10 film o serie tv da vedere se vi è piaciuto Squid Game
Simona Carradori
As the Gods Will – Diretto da Takashi Miike e basato sull’omonimo manga scritto da Muneyuki Kaneshiro e disegnato da Akeji Fujimura, è un film che, secondo chi ha già gridato al plagio, ha rappresentato più che una semplice fonte d'ispirazione per l'autore di Squid Game. In particolare, entrambi i titoli presentano due sequenze pressoché identiche in cui i protagonisti giocano ad una sanguinosa versione di “un, due, tre, stella” con conseguenze, in ambo i casi, ovviamente mortali. In As the Gods Will, tuttavia, la situazione è diversa. I malcapitati non giocano di loro spontanea volontà per vincere del denaro, ma vengono letteralmente obbligati a prendere parte ai match da alcuni personaggi del folklore giapponese, come una bambola Daruma o un Maneki Neko, che prendono improvvisamente vita e iniziano a testare le abilità degli adolescenti in tutto il mondo.
Battle Royale – Sempre dal giappone arriva un film le cui dinamiche sono molto simili a quelle ampiamente riprese, anni dopo, anche dalla serie di libri e lungometraggi Hunger Games. Tratto dal romanzo del 1999 di Koushun Takami e adattato, prima di approdare sugli schermi, anche in una serie manga pubblicata nel 2000, Battle Royale segue una classe di studenti di una scuola media giapponese che viene portata in una remota isola dove i giovani vengono abbandonati nella natura con una sola indicazione: se vogliono sopravvivere, dovranno uccidersi a vicenda. E ovviamente, solo uno di loro potrà tornare a casa.
Alice in Borderland – Approdata su Netflix poco prima di Squid Game, questa serie coreana ha diversi elementi in comune con lo show che ha fatto impazzire il pubblico nelle ultime settimane. Anche se, in questo caso, ci troviamo nel territorio della distopia post-apocalittica. Alice in Borderland segue un adolescente giapponese appassionato di videogame che un giorno, all’improvviso, si ritrova in una Tokyo semi-deserta. I pochi rimasti sono costretti a sfidarsi in una serie di arene dove vanno in scena dei giochi di vario genere e difficoltà, ma tutti con un punto in comune: o vinci, o muori.
13 Beloved – Il film meno conosciuto della lista. Diretto nel 2006 da Chukiat Sakveerakul, è un horror tailandese dal retrogusto comedy in cui un uomo con seri problemi finanziari viene improvvisamente contattato, tramite telefono, da una voce misteriosa che gli propone di fare un gioco: se supererà 13 semplici prove, vincerà un montepremi che potrebbe cambiargli la vita. Da quel momento inizia un’escalation che lo porterà dal dover uccidere e mangiare una mosca, al compiere azioni ancora più disgustose e crudeli, fino alla prova finale.
Cube – Diretto nel 1997 da Vincenzo Natali e primo capitolo di una trilogia di cui fanno parte anche il sequel Hypercube e il prequel Cube Zero, è uno sci-fi horror che segue un gruppo di personaggi risvegliatisi, senza sapere come o perché, all’interno di una piccola stanza. Scopriranno gradualmente di essere intrappolati in una struttura molto più ampia e composta da tantissime stanze cubiche, alcune delle quali dotate di trappole mortali. Solo comprendendo la logica che si cela dietro la struttura, è possibile risolvere l’enigma e capire quali sono le porte giuste da aprire.
Hunger Games – In questo caso parliamo di un franchise che non ha bisogno di molte presentazioni. Basata sui romanzi di Suzanne Collins, la saga cinematografica è ambientata in un futuro distopico in cui la parte più ricca della popolazione organizza annualmente dei giochi mortali in cui gli abitanti dei distretti più poveri sono costretti a sfidarsi. Proprio come in Battle Royale, anche qui i protagonisti vengono portati su un’isola dove, servendosi di varie armi, vengono spinti a combattere l’uno contro l’altro per sopravvivere. E solo uno ce la farà.
Circle – Altra produzione targata Netflix, modesta e poco conosciuta, ma che come Squid Game riesce a mettere costantemente il pubblico e i suoi protagonisti di fronte a complessi dilemmi morali: è lecito fare qualsiasi cosa per la sopravvivenza? C’è qualcuno che più di altri merita di vivere? La storia è piuttosto semplice e molto lineare: cinquanta persone si ritrovano in una stanza buia e disposte su due file di cerchi concentrici posizionati intorno ad una cupola nera, senza potersi muovere. Ben presto i malcapitati scoprono che la cupola è in grado di emettere un raggio mortale che si attiva irrimediabilmente ogni due minuti, uccidendo qualcuno. Ma saranno loro a votare per scegliere chi, di volta in volta, sarà la prossima vittima. Anche in questo caso, solo uno potrà uscirne vivo.
Escape Room – Basato sul popolare gioco dal vivo in cui i concorrenti, rinchiusi in una stanza, devono cercare una via d'uscita utilizzando ogni elemento della struttura e risolvendo codici, enigmi e rompicapo, il film del 2019 apporta una piccola variazione al gioco originale: se non ne esci, muori. Diretto da Adam Robitel, Escape Room segue un gruppo di persone che partecipano al gioco per aggiudicarsi, come negli altri casi, un cospicuo montepremi. Senza sapere, ovviamente, che in palio ci sono anche le loro vite.
Saw – Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una saga horror che non ha bisogno di presentazioni, essendo arrivata, per via dell’enorme successo, alla bellezza di nove film. Decisamente più cruenta di Squid Game, possiede però degli elementi in comune con la serie coreana: i protagonisti si risvegliano all’interno di trappole mortali a tempo che possono essere aggirate con l’ingegno, il sangue freddo e parecchia resistenza fisica, visto che nella maggior parte dei casi l’Enigmista costringe i malcapitati a cimentarsi in prove particolarmente dolorose. In questo caso però, l’unico premio in palio è la vita.
Snowpiercer – Passiamo ad un film che pur non presentando giochi o competizioni simili a quella messa in scena da Squid Game, offre una critica sociale in parte sovrapponibile a quella dello show. Sebbene sia anche stata realizzata una serie omonima nel 2020, ci concentriamo in questa sede sul film coreano del 2013 diretto da Bong Joon-ho, regista di Parasite – altro titolo che pur affrontando temi simili, presenta una narrazione e una struttura meno paragonabili a quelli di Squid Game, e per questo non inserito nella lista. Il film, basato sulla graphic novel francese Le Transperceneige, è ambientato in un futuro post-apocalittico in cui il pianeta Terra è andato incontro ad una completa glaciazione. In questo scenario i sopravvissuti sono costretti a vivere a bordo di un treno costantemente in viaggio intorno al globo in cui i vagoni sono suddivisi in base alle classi sociali dei passeggeri: in fondo ci sono i poveri, obbligati a mangiare scarti e a vivere in condizioni disumane, mentre nei primi vagoni vivono i ricchi, che si crogiolano nel lusso. Un uomo, stanco di questo sistema, guida una ribellione che porterà alcuni dei “reietti” ad avanzare, vagone dopo vagone, alla scoperta di ingiustizie sempre maggiori e alla conquista della dignità.
Ecco un elenco di consigli per chi sente già la mancanza della fortunata serie coreana Squid Game.