10 film che il pubblico non dovrebbe prendere troppo seriamente
Claudia Anania
Foto: Warner Bros./Sony/Touchstone Pictures
C'ERA UNA VOLTA AD HOLLYWOOD: Nonostante il film rappresenti uno spaccato piuttosto serio sulla vita di Sharon Tate (per quanto l'epilogo sia ovviamente diverso), Quentin Tarantino si è divertito molto con il personaggio di Bruce Lee, arrivando anche a rispondere non proprio garbatamente a chi ha criticato questo aspetto della sceneggiatura.
Foto: Sony Pictures
MIDSOMMAR: Non dovrebbe stupire che lo stesso Ari Aster consideri il suo lungometraggio una vera e propria "dark comedy". Pur avendo turbato il pubblico con immagini cruente, il regista ha infatti inserito alcune sequenze decisamente più grottesche o che comunque sembrano stridere molto con il resto della trama. Un tentativo più che azzeccato, comunque, dal momento che da molti è stato considerato un horror insolito ma riuscito.
Foto: A24
THE LIGHTHOUSE: Un altro film che, nonostante si possa considerare piuttosto inquietante, presenta degli elementi grotteschi che hanno fatto quantomeno sorridere il pubblico, tra l'accento dei due protagonisti e le scene hot riguardanti le sirene. Come nel caso precedente, insomma, anche se considerato quasi un'opera d'arte, il lavoro di Eggers può essere anche visto con un approccio decisamente meno serio.
Foto: A24
VENOM: Se i film fin qui proposti si possono considerare riusciti, forse lo stesso non si può dire per il progetto con protagonista Tom Hardy sul villain di Spider-Man. Probabilmente parte delle aspettative era anche dovuta ai precedenti lavori dell'attore, che si era cimentato in interpretazioni di un certo livello. Eppure anche in questo caso, se visto con il giusto approccio, Venom potrebbe risultare perfino divertente - il condizionale è d'obbligo in questo caso.
Foto: Sony
THE GREATEST SHOWMAN: Quando si pensa alla biografia dell'americano PT Barnum probabilmente ci si aspetta sempre un film oscuro e inquietante, eppure il lavoro svolto da Michael Gracey ha voluto puntare su tutt'altro tipo di sensazione. Senza contare che presenta anche elementi di forte inclusività e accettazione, temi seri spezzati proprio dal clima allegro e colorato scelto dal regista.
Foto: Fox
MICHAEL BAY: Difficile scegliere un solo film dalla lista dei suoi lavori, perché potrebbero essere visti tutti con la stessa identica declinazione: lungometraggi d'intrattenimento. Nonostante infatti abbia lavorato a sceneggiature in apparenza serie, come polizieschi (Bad Boys) o sci-fi (Armageddon), il tipo di messa in scena adottata dal controverso regista mette in chiaro che si tratta di puro e semplice spettacolo, spesso esilarante.
Foto: Columbia Pictures/Touchstone Pictures
STARSHIP TROOPERS: Un ottimo esempio di film che è stato rivalutato solamente molti anni dopo la sua uscita in sala - e il motivo e presto detto. Mentre ci si aspettava una sceneggiatura seria ed epica, il regista Paul Verhoeven ha invece puntato su qualcosa di folle e molto spesso grottesco, ragion per cui il suo intento non è stato immediatamente compreso dal pubblico. Non si tratta infatti di un omaggio al militarismo, quanto un viaggio di 129 minuti di puro genio comico.
Foto: Tristar Pictures
MALIGNANT: Probabilmente chi ha visto il film per la prima volta si aspettava un horror del calibro dei precedenti lavori di James Wan, primo tra tutti The Conjuring. Il suo intento era invece, come nel caso di Ari Aster, regalare una visione di gran lunga più grottesca e, forse proprio per questo, ancor più inquietante. Se cercate dunque un lungometraggio che non vi faccia dormire la notte, avete sbagliato titolo, ma se cercate qualcosa che riesca ad unire disgusto e comicità, avete fatto la giusta scelta.
Foto: Warner Bros.
THE WICKER MAN: Probabilmente qui siamo ai massimi dell'ormai nota teatralità di Nicolas Cage, che su questo dettaglio ha puntato tutto. Se infatti in molti si aspettavano un horror e hanno bollato il film come involontariamente esilarante, soprattutto se confrontato con il prodotto originale con protagonista Christopher Lee, l'intento dell'attore (come ammesso in alcune interviste) era esattamente quello di scardinare le regole del genere e regalare al pubblico un'avventura totalmente diversa e più divertente.
Foto: Warner Bros.
THE ROOM: Come nel caso precedente, anche questo è stato considerato un tentativo fallito di mettere in scena una storia seria. Nella mente di Wiseau però il film era volutamente bizzarro e farcito di battute terribili e grottesche. Solo di recente il suo lavoro è stato rivalutato come dark comedy e non come un vero e proprio dramma realistico.
Foto: TPW Films
Senza dubbio molti registi cercano di realizzare film che presentano una certa serietà nella propria sceneggiatura. Spesso infatti potrebbe essere il giusto approccio per riuscire ad arrivare agli Oscar e aggiudicarsi l’ambita statuetta. Non sempre però si innesca questo meccanismo e ci sono anche prodotti che invece strizzano l’occhio ad un atteggiamento più ironico e, perché no, anche grottesco (anche in prodotti in apparenza più seri e realistici) ma che il pubblico potrebbe non aver guardato con il giusto spirito, sebbene la loro lettura non abbia compromesso il giudizio finale. Per questo forse a volte gli spettatori dovrebbero approcciare determinati film con tutt’altro spirito, cercando di vedere che dietro la l’apparenza austera si nasconde invece l’intento di mostrare anche dei dettagli un po’ più “ridicoli”. Non che il risultato finale non sia abbastanza intenso ed epico (con un paio di eccezioni), ma ci sono delle sequenze, o molto spesso delle soluzioni che influiscono su tutta la trama, capaci di cambiare la percezione dello stesso lungometraggio. Nella gallery di oggi vogliamo proporvi una lista di film – tutti incredibilmente recenti come C’era una volta ad Hollywoodo l’acclamatissimo Midsommar– che, proprio per elementi bizzarri o scelte al limite, forse non dovevano essere presi dal pubblico troppo seriamente. Non a caso almeno uno dei lungometraggi proposti potrebbe tranquillamente rientrare nella categoria dark comedy! Se siete curiosi di scoprire di quali stiamo parlando, sfogliate la nostra gallery di oggi: 10 film che il pubblico non dovrebbe prendere troppo seriamente.
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