10 registi che hanno dato la colpa agli attori per i flop dei loro film
Cristiano Bolla
Foto: Karwai Tang/WireImage; ANGELA WEISS/AFP via Getty Images; Jason Merritt/Getty Images
KEVIN SMITH E BRUCE WILLIS - Di fronte al flop dell'unico film della sua carriera che non è stato scritto da lui, Kevin Smith si è giustificato dando la colpa a Bruce Willis. Il regista è rimasto profondamente deluso dall'esperienza insieme sul set: «È stato difficile. Non sono mai stato in una situazione del genere, in cui un componente non fa parte della squadra. Molti diranno 'Oh vuoi solo dare a lui la colpa'. No, ma non ho avuto nessun aiuto da parte sua». Foto: Warner Bros.
JOSS WHEDON E IL CAST DI ALIEN RESURRECTION - Che non sia una persona facile con cui lavorare, è risaputo; che la saga di Alien sia diventata nel tempo molto problematica, pure. Ma per l'insuccesso del quarto capitolo diretto da Jean-Pierre Jeunet, lo sceneggiatore del film e controverso regista Joss Whedon ha trovato una spiegazione che lo esonera da ogni colpa: «La maggior parte di loro ha detto le battute in modo sbagliato. E il cast era sbagliato. Ed è stato disposto male. Ed è stato musicato male. Hanno fatto tutto quello che di sbagliato potevano fare». Chi è senza peccato... Foto: 20th Century Fox
KEVIN REYNOLDS E KEVIN COSTNER - "La guerra dei Kevin" si è consumata sul set del blockbuster Waterworld: un'opera quasi titanica per il 1995 che ha ricevuto critiche molto tiepide e una blanda risposta al botteghino. A complicare le cose sarebbe stato anche l'atteggiamento della star del film, che avrebbe "preso il posto" del regista Reynolds, facendolo infuriare: «In futuro Costner dovrebbe solo fare film che dirige lui stesso. Così potrà lavorare insieme al suo attore preferito E al suo regista preferito». L'ha toccata piano. Foto: Universal Pictures
JOSH SCHLESINGER E MADONNA - Prendi una diva internazionale della musica come Madonna, dirigila in un film dopo che ha già vinto 4 Razzie Awards tra cui quello come Peggior Attrice del Secolo e poi lamentati dei suoi comportamenti da diva. È quanto successo con la commedia romantica The Next Best Thing del 2000, distrutto dalla critica e dal botteghino. Il regista si è lamentato del fatto che Madonna avrebbe cercato di influenzare ogni aspetto del film, fino a chiedere che gli effetti speciali la rendessero "ancora più bella". Può sembrare esagerato, ma in una lettera scritta dopo un ictus e pubblicata dopo la sua morte nel 2003, Schlesinger scrisse: «Sono assolutamente convinto che il suo comportamento sia tra i motivi per cui sono finito così». Foto: Medusa Distribuzione
RON HUTCHINSON E MARLON BRANDO - «Un mostro», è così che lo sceneggiatore del film The Island of Doctor Moreau ha definito l'esperienza di Marlon Brando sul set originariamente di Richard Stanley. La pellicola con Brando e Val Kilmer ha una storia incredibile alle spalle, diventata anche un documentario: dopo 3 giorni di riprese Stanley, co-firmatario della sceneggiatura, venne licenziato in tronco e al suo posto venne preso John Frankenheimer. Per Hutchinson gran parte della colpa dell'insuccesso del film è dovuta ai continui tentativi di Brando di sabotarlo. Foto: New Line Cinema
TONY KAYE ED EDWARD NORTON - Un caso limite, dal momento che il film del 1998 American History X è tutt'altro che un insuccesso e ha spinto Edward Norton quasi a vincere un Oscar. Proprio l'attore però è stato decisamente inviso al regista Tony Kaye, arrivato anche a dargli del narcisista dilettante. La New Line cinema si è però schierata dalla dell'attore, cui è stato di fatto affidato il montaggio finale del film dopo l'allontanamento del regista. Come l'ha presa Kaye? Ha speso $100,000 per pagine pubblicitarie sui giornali solo per attaccare Norton e il produttore. Non bene, quindi. Foto: New Line Cinema
PAUL SCHRADER E LINDSAY LOHAN - Il leggendario sceneggiatore di Taxi Driver e Toro Scatenato non ci è andato leggero con la star del suo film The Canyons. uscito nel 2013, il dramma ha per protagonista Lindsay Lohan: è un thriller erotico relativamente a basso budget, ma questo non ha impedito a Schrader di incolpare l'attrice per non aver partecipato alla campagna promozionale, dichiarando inoltre che aveva cercato di farla licenziare perché troppo poco affidabile durante le riprese. Foto: Adler Entertainment
ROLAND EMMERICH E WILL SMITH - Il regista di tanti cult catastrofici tra cui Day After Tomorrow e 2021 se l'è presa con la star Will Smith per l'insuccesso del sequel Independence Day: Resurgence. A pesare sarebbe stata proprio l'assenza dell'attore, come ha dichiarato lui stesso: «Volevo fare un film esattamente come il primo, ma nel mezzo della produzione Will ha mollato perché voleva fare Suicide Squad». Dalla padella alla brace, per l'ex principe di Bel Air. Foto: 20th Century Fox
OTTO PREMINGER E MARILYN MONROE - Anche la diva per eccellenza è stata incolpata per l'insuccesso di un suo film. Si tratta del western del 1954 River of No Return (La magnifica preda), le cui riprese furono segnate dallo scontro tra l'attrice e il regista candidato all'Oscar. Pare che a causare malcontento tra i due fosse la richiesta della Monroe di avere tutto il tempo con sé il suo coach di recitazione, che avrebbe dato indicazioni diverse da quelle del regista. Quando Preminger minacciò di cacciarlo, la celebre diva puntò i piedi. Negli anni successivi, il regista ha dichiarato che Marilyn Monroe non aveva alcun talento se non essere una star. Foto: 20th Century Fox
JERRY LEWIS E... JERRY LEWIS - In questo caso si tratta di una critica senza sconti: l'icona dell comicità Jerry Lewis interpreta un clown imprigionato in un campo di concentramento nel film del 1972 "The Day the Clown Cried". Il film però non ha mai visto la luce a causa di alcuni problemi nell'assicurarsi i diritti della storia originale, nonostante l'enorme sforzo di Lewis (che aveva perso anche molto peso per la parte) e il fatto che le riprese fossero state completate. «Sono imbarazzato dal brutto lavoro che è stato fatto» ha dichiarato parlando dei suoi stessi sforzi come sceneggiatore, regista e attore del film. Foto: MovieStills
L’alchimia tra registi e attori su un set è fondamentale per il successo di un film e quando non scatta possono verificarsi due scenari: o i risultati del botteghino riescono a tamponare i malumori, oppure ecco che si inizia a incolparsi a vicenda.
Il secondo esempio è successo molte volte e in relazione anche a grandi star del cinema: Will Smith, Bruce Willis, Marilyn Monroe, tutti attori finiti al centro delle lamentele e dello scaricabarile dei loro stessi registi.
Nella nostra gallery, potete scoprire 10 casi in cui i registi hanno incolpato i propri attori e attrici per l’insuccesso di un film.
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