15 celebri attori che hanno fatto uso di alcol o droghe per interpretare personaggi iconici
Da Robert Downey Jr. a Johnny Depp passando per Jack Nicholson... Scopriteli tutti!
Letizia Lara Lombardi
Samuel L. Jackson - Ormai l'attore è sobrio da molto tempo, ma alla fine degli anni '80, era un tossicodipendente. Era appena uscito dalla riabilitazione quando gli fu offerta la parte del drogato in Jungle Fever. Jackson, conoscendo così bene la parte, l'ha interpretata perfettamente. Di tutti i ruoli che ha avuto, per molti questa può ancora essere considerata la più grande performance di tutti i tempi, Pulp Fiction a parte. Di sicuro ha lanciato la sua carriera. (foto: Universal Pictures)
Dennis Quaid - Il ruolo del Detective Remy McSwain in The Big Easy. Brivido seducente del 1987 è stato uno dei più importanti per l'attore col vizio dell'acol, ma ecco cosa ricorda: «Quando stavo girando The Big Easy, alla fine degli anni '80, ero un casino. Dormivo un'ora a notte. Mi sono creato la reputazione di "cattivo ragazzo", che sembrava una cosa buona, ma fondamentalmente avevo la testa al posto del c**o. [...] La mancanza di sonno ha fatto in modo che la mia concentrazione non fosse davvero lì, ma ha migliorato la mia recitazione». (foto: King Road Entertainment)
Robert Downey Jr. - ll passato di dipendenze e arresti dell'attore è noto ormai a tutti. L'apice, sicuramente, lo ha toccato durante le riprese di Al di là di tutti i limiti (nomen omen). Lui stesso ha affermato: «Fino a quel film, prendevo le droghe dopo il lavoro e nei fine settimana. Questo è cambiato con Al di là di tutti i limiti. Stavo interpretando questo tizio e, per me, il ruolo era un po' come il fantasma del futuro di Natale. Il personaggio era un'esagerazione di me stesso. Poi le cose sono cambiate e, in qualche modo, sono diventato un'esagerazione del personaggio. E tutto ciò è durato molto più a lungo di quanto fosse necessario». (foto: 20th Century Fox)
John Belushi e Dan Aykroyd - Nonostante le storie che girano sul set di Animal House, a quei tempi John Belushi era sobrio (e viveva in una casa lontana dal set proprio per evitare il contatto con le droghe). Storia molto diversa per il set di The Blues Brothers. Ambientato nella sua città natale, Chicago,l'attore se la spassava insieme alla sua co-star Dan Aykroyd (che ha anche affermato che il film aveva un indennizzo di cocaina incorporato nel bilancio). Quando le cose si sono messe davvero male, però, lo studio ha assunto una guardia del corpo per mantenere la cocaina lontana dalle due star, in particolare da Belushi. Alla fine, il film si è rivelato eccezionale. (foto: Universal Pictures)
Elizabeth Taylor e Richard Burton - Entrambi gli attori, è noto, erano degli alcolizzati: bevevano molto la sera e lottavano durante la giornata per rimanere sobri. Sul set di Chi ha paura di Virginia Woolf?, però, l'essere ubriachi li ha aiutati a entrare meglio nei ruoli della coppia in crisi. La chimica e la perfezione della loro performance sono ineguagliabili. (foto: Warner Bros. Pictures)
Johnny Depp - L'uso di droghe lo ha aiutato a immedesimarsi meglio nel ruolo di Hunter S. Thompson in Paura e delirio a Las Vegas. Ma Depp non è nuovo all'uso di alcool e sostanze stupefacenti, anzi. I primi anni '90 furono il suo periodo peggiore, in merito ha dichiarato: «Sono uno stupido, ho avvelenato il mio corpo per anni». Come dargli torto? (foto: Summit Entertainment, Rhino Films)
Dennis Hopper - Sul set di Easy Rider, l'attore era completamente fatto tutto il tempo. Hopper in seguito ha rivelato che in quei giorni beveva "solo" una cassa di birra, una bottiglia di rum e aspirava circa tre grammi di cocaina per "smaltire la sbornia". Aveva la sensazione che tutto questo facesse parte del processo creativo. Quando ha girato Velluto blu, uno dei suoi ruoli migliori, Hopper era sobrio ma ha usato le sue esperienze passate per ricreare il personaggio di Frank Booth. Quando il regista, David Lynch, gli chiese che effetto avrebbero avuto il nitrato di ammonio o l'ossido di azoto, Hopper disse: «Fidati di me». (foto: Filmauro, Metro-Goldwyn-Mayer)
Jack Nicholson - Nonostante non sia mai stato definito un drogato, era solito utilizzare sostanze come LSD, cocaina e marijuana. Sempre sul set di Easy Rider, per esempio, assumeva LSD e si faceva le canne per entrare meglio nel personaggio (Hopper era in ottima compagnia). Ma non solo... Per il ruolo del Joker in Batman ha rivelato di aver ripensato a quel periodo e potremmo dire che la cosa ha sortito il suo effetto. (foto: Columbia Pictures, Raybert Productions)
Dustin Hoffman - L'attore riesce a eccellere sia sotto l'effetto di alcol e droghe che da sobrio. Ad esempio, sul set de Il maratoneta Hoffman si presentava sul set senza aver dormito per 48 ore e girò alcune delle sue scene migliori. Qualche anno dopo, quando discuteva la sua vita durante le riprese di Kramer contro Kramer, l'attore raccontò: «Stavo divorziando, facevo festa, mi drogavo. Mi sono esaurito». Nonostante Hoffman guardi indietro a questo periodo come un momento oscuro nella sua vita, questi ruoli sono stati alcuni dei migliori della sua carriera. (foto: Columbia Pictures, Stanley Jaffe Production)
Jsu Garcia - Figlio di immigrati cubani, Garcia cominciò a recitare nel 1982, quando ottenne un ruolo nel telefilm Saranno famosi. Nel 1984, il successo arrivò con il ruolo da protagonista in Nightmare - Dal profondo della notte di Wes Craven, peccato che prima di diventare famoso l'attore vivesse per strada e fosse un drogato di eroina soprattutto, per superare i momenti bui. Lo stesso Garcia ha rivelato che sul set sniffava tra un ciak e l'altro. Durante l'incredibile scena insieme a Heather Langenkamp in prigione, per esempio, era strafatto. La stessa attrice ha rivelato: «I suoi occhi erano bagnati e non erano per nulla focalizzati ... E ho pensato "Wow, sta offrendo la performance migliore della sua vita"». (foto: New Line Cinema)
Matthew Perry - Non è un segreto che l'attore, famoso per il ruolo di Chandler Bing in Friends, fosse sempre ubriaco sul set della famosa sit-com, ma non solo. Assumeva anche grandi dosi di antidolorifici. Per questo quando durante un'intervista gli chiesero qual era l'episodio che odiava di più rispose: «Non mi ricordo tre anni di riprese. Quindi immagino si tratti di quelli». Lui non le ricorderà, ma per i fan rimarranno per sempre indimenticabili! (foto: NBC)
Robin Williams - Per l'attore, Mork & Mindy ha dato il via alla sua carriera. Mentre in molti hanno sempre pensato che quel ruolo avesse ostacolato alcuni aspetti della sua carriera, Williams aveva solo belle parole in merito a quel periodo. A quei tempi Williams era dipendente dalla cocaina e c'era gente che scherzava dicendo che fosse proprio la droga a rendere Williams il comico più amato, anche se lui aveva un'idea diversa in merito: «La cocaina per me era un posto dove nascondermi. La maggior parte delle persone diventava super veloce. Invece a me rallentava». E poi la tragedia, la morte di John Belushi. Fu quella tragedia che spinse molte star ad abbandonare la droga: «Ha portato l'abbandono delle droghe. E poi arrivò il mio bambino. Sapevo che non potevo essere padre e vivere quel tipo di vita». (foto: ABC)
Marilyn Monroe - L'attrice era nota per essere un po' imprevedibile. Anche se ha avuto diversi ottimi ruoli all'inizio della sua carriera, alcuni dei suoi migliori lavori sono arrivati in un momento in cui era dipendente dalla droga. Per la Monroe, erano i barbiturici. Dalla fine degli anni '50 e fino alla sua morte nel '62, la diva era sempre sotto effetto dei medicinali, ma diede il meglio di sè. Ne sono un esempio A qualcuno piace caldo e Gli spostati. (Foto: Seven Art Pictures, Seven Art Productions)