Attori che, pur facendo parte di un cast di successo, hanno fallito nel loro ruolo
Letizia Lara Lombardi
Pirati dei Caraibi è e sempre sarà la saga di Johnny Depp. Il talento dell'attore, al servizio di capitan Jack Sparrow, ha finito però per mettere in ombra un po' tutti, Orlando Bloom in testa. L'attore veniva dal successo del Signore degli Anelli, in cui era il volto di Legolas, e avrebbe dovuto essere una co-star importante per Depp, nonché il prode e valoroso eroe del franchise. Invece non è riuscito a donare al suo Will Turner il carisma necessario perché il personaggio potesse davvero conquistare il cuore del pubblico. Anzi, a tratti l'ha reso persino antipatico. Poca chimica anche con il suo "grande amore" Elizabeth: Keira Knightley è molto più a suo agio nelle scene con Depp.
Il ritratto del giovane Harry Osborn di James Franco nei film di Sam Raimi dedicati a Spider-Man è forse la cosa meno riuscita dell'intera trilogia. Doveva essere un personaggio complesso, che gli eventi dei film rendono malvagio, ma l'interpretazione insipida di Franco non gli ha reso giustizia. Lui ha provato a giustificarsi attaccando il franchise, accusato di non «aver lavorato a sufficienza sui personaggi».
Il cavaliere oscuro - Il ritorno, anche se è generalmente considerato come il peggiore dei tre film di Batman di Nolan, regala comunque un gran finale al Batman di Christian Bale. A stonare, però, è la Miranda Tate di Marion Cotillard, su cui poi è costruito il twist più improbabile del film (e forse dell'intera trilogia): non è solo l'amante di Bruce Wayne, ma anche la figlia di Ra's al Ghul, vecchio mentore dell'eroe e villain di Batman Begins. La performance, poi, non è all'altezza di altre - anche da Oscar - dell'attrice, surclassata anche da Anne Hathaway (Cat Woman) in quanto a fascino.
Protagonista femminile del dramma di Martin Scorsese, Gangs of New York, la bella Cameron Diaz veste i panni di Jenny Everdeane, una giovane borseggiatrice. Peccato che venga fagocitata dalla bravura di DiCaprio e Daniel Day Lewis: del suo personaggio, durante il film, ci si dimentica presto.
L'adattamento di Zack Snyder del fumetto capolavoro di Alan Moore aveva stupito (positivamente) tutti i fan di Watchmen. Un po' più sottotono rispetto ai suoi colleghi, la performance di Malin Akerman nei panni di Laurie Juspeczyk/Spettro di Seta II. L'attrice non riesce a regalare al personaggio il tono drammatico che merita, ben descritto nell'opera di Moore, e anche nelle scene più intime ed emotive sembra leggere semplicemente il copione, risultando troppo rigida. Nulla a che vedere, per esempio, con il tormentato e collerico Rorschach di Jackie Earl Haley.
Dopo Kick-Ass e prima di interpretare Quicksilver nell'Universo Cinematografico Marvel, Aaron Taylor-Johnson ha recitato da protagonista nel Godzilla di Gareth Edwards. L'attore veste i panni del Tenente Ford Brody, figlio del personaggio di Bryan Cranston: dovrebbe essere l'eroe della situazione, ma l'intento non riesce (anche) a causa di un'espressione che proprio non vuole cambiare per tutta la durata del film - non importa quale sia la scena -. Il personaggio di Cranston è molto più empatico di lui, pur comparendo solo sino al termine del primo atto...
Della bella Willie Scott, suo personaggio in Indiana Jones e il tempio maledetto, Kate Capshaw ha dichiarato: «È una stupida bionda urlante». In effetti è una lamentela unica per tutto il film, ma tra un grido e l'altro riesce anche a tenere alto il ritmo comico.
Nel prequel diretto da Matthew Vaughn, X-Men - L'inizio, January Jones interpreta Emma Frost, mutante dalla pelle adamantina e dai poteri telepatici. Per quanto il suo personaggio dovesse essere freddo, quasi un po' robotico, il poco entusiasmo nella performance dell'attrice sottrae alla mutante anche quel lato sexy per il quale è conosciuta nei fumetti. Nonostante le scene in lingerie.
Russell Crowe nel tempo libero si diletta con la sua band, ma in Les Miserables di Tom Hooper non fa una bellissima figura: nelle sue perfomance è piuttosto calante e sembra sforzarsi molto più dei suoi colleghi (Hugh Jackman in testa, che dalla sua ha anche un passato a Broadway).
La Tempesta di Halle Berry non ha mai trovato lo spazio che meritava nell'X-Men Saga. Eppure aveva tutte le carte in regola per essere tra i personaggi più importanti. Il franchise è andato via via convergendo sempre di più verso Wolverine e le varie linee temporali, con le versioni young dei mutanti. E la Storm originale ha finito per risentirne. Di colpe ne ha, però, anche lei: nella prima trilogia la Berry sembra non impegnarsi molto, nemmeno quando scatena fulmini e saette. In questo senso, ci ha messo più foga Alexandra Shipp, giovane Tempesta in X-Men: Apocalisse.
Ci sono film che vengono trainati da una performance in grado di scatenare l’entusiasmo del pubblico. È il caso emblematico, ad esempio, di Johnny Depp nella saga dei Pirati dei Caraibi, un’interpretazione e una caratterizzazione che hanno fatto di Jack Sparrow un’icona del cinema contemporaneo. Forse schiacciato da una presenza carismatica così forte, Orlando Bloom alla sua seconda esperienza dopo quella di Legolas nel Signore degli anelli, non è riuscito ad emergere minimamente, offrendo un Will Turner insipido e quasi fastidioso.
È solo una delle dieci performance deludenti all’interno di film di grande successo e impreziosite da magnifiche prove di recitazione. Il loro piccolo contributo, per fortuna, non è riuscito a inficiare il risultato finale, ma di sicuro è stagliato nella memoria degli spettatori come qualcosa da dimenticare. Scoprite in questa gallery quali sono gli altri nove casi.