14 ruoli che hanno offeso gli attori a cui sono stati offerti
Da Jack Nicholson ne Il Padrino a Will Smith in Django Unchained, passando per Meryl Streep in Il diavolo veste Prada... Scopriteli tutti!
Letizia Lara Lombardi
Dopo anni dall'uscita nelle sale de Il Signore degli Anelli si è scoperto che fu Sean Connery a rifiutare la parte di Gandalf, andata poi a Ian McKellen. Il suo cachet sarebbe stato di ben 6 milioni di dollari a film e il 15% degli incassi, per un totale di 450 milioni di dollari, ma l'attore non comprendeva il ruolo: «Cosa ci fa un uomo anziano in giro con dei ragazzini?». Per capirlo gli sarebbe bastato leggere i libri di Tolkien, ma ormai...
La ragione per cui Jack Nicholson rifiutò il ruolo di Michael Corleone ne Il Padrino in realtà è piuttosto semplice: «Non sono italiano, e a quei tempi pensavo che gli indigeni dovessero essere interpretati dagli indigeni, e che la stessa cosa valesse per gli italiani. C'erano un sacco di attori che poteva interpretare Michael, ma Al Pacino ERA Michael Corleone».
Rooney Mara si è trovata a essere criticata per il suo ruolo di Giglio tigrato ancora prima che Pan uscisse nelle sale, perché una nativa americana non poteva essere interpretata da una caucasica. Le stessa non era favorevole: «È stata una cosa decisamente complicata da gestire,» spiega l’attrice. «Ci sono state due fasi precise: la reazione subito dopo il mio casting, e quella subito dopo l’uscita del film. Detesto il fatto di essere da quella parte del dibattito sul whitewashing e sulla scarsa diversificazione etnica al cinema. Davvero, non voglio che capiti più nella mia carriera, anche perché posso capire perché la gente si sia arrabbiata e sia frustrata».
Idris Elba era molto contento di interpretare Heimdall in Thor. Il vero problema è sorto quando ha dovuto riprendere il ruolo per il sequel, Thor: The Dark World. L'attore era appena uscito nelle sale con Mandela: Long Walk to Freedom e in confronto Thor non gli pareva un grossa sfida. Ma la parte peggiore fu il reshooting di una scena in cui doveva cadere da un'astronave interamente girata in CGI: «Ero dell'idea che fosse una tortura... Non volevo farlo, ma il mio agente mi ha detto: 'Mi spiace, ma fa parte dell'accordo».
Meryl Streep non si sentì offesa dal ruolo di Miranda Priestly ne Il Diavolo veste Prada, ma bensì dalla paga offerta. Dopo lunghe trattative, l'attrice riuscì a farsi dare il doppio e firmò il contratto: «A 55 anni finalmente avevo capito come farmi valere».
Non è un segreto che a Jackie Chan venne offerto una parte ne I mercenari - The Expendables di Sylvester Stallone, ma che lui si rifiutò perché riteneva il ruolo troppo secondario. Insomma, non un insulto, ma ci è andato vicino. Semplicemente aveva detto a Stallone: «Un conto è se fossimo io e te per tutto il film, ma se il pubblico deve vedermi 5 minuti e pensare: "Eccolo!" e poi vedermi già sparire, allora non mi va».
Era il lontano 1986 quando Denzel Washington rifiutò una parte in un film perché profondamente razzista, vista la presenza di insulti forti nella sceneggiatura. Il progetto, di cui non ha mai rivelato il titolo, raccontava la storia di un uomo di colore che stuprava una donna bianca e veniva messo in galera.
Non è una novità che Quentin Tarantino avesse proposto a Will Smith il ruolo del protagonista in Django Unchained, ma l'attore rifiutò perché, sebbene pensasse che la sceneggiatura fosse fantastica, non era riuscito a superare alcune perplessità che aveva nei confronti della storia. «Abbiamo parlato, ci siamo incontrati, ci siamo seduti per ore e ore per discuterne. Volevo così tanto fare quel film, ma sentivo che l'unico modo per realizzarlo era di puntare su una storia d'amore, non di vendetta. Non credo nella violenza come reazione alla violenza» ha rivelato Smith in un'intervista.
Imelda Staunton non rimase offesa dalla proposta da parte di David Yates di impersonare la professoressa Dolores Umbridge, insegnante di Difesa contro le Arti Oscure, introdotta in Harry Potter e l’Ordine della Fenice nel 2007, ma dal fatto che ancora prima che questa offerta avvenisse un suo amico la trovasse perfetta per la parte! Le scrisse infatti: “Leggi il romanzo c'è un personaggio perfetto per te! E la descrizione mi definiva grassa e perfida...".
Qui non si parla proprio di una parte, ma più di un'audizione. Rose McGowan su Twitter ha infatti criticato l’annuncio, a suo dire sessista, divulgato da Adam Sandler: l’annuncio chiedeva alle attrici di presentarsi vestite con maglie nere ed aderenti, che mettessero in evidenza i loro seni (veniva incoraggiato anche l’uso di reggiseni push up) e leggings o pantaloni aderenti. Tra l'altro l'agente stesso della McGowan rescisse il contratto con lei per aver diffuso quel post.
Secondo la protagonista Katherine Heigl Molto Incinta è un film sessista, motivo per il quale ha attaccato non solo il regista Judd Apatow, ma anche il suo compagno di set Seth Rogen: «Dipinge le donne come bisbetiche, come prive di senso dell'umorismo e sempre tese, mentre dipinge gli uomini come amabili, bizzarri, amanti del divertimento. È stato difficile in alcuni momenti» ha dichiarato l'attrice.
Quando Oliver Stone propose a Josh Brolin il ruolo di George W. Bush in W, l'attore non riusciva a comprenderne la ragione: «Di solito quando ti viene proposto un ruolo è per una certa somiglianza con il personaggio, ma io non vedevo alcuna somiglianza e mi sono sentito insultato. Poi Oliver mi disse “C'è qualcosa di davvero americano in te“ e lessi lo script. Era meraviglioso».
Guai seri nel 2015 sul set di The Ridicolous 6, l'Indian Country Today Media Network ha svelato che circa «una dozzina di attori e attrici Nativi Americani, insieme al consulente culturale Loren Anthony, lasciarono il set del nuovo film di Adam Sandler in segno di protesta per la sua raffigurazione della cultura Apache». Loren Anthony ha dichiarato: «Dovevamo essere Apache, ma eravamo solo un versione stereotipata degli Apache. Sembravamo più dei Comanche».
Kevin Hart rifiutò una parte in Tropic Thunder, commedia scritta, prodotta, diretta e interpretata da Ben Stiller. La ragione? Gli venne offerto il ruolo del rapper Alpa Chino, ma Hart declinò l'offerta perché il personaggio era gay e non se la sentiva di girare certe scene dopo aver letto lo script. Il ruolo andò a Brandon T. Jackson.
Non sempre il lavoro dell’attore è tutto rose e fiori. In modo particolare, quando vengono scelti per interpretare alcuni personaggi che non è detto siano simpatici al grande pubblico, anzi, in alcuni casi l’odio è proprio assicurato. In altri casi, invece, sono loro stessi i primi a non comprendere perché la scelta di casting sia ricaduta su di loro…
E così abbiamo deciso di raccontarvi i retroscena di 14 ruoli che hanno offeso gli attori a cui sono stati offerti.
Le ragioni sono le più disparate… Curiosi?
Dal perché Jack Nicholson ha rifiutato il ruolo di Michael Corleone ne Il Padrinofino alle ragioni di Will Smith quando ha declinato il ruolo del protagonista in Django Unchained, passando per Meryl Streep in Il diavolo veste Prada.