10 film che adoriamo ma che hanno fatto vergognare gli autori dei romanzi da cui sono tratti
Simona Carradori
Winston Groom / Forrest Gump – L’autore del romanzo ha detestato a tal punto l’adattamento cinematografico della sua opera da aver scritto nel sequel questa frase: “Non permettere mai a nessuno di fare un film sulla storia della tua vita”. Secondo Groom infatti, Forrest Gump sarebbe non solo completamente privo dei riferimenti al sesso presenti nel libro, ma trasposto con un linguaggio casto e infantile che niente ha a che vedere con quello utilizzato nella sua opera.
Richard Matheson / Io sono Leggenda – Il romanzo ha avuto ben tre adattamenti, e l’autore li ha odiati tutti, dal primo all’ultimo. Addirittura, quando è stato annunciato il terzo film con Will Smith, Matheson ha dichiarato: “Non capisco perché Hollywood sia così affascinata dal mio libro, visto che nessuno si degna mai di riportare la storia così come l’ho scritta”. Come se non bastasse, l’ultimo adattamento presenta un finale completamente diverso dal romanzo, riusciamo quindi a immaginare il responso dell’autore…
Roald Dahl / Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato – Nonostante sia uno dei film più amati da grandi e piccini, l’autore del romanzo che lo ha ispirato non ha gradito la pellicola quanto il suo vasto pubblico. Secondo Dahl la versione cinematografica della sua opera è “particolarmente scadente”, il protagonista Gene Wilder “molto pretenzioso” e il regista “senza alcun talento”. Insomma ci è andato giù pesante. E sappiate che se non esiste alcun film basato sul sequel del romanzo, è proprio perché l’autore ha fatto in modo di bloccare qualsiasi altro progetto cinematografico, tanta era la delusione!
Stephen King / Shining – Ebbene sì, il capolavoro di Kubrick non è stato affatto apprezzato dal maestro del brivido. King si è dichiarato molto deluso dal risultato finale, perché il regista non sarebbe riuscito a cogliere il male puro che abitava l’Overlook Hotel, mettendo invece in risalto quello all’interno dei personaggi. Secondo l’autore, anziché cogliere le sfumature soprannaturali del romanzo, Kubrick avrebbe messo in scena qualcosa di più simile a una tragedia domestica, e quindi molto distante dall’idea alla base del libro.
Michael Ende / La storia infinita – I bambini degli anni ’80 avranno sicuramente adorato il film incentrato sulle avventure del piccolo Bastian, ma non si può certo dire lo stesso dell’autore del romanzo, che all’epoca della sua uscita fece di tutto per dissociarsi dall’adattamento cinematografico. Ende ha dichiarato che il film non aveva niente a che vedere con lo spirito del libro, tanto che ha portato i produttori in tribunale nel tentativo di riavere indietro i diritti dell’opera. Alla fine è riuscito a far rimuovere il suo nome dall’intero progetto, definito “plastico, kitsch e commerciale”.
Anthony Burgess / Arancia Meccanica – A quanto pare, Kubrick non è particolarmente amato dagli autori. Anzi, a dirla tutta Anthony Burgess ha letteralmente detestato Arancia Meccanica, tanto da aver dichiarato di voler ripudiare la sua stessa opera per colpa del lungometraggio. Come mai? Secondo l’autore sarebbe diventata la materia prima per un film che ne ha completamente frainteso il messaggio, finendo con il glorificare sesso e violenza. Un equivoco che, a detta dell'autore, lo avrebbe perseguitato fino alla morte.
Bret Easton Ellis / American Psycho – Secondo l’autore del romanzo, il film di Mary Harron semplicemente non sarebbe dovuto esistere, in quanto quella narrata nel suo American Psycho era una storia che non solo non aveva bisogno di essere adattata, ma per la sua particolare narrazione non si presta affatto al medium cinematografico, che a suo avviso non è stato affatto in grado di mantenere viva l’ambiguità del personaggio di Bateman.
Ken Kesey / Qualcuno volò sul nido del cuculo – Il film con protagonista Jack Nicholson ha collezionato parecchi Oscar e pareri positivi, tuttavia, l’autore del romanzo – che avrebbe dovuto dare il suo contributo durante le riprese – abbandonò il set dopo due sole settimane perchè sconvolto dal punto di vista adottato nella pellicola. Successivamente ha dichiarato di non aver mai voluto guardare il film, ma sua moglie sostiene invece che lo abbia fatto e gli sia persino piaciuto! Quale sarà la verità?
P. L. Travers / Mary Poppins – Secondo l’autrice P. L. Travers, nel celebre film della Disney il personaggio di Mary sarebbe stato completamente alterato, le scene animate rese in modo assurdo e il significato del romanzo decisamente frainteso. Vi basti sapere che alla premiere del film ha passato gran parte del tempo in lacrime, decidendo successivamente di negare alla Disney i diritti per l’adattamento degli altri romanzi della saga.
Truman Capote / Colazione da Tiffany – In questo caso le lamentele dell’autore non si riferiscono tanto al risultato finale del film, quanto al casting, e – chi l’avrebbe mai detto – alla protagonista Audrey Hepburn. Per l’attrice è stata una delle performance più memorabili di sempre, ma l’autore l’ha considerata completamente inappropriata per la parte. Pare che Capote volesse nientemeno che Marilyn Monroe al suo posto!