I 10 film più “pericolosi” del 21esimo secolo secondo i critici americani
Pierre Hombrebueno
Joker - "È la prima volta che reputo un film veramente pericoloso. Prende il risentimento collettivo dei maschi bianchi frustrati, e lo usa come arma senza assolutamente curarsi dei danni collaterali che infligge alle visioni degli spettatori riguardo il mondo". (Daniel Joyaux di Vanity Fair, The Verge, MovieMaker Magazine e Filmotomy)
Gli Incredibili - "Per me, i film più pericolosi sono quelli che lanciano un messaggio tossico a tante persone. Come fa un film divertente per famiglie con grande azione e personaggi divulgare un pericoloso messaggio? Rendendo l'uguaglianza un nemico. Nel mondo di questo film, non c'è modo di crescere. Alcune persone sono nate superiori, e soffrono quando le masse mediocri tentano di conformarle al proprio modo di vivere" (Andrea Thompson di The Young Folks, The Spool, The Chicago Reader e A Reel Of One’s Own)
Il video di The Ring - "Gli unici film che potrebbero essere pericolosi sono quelli che soffocano la creatività e che abituano le masse a non avere pensieri, inculcando i loro concetti di normalità ed espressione artistica omogeneizzata. L'unico film che è pericoloso per natura è quello finto di The Ring. È letteralmente maledetto" (Luke Hicks di Film School Rejects, The Playlist e Polygon)
Minions - "I Minion dovevano rimanere corti animati. 90 minuti di questa spazzatura è eccessivo. Per via di una generazione di questo tipo di film, troppi ragazzi non riescono a riconoscere cuore, vero umorismo, empatia e cervello se gli strappi i loro onnipresenti device" (Dan Shanahan di Every Movie Has a Lesson, 25YL e Medium.com)
3 Manifesti a Ebbing, Missouri - "3 manifesti e le persone che sostengono il film non hanno mai capito la complicità delle persone bianche nel dare una seconda chance a un poliziotto bianco razzista che brutalizza i corpi dei neri. Nel film importava solo la loro voce" (Robert Daniels di 812filmreviews e Mediaversity)
Sicario - "Non è considerato pericoloso negli Stati Uniti, ma il film (e la sua accoglienza positiva negli States) ha provocato una grande conversazione in Messico riguardo il consumo e la divulgazione di film e serie tv incentrati sui cartelli della droga e il loro impatto sugli spettatori" (Oralia Torres di Cinescopia e Malvestida)
The Sheik and I - "Al SXSW Festival del 2012, ho visto questo documentario che critica il governo degli Emirati Arabi, e gran parte del pubblico ha pensato che mettesse in pericolo le persone coinvolte nel film e gli stessi spettatori. Il fatto che il docu sia poi stato rifiutato da altri festival e non sia stato distribuito adeguatamente è la prova che altre persone sono preoccupate circa la sua pericolosità" (Christopher Campbell di Nonfics e Film School Rejects)
Zero Dark Thirty - "La tortura non porta a delle informazioni significative. Il messaggio di questo film, invece, è che il fine giustifica i mezzi. Non solo non concordo, ma penso anche che la tortura non porti risultati. Grazie a Kathryn Bigelow e allo sceneggiatore Mark Boal, invece, lo spettatore penserà il contrario" (Christopher Llewellyn Reed di Hammer to Nail e Film Festival Today)
Unplanned - "Questo film sfacciatamente pro-vita e contro la genitorialità pianificata ha scatenato un po' di controversia quando è stato rilasciato la scorsa primavera. Chi sostiene la genitorialità pianificata l'ha definito una dannosa propaganda" (Mike McGranaghan di The Aisle Seat e Ranker)
Rafiki - "Rafiki racconta la storia d'amore tra 2 donne. È stato girato in Kenya, dove la legge discrimina gli omosessuali, e per questo il governo locale ha bandito il film. È un film "pericoloso" [per i cineasti] perché sfida la legge del luogo in cui è stato realizzato, mettendo l'arte - e i diritti umani - sopra la legge" (Anne McCarthy di BBC, Teen Vogue e Ms. Magazine)
Quali sono i film più “pericolosi” del 21esimo secolo? Indiewire ha posto la domanda ai critici americani: da Joker ai Minions, passando per The Ring: ecco le risposte che hanno ottenuto.
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