15 attori oggi famosissimi che avevano quasi abbandonato Hollywood
Perché il successo arriva quando meno te lo aspetti...
Letizia Lara Lombardi
Daisy Ridley - Lo sapevate che la Rey della nuova trilogia di Star Wars ha pensato di abbandonare per sempre la recitazione prima di approdare nella saga? È quello che ha rivelato il regista J.J. Abrams: «All’inizio ha raccontato che era pronta a chiudere con la recitazione. Lavorava in un pub». Prima di essere scelta per interpretare l’eroina misteriosa del settimo episodio, infatti, la Ridley aveva solo recitato in ruoli minori in alcune serie britanniche.
Millie Bobby Brown - Ha solo 13 anni eppure anche lei aveva pensato di lasciare il mondo della recitazione perché non riusciva a trovare un ingaggio che desse a lei e ai suoi genitori una buona solidità economica. A darle visibilità Stephen King con un tweet dopo averla notata in Intruders (2014). Dopo due anni era la star di Stranger Things amata in tutto il mondo.
Zoe Saldana - Nel 2003, quando partecipò al primo Pirati dei Caraibi rivelò: « Ho quasi mollato tutti. Avevo 23 anni e ho pensato 'Non mi metterò mai più in situazioni del genere'» riferendosi ai meccanismi che si nascondono dietro le quinte di un film. Ma alla fine ha perseverato e ne è valsa la pena.
Claire Danes - Nonostante i successi raccolti a 18 anni in My So- Called Life (1994), e poi nel ruolo di Giulietta accanto a Leonardo Di Caprio in Romeo + Giulietta (1996), l'attrice aveva deciso di abbandonare i set e dedicarsi all'interior design, passione ereditata dai genitori, architetti di New York. Ma poi è arrivata Carrie Mathison, suo personaggio in Homeland...
Gal Gadot - Prima di trasformarsi in Wonder Woman, l'ex Miss Israele, era stanca dei continui no e in un'intervista ha rivelato: «In questo ambiente sopportare il rifiuto è dura. Avevo fatto così tanti provini che ho perso il conto. Così avevo detto a mio marito che non sapevo per quanto ancora avrei resistito». Meno male poi sono arrivati Fast & Furious prima e la DC poi.
Bradley Cooper - Nonostante fosse stato tra i protagonisti di Alias e 2 single a nozze (e altri ruoli decenti), il vero successo al cinema è arrivato con Una notte da leoni. Ma prima, il momento della verità per Cooper arrivò a teatro insieme a Julia Roberts e Paul Rudd, è in quel momento che penso che se avesse fallito, avrebbe lasciato la recitazione: «Ricordo di aver pensato, 'se questo non funziona, forse non sono fatto per questo business'». Ora è una superstar.
Elizabeth Olsen - Nel suo caso l problema non era il successo, anzi. Sorella minore delle famosissime gemelle Olsen, l'attrice aveva visto come la fame le aveva trasformate e come la loro vita fosse sempre in pasto ai tabloid... Non era sicura di volere le stesse cose, ma poi fortunatamente è andata per il verso giusto e di recente WandaVision ha consolidato il suo status di star mondiale.
Mark Ruffalo - Ora è Hulk, ma il successo per l'attore arrivò dopo 20 anni in un secondo, la commedia dove recitava a fianco di Jennifer Garner. Prima, Ruffalo era stufo di tutto (ha rivelato di aver ricevuto più di 600 no). E sembra che sia stata sua madre a farlo andare avanti: «Se provassi a smettere, lei non mi parlerebbe più».
Brie Larson - Dopo numerosi no e tanta ansia («Vomitavo in continuazione» ha rivelato), l'attrice - che ha iniziato a recitare quando aveva 6 anni - ha iniziato a considerare di cambiare carriera dopo 3 film indipendenti andati male. Ma poi è arrivato Room e il Premio Oscar... Crisi scongiurata, e poi il coronamento con l'ingresso nel MCU nei panni di Captain Marvel.
Henry Cavill - Non ci crederete, ma l'attore ha pensato diverse volte di lasciare tutto. Quasi prima di ogni film prima di firmare per Casinò Royale nel 2006 e poi Superman: «Se il prossimo film va male mollo e mi unisco all'Esercito».
Viola Davis - Ci sono volute una candidatura per l'Oscar alla miglior attrice non protagonista per Il dubbio (2008) e una candidatura come miglior attrice protagonista per The Help (2011) a far capire all'attrice che era arrivato il suo momento. Prima di allora tanto teatro... e l'idea di abbandonare tutto.
Jon Hamm - Era il 2005 quando l'attore venne scelto per recitare accanto a Mel Gibson in Fino all'ultimo uomo. Prima, tra un provino e l'altro, si manteneva lavorando come cameriere: «Mi ero dato cinque anni per essere autosufficiente come attore. Ero già autosufficiente come cameriere. Ma conoscevo molti camerieri di 40 anni e non volevo essere uno di loro. Avevo insegnato a scuola e sapevo che potevo sempre tornare a insegnare. Mi sono dato tempo fino al mio trentesimo compleanno. E ho festeggiato il mio trentesimo compleanno sul set di We Were Soldiers, che è stato il mio primo grande film di Hollywood».
Melissa McCarthy - Ormai è famosissima, ma prima di approdare a Una mamma per amica, l'attrice era stata chiara: «Recitare non stava funzionando. Venivo continuamente rifiutata. E mi sono sempre detta che se non avessi fatto qualcosa di grosso entro i 30 anni avrei lasciato. E una settimana prima del mio compleanno mi hanno presa nello show». C'è mancato davvero poco!
David Harbour - Quando nel 2015 hanno chiuso la serie tv State of Affairs dove recitava a fianco di Katherine Heigl, l'attore pensava che la sua carriera fosse finita: «Ho pensato 'Sono finito. Hollywood ha chiuso con David Harbour' E poi mi è arrivato lo script di Stranger Things». Il resto è storia.
Uzo Aduba - Per noi ora è 'Crazy Eyes', ma prima di entrare nel cast di Orange is the New Black l'attrice era disperata: «Ero in metropolitana e piangevo, avevo le lacrime che non smettevano di segnarmi il volto. E mi sono detta 'Basta, è finita'. Quarantacinque minuti dopo, ero a casa e ho ricevuto una telefonata. Non lo dimenticherò mai, nemmeno a 98 anni, quando i miei nipoti mi chiederanno 'Nonna, quando ti hanno scelto per OITNB?', io risponderò 'alle 17:43 del 14 settembre'».