10 film che hanno fatto smettere gli attori di recitare
Cristiano Bolla
CARRIE HENN, ALIENS (1986) - Ha esordito a soli 10 anni al fianco di Sigourney Weaver nel sequel del cult di fantascienza Alien, per poi non recitare mai più. Ironicamente, James Cameron e i responsabili del casting la scelsero proprio perchè non aveva esperienza di recitazione. Il ruolo di Newt, figlia di Ellen Ripley, le valse comunque un Saturn Award per la Miglior performance di una giovane attrice nel 1986. Dopo la toccata e fuga nel cinema, è diventata insegnante. Foto: 20th Century Fox
GENE HACKMAN, WELCOME TO MOOSEPORT (2004) - Il primo pezzo da novanta di questa speciale classifica. Il due volte Premio Oscar ha detto addio al grande schermo con un ruolo che non ha certamente risaltato il valore, come quello dell'ex Presidente degli Stati Uniti e ora candidato sindaco di un paesino Monroe Cole. Gene Hackman, che già aveva manifestato segni di sofferenza a partire da The Royal Tenenbaum, dichiarò che non se la sentiva più di accettare i compromessi che il cinema gli richiedeva, dando così l'addio alle scene. Foto: 20th Century Fox
GRETA GARBO, TWO FACED WOMAN (1941) - Il suo nome è sinonimo di diva ed ha segnato gli inizi di Hollywood e dello star system. La Divina, originaria della Svezia, fu infatti una vera icona della Metro-Goldwyn-Mayer, che la rese il simbolo del cinema negli anni del passaggio dal muto al sonoro. Greta Garbo recitò in classici senza tempo come Anna Karenina e La Regina Cristina, ma l'insuccesso di Non tradirmi con me del 1941 la fece ritirare dalle scene a soli 36 anni. Rifiutò anche il ruolo di Norma Desmond in Viale del Tramonto, ma nonostante la breve carriera è stata inserita al quinto posto delle star più grandi del cinema dall'American Film Institute. Foto: Metro-Goldwyn-Mayer
HEATHER DONAHUE, THE BLAIR WITCH PROJECT (1999) - Altro famoso caso di esordiente che ha smesso di recitare dopo un solo film. La giovane aveva frequentato corsi di recitazione durante il liceo, ed è stata scelta poi per il celebre horror indie che ha fatto scuola. Dopo quell'esperienza, è apparsa nella miniserie sui rapimenti alieni Taken, prodotto da Spielberg e qualche altra apparizione in spot. La stessa Heater dichiarò che l'essere associata a The Blair Witch Project le costò molti problemi, tra incontri disturbanti con certe persone e difficoltà a trovare lavoro. Foto: Haxan Films
JAKE LLYOD, STAR WARS: THE PHANTOM MENACE (1999) - Uno dei casi più famosi, i presupposti per lanciare la carriera del giovanissimo Anakin Skywalker c'erano tutti: un ruolo da protagonista in un film di George Lucas e l'etichetta di possibile bambino prodigio. L'esperienza nel quarto film della saga, però, segnò la fine della sua carriera. Il suo addio al cinema fu dovuto, pare, anche al bullismo dei compagni di scuola, oltre che allo stress della vita da star che stava vivendo. Nel 2015, è stato arrestato per guida pericolosa, resistendo all'arresto. In quell'occasione si è venuto a sapere che Llyod soffrirebbe di schizofrenia, tanto che nel 2016 è stato ricoverato in una struttura psichiatrica. Foto: LucasFilm
OMAR SHARIF, THE 13TH WARRIORS (1999) - L'attore egiziano è stato uno dei volti di origine araba più celebri del cinema. Da Lawrence d'Arabia al Dottor Zivago, la sua carriera è stata costellata di grandi successi. Il flop de Il 13° guerriero, al fianco di Antonio Banderas, segnò di fatto l'inizio della fine della sua carriera. Omar Sharif si allontanò dai set, scegliendo di tornarci solo per pochi selezionati ruoli come quello nel film Hidalgo, come doppiatore di Aslan nella versione italiana de Le Cronache di Narnia e poco altro. Sharif però può contare letteralmente su un'altra carta da giocare, oltre al cinema: è stato uno dei giocatori di bridge più bravi al mondo. È morto nel 2015. Foto: Touchstone Pictures
JEFF COHEN, GOONIES (1985) - Il suo ruolo in uno dei cult degli anni '80 lo renderanno per sempre immortale nella storia del cinema, ma curiosamente quello di Chunk è stato anche l'unico ruolo mai ricoperto da Cohen. Dopo il film, infatti, sembra abbia pesato l'etichetta del bambino grassottello che il film gli ha procurato. L'addio al cinema da attore risale al 1991, poi si è laureato in legge ed è diventato un avvocato specializzato in diritto dello spettacolo. Foto: Warner Bros.
SEAN CONNERY, THE LEAGUE OF EXTRAORDINARY GENTLEMEN (2003) - Il suo nome non ha bisogno di presentazioni. Il compianto Sean Connery, scomparso pochi mesi fa, è stato uno dei volti più iconici del cinema. Il primo 007 e Premio Oscar per Gli Intoccabili, diede l'addio alle scene con un film che lui stesso trovò estremamente deludente, come La Leggenda degli Uomini Straordinari. La disastrosa esperienza gli fece dire che era stufo di avere a che fare con gli idioti di Hollywood e così andò in pensione. Un ultimo film dimenticabile, per una carriera indimenticabile. Foto: 20th Century Fox
PETER OSTRUM, WILLY WONKA & THE CHOCOLATE FACTORY (1971) - Ancora un attore-bambino che è stato nel mondo nel cinema giusto il tempo di recitare in un ruolo memorabile e poi sparire. Il suo Charlie Bucket al fianco di Gene Wilder resta ancora oggi indimenticabile, oltre che un continuo materiale da meme. La vita da set però non faceva per il giovane Peter, che dopo essersi dedicato a un po' di teatro è finito col fare il veterinario, senza mai più recitare nel cinema. Foto: Paramount Pictures
DANIEL DAY-LEWIS, THE PHANTOM THREAD (2017) - In testa alla classifica c'è uno degli attori più talentuosi e di spessore nella storia. Vincitore di 3 Oscar come Miglior Attore, la sua carriera è stata segnata anche da numerosi addi. Dapprima quello al teatro nel 1989, poi un primo al mondo del cinema nel 2012 dopo Lincoln, salvo poi fare ritorno nei panni dello stilista Reynolds Woodcock nel film di Paul Thomas Anderson. Il canto del cigno di Day-Lewis però è tutto meno che un brutto film, fatto invece su misura per lui: un ruolo malinconico che riguarda anche l'insoddisfazione e la necessità di nuovi stimoli. A meno di un secondo ripensamento, resterà l'ultimo film di una carriera incredibile. Foto: Annapurna Pictures
Il mondo del cinema è fatto di incredibili storie legate ad attori e attrici la cui strabiliante carriera è stata lanciata grazie ad un singolo film. Esiste però anche il rovescio della medaglia, ovvero il caso di film che per un motivo o per un altro hanno segnato l’addio al cinema delle loro star.
Alcuni di loro hanno lasciato il mondo del cinema perchè troppo delusi dal film appena finito di realizzare, altri hanno sentito che quello non fosse l’ambiente che faceva per loro. Il risultato, però, è uguale: divi della Hollywood degli anni ’30, attori pluri premiati agli Oscar o giovani promesse del grande schermo, tanti hanno lasciato in malo modo la settima arte.
Scoprite i 10 film che hanno fatto smettere gli attori di recitare nella nostra gallery.