attaccati ai suoi vestiti che dovevano simulare la scarica di pallottole non funzionavano correttamente e non sono mai esplosi. (foto: Orion Pictures)
QUEI BRAVI RAGAZZI (1990). Nel film di Martin Scorsese è presente un errore di montaggio evidenziato dalla collaboratrice storica del regista, Thelma Schoonmaker, in un'intervista: lo notiamo nel momento in cui Paulie Cicero (Paul Sorvino) incontra Sonny Bunz (Tony Darrow) e il sigaro di Paulie scompare da un'inquadratura all'altra. (foto: Warner Bros.)
TERMINATOR 2 - IL GIORNO DEL GIUDIZIO (1991). L'inseguimento col camion di Terminator 2 è una sequenza d'azione a dir poco memorabile, ma la controfigura motociclistica di Arnold Schwarzenegger è perfettamente distinguibile dal titolare del ruolo in moltissimi momenti... l'errore naturalmente non è sfuggito agli sguardi più attenti, ma si è corsi ai ripari soltanto nella riedizione 3D del 2017, quando James Cameron ha deciso di metterci una pezza modificando il volto del body double di Schwarzy in digitale. (foto: TriStar Pictures)
DIE HARD (1995). L'ambulanza alla fine del film rimane un mistero: come diavolo ha fatto a irrompere sulla scena, in mezzo a camion e terroristi? Era evidente che non ci fosse abbastanza spazio, nell'ambientazione della sequenza, per contenerla. (foto: Fox)
007- IL MONDO NON BASTA (1999). Durante il combattimento finale tra James Bond (Pierce Brosnan) e il cattivo Renard (Robert Carlyle), sul volto del villain il trucco, finalizzato a evidenziare delle cicatrici, inizia a venire meno, visto che l'attore si ritrovò a girare la scena in un luogo bagnato in cui era in corso la perdita dello scafo rotto di un sottomarino. (foto: MGM)
REQUIEM FOR A DREAM (2000). Nel film di Darren Aronofsky Ellen Burstyn interpreta Sara Goldfarb, una tossicodipendente da anfetamine. Il monologo di due minuti a metà film in cui parla al figlio Harry (Jared Leto) indugia quasi interamente sul viso dell'attrice con solo alcune brevi passaggi sull'altro personaggio, ma verso la fine della sequenza si può notare che la macchina da presa si "perde" la Burstyn mentre guarda in alto. Tutta colpa del direttore della fotografia Matthew Libatique, che si commosse fino alle lacrime durante le riprese di questa scena. (foto: Artisan Entertainment)
IL SIGNORE DEGLI ANELLI - LA COMPAGNIA DELL'ANELLO (2001). Nel primo capitolo della trilogia di Peter Jackson si poteva vedere una macchina intrufolarsi a lato di un'inquadratura. Si trattò di un errore così vistoso che il regista decise di cancellarlo digitalmente al momento dell'uscita del DVD. "Penso che alcune persone fossero arrabbiate perché hanno cercato di mostrarlo ai loro amici e non c'era più", ha commentato Jackson. (foto: New Line Cinema)
AMERICAN SNIPER (2014). Nel film di Clint Eastwood il bambino della coppia composta dal protagonista Chris Kyle (Bradley Cooper) e dalla moglie Taya (Sienna Miller), tenuto in braccio in una scena dal primo dei due, è palesemente un fantoccio senza vita. Raramente, in un film di questa portata, si è visto un bimbo più finto e posticcio di così. Dato il budget a disposizione (59 milioni di dollari) è incredibile che non si sia risolto il problema in post-produzione, magari animando gli arti e la testa della bambola per farla sembrare un essere vivente. (foto: Warner Bros.)
Gli errori, si sa, esistono praticamente in tutti i film del mondo, visto che anche per le macchine cinematografiche più rodate è praticamente impossibile non incappare in dei piccoli o grandi svarioni, nonostante le tantissime persone che lavorano a un lungometraggio nei singoli dipartimenti, curando i vari aspetti di una produzione.
Di molti di questi errori naturalmente non ci accorgiamo e non ci accorgeremo mai, essendo davvero tantissimi, ma in certi casi gli sbagli sono particolarmente curiosi, vistosi e peculiari ed è difficile che le community online impegnate in questo tipo di ricerca non li notino e non inizino a ironizzare su di essi.
Di recente ne ha chiamati a raccolta alcuni il sito WhatCulture, che si è concentrato su errori, problemi tecnici e gaffe che i realizzatori dei singoli film presumevano (o forse speravano) che gli spettatori rimuovessero entro la fine del film, essendo davverovistosissimi. Tanto che, in quasi tutti questi casi, viene semplicemente da chiedersi come chi di dovere non abbia fatto a non notarli e non sia corso subito ai ripari (in certi casi lo si è anche fatto, magari a diversi anni dall’uscita nelle sale).
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