10 film che non sono così brutti come tutti dicono
Davide Stanzione
Foto: MovieStillsDB
WATERWORLD (1995). Il film ha compromesso la carriera di Kevin Costner e fu praticamente un flop già prima di arrivare al cinema, data la sua produzione molto travagliata e il budget lievitato a dismisura. Una situazione di disagio per il progetto che portò molti ad accanirsi con eccessiva ferocia e in maniera forse ingenerosa verso un film che, alla prova dei fatti, tiene comunque discretamente alta l'asticella dell'avventura narrata. (foto: Universal Pictures)
TITANIC (1997). Per molti Titanic era destinato a essere un flop annunciato, un po' come la colossale storia di affondamento che andava a raccontare. Sebbene in molti continuino a snobbarlo, è probabilmente il melodramma romantico e spettacolare più avvincente e memorabile che il cinema degli ultimi trent'anni (e forse più) abbia prodotto. (foto: 20th Century Fox)
STAR WARS: LA TRILOGIA PREQUEL (1999 - 2005). La trilogia di George Lucas che spiega le origini di Darth Vader e dell'Impero ha avuto fin dall'inizio una ricezione abbastanza controversa (per usare un eufemismo), ma l'astio di molti haters e di una fetta di fandom nei confronti di questi blockbuster è a ben vedere eccessivo: pur tra molte ingenuità, la mitologia che portano avanti è indubbiamente ricchissima... (foto: Lucasfilm)
CARS - MOTORI RUGGENTI (2006). Tra tutti i film Pixar Cars è considerato più che altro un passion project di John Lasseter - cosa che effettivamente è - e ha una reputazione e una fama complessivamente assai più basse di tanti capolavori della casa di Emeryville, proprio per la sua natura a detta di molti un po' più alimentare. La caratterizzazione dei personaggi e il senso di eccitazione e stupore hanno però molte marce in più di quelle che sono state attribuite al film, e vanno ben oltre il mero merchandising (pur con una maggiore convenzionalità di fondo). (foto: Pixar)
A-TEAM (2010). L'operazione nostalgia coi quattro veterani della Guerra del Golfo protagonisti della serie televisiva creata da Frank Lupo e Stephen J. Cannell, andata in onda tra il 1983 e il 1987, non ha convinto in molti, ma quello di Joe Carnahan è probabilmente il miglior film che si potesse realizzare a partire dal materiale originale, pur con tutti i limiti ben evidenti del caso. (foto: 20th Century Fox)
BATTLESHIP (2012). Trasposizione sul grande schermo del gioco Hasbro Battaglia navale, questo kolossal fantascientifico d'azione è parso a molti un blando simil-Transformers, anche se il racconto del militarismo e le scelte di messa in scena del regista Peter Berg hanno una potenza a tratti tutt'altro trascurabile... (foto: Universal Pictures)
THE BOURNE LEGACY (2012). L'agente speciale della CIA Aaron Cross, interpretato da Jeremy Renner, è al centro di questo film che espande la saga iniziata nel 2002 con The Bourne Identity di Doug Liman. In molti hanno sottolineato come la trama forse eccessivamente e inutilmente complicata e arzigogolata (non una novità, per il franchise), ma il regista Tony Gilroy ha complessivamente confezionato un prodotto all'altezza dei film precedenti, specie sul fronte frenetico dell'azione, pur non riuscendo a convincere le "vedove" di Matt Damon naturalmente. (foto: Universal Pictures)
IL CAVALIERE OSCURO - IL RITORNO (2012). Il terzo film della trilogia di Christopher Nolan è considerato quasi da tutti inferiore ai due precedenti capitoli e troppo appesantito e pachidermico nella struttura complessiva, con un minutaggio oltremodo dilatato. Per certi versi, però, è anche il film che chiude nella maniera più ambiziosa possibile il trittico, ed è un dato non trascurabile nell'economia del giudizio. (foto: Warner Bros.)
IL GRANDE GATSBY (2013). L'adattamento di Baz Luhrmann fece storcere il naso a molti per lo stile ovviamente barocco e fracassone, l'ampio ricorso a musica contemporanea e CGI strombazzata, e un tono generale non proprio da puristi di Francis Scott Fitzgerald. Ma, proprio come con Romeo + Giulietta, lo stile apocrifo, kitsch e qui addirittura ferocemente patinato è la chiave stilistica che giustifica il fascino di tutta l'operazione e ne alimenta la giostra impazzita e il senso interno. (foto: Warner Bros.)
HERCULES: IL GUERRIERO (2014). L'Hercules con Dwayne Johnson nei panni del semi-Dio si è attirato molte accuse di trash mitologico, ma se opportunamente spogliato di ogni ambizione il film è decisamente passabile come b-movie e la parodia che The Rock fornisce di Hercules è a tratti spassosa, con in più un ottimo confezionamento delle sequenze di battaglia. (foto: Paramount Pictures)
Ci sono film che, ancor prima di uscire al cinema o anche dopo aver visto la luce o per meglio dire il buio delle sale, vengono avvolti da una sorta di preventiva aura negativa e in certi casi catastrofica, attirando su di sé una certa dose di reputazioni e commenti non proprio piacevoli. Togliendo le incrostazioni più risapute o ciò che col contempo ci si era abituati a pensare su di essi, tuttavia, talvolta queste opere col passare degli anni – specie se riviste – rivelano tuttavia delle qualità delle quali all’epoca non tutti si erano accorti, producendo magari il classico “pensavo peggio!”. Nella gallery sottostante trovate raccolti alcuni di questi casi, che vanno da flop catastrofici al botteghino come Waterworld con Kevin Costner a operazioni più disimpegnate come Hercules: Il guerriero con Dwayne “The Rock” Johnson passando per il sottovalutato film Pixar Cars o i titoli della trilogia prequel di Star Wars. Che ne pensate dei film in questione? Siete d’accordo con tutti o ne avreste indicati altri? Fatecelo sapere, come sempre, nei commenti.
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