7 registi che hanno sabotato di proposito i film di altri colleghi

Foto: Getty Images ( Jon Kopaloff/Frazer Harrison/Jon Kopaloff)

SPIKE LEE: Se c'è un collega con cui non è mai stato in buoni rapporti, quello è Quentin Tarantino. Non stupisce, dunque, che il regista abbia speso parole piuttosto dure all'epoca di Django Unchained, arrivando a scrivere un tweet che recitava: «La schiavitù in America non è stata come uno Spaghetti Western di Sergio Leone». Il suo sfogo però non ha intaccato la reputazione del film o del suo autore. Foto: Getty Images (Frazer Harrison)

MARTIN SCORSESE: La sua polemica sui cinecomic è ormai diventata celebre. Non troppo tempo fa ha infatti espresso con durezza il suo punto di vista, paragonando i film Marvel e DC ai parchi a tema. Ovviamente in molti sono intervenuti per commentare le sue parole, ma la fama dei lungometraggi tratti da fumetti non è mai stata toccata da questa diatriba. Foto: Getty Images (Michael Tullberg)

ABEL FERRARA: Correva l'anno 2009 quando l'autore provava a inimicarsi Werner Herzog criticando il sequel de Il cattivo tenente. Arrivò anche ad augurare la morte del collega e dei produttori per mano di un'autobomba. Herzog in quella circostanza però non si è minimamente scomposto e ha ironicamente affermato di non aver mai sentito parlare di Ferrara (che aveva diretto proprio il primo episodio della serie). Foto: Getty Images (Alessandra Benedetti)

J.J. ABRAMS: Senza dubbio la trilogia sequel di Star Wars è ancora oggi una delle più discusse e criticate. Nonostante il regista pubblicamente avesse elogiato Rian Johnson e le scelte fatte per Gli ultimi Jedi, è evidente che con L'ascesa di Skywalker ha fatto di tutto per cancellare il processo creativo del collega. Una scelta che, però, non è mai stata commentata apertamente da Abrams. Foto: Getty Images (Gareth Cattermole)

ZACK SNYDER: Al pari dei casi precedenti, anche la vicenda di Justice League è diventata un vero affare mediatico. In realtà al posto dell'autore, in questo caso sono intervenuti i fan, chiedendo a gran voce una Snyder Cut e le sue successive dichiarazioni su come sarebbe stata la sua versione ha affossato definitivamente il lavoro di Joss Whedon. Foto: Getty Images (Mike Coppola)

RIDLEY SCOTT: Il regista potrebbe essere tra le cause dello scarso successo al botteghino di Blade Runner 2049, nonostante a tutti gli effetti sia un esempio eccellente di sequel. L'autore ha lamentato il fatto che il secondo capitolo non fosse andato nella direzione che lui aveva immaginato per la saga e che la sua lunghezza era così eccessiva da avergli fatto perdere una giornata. Una pessima pubblicità per un film che ancora doveva esordire in sala. Foto: Getty Images (Elisabetta A. Villa)

JAMES CAMERON: La sua polemica su Alien 3 non è certo nuova ma, in occasione del 30° anniversario del franchise, non ha esitato a criticarlo affermando di essere rimasto sconvolto nel vedere che il film avesse ucciso tutti i personaggi più carismatici. Parole che hanno riacceso l'antipatia per il lungometraggio diretto da David Fincher. Foto: Getty Images (Dave J Hogan)

La reputazione di un film è sempre molto fragile. Basta molto poco per decretarne il successo o il fallimento anche quando non si è direttamente coinvolti nel progetto. Lo sanno bene questi 7 registi, che hanno deliberatamente sabotato i progetti di altri colleghi nel tentativo di metterli in cattiva luce.

Fortunatamente non sempre sono riusciti nel loro intento, soprattutto quando si tratta di autori molto acclamati dal pubblico. Alcuni di loro, addirittura, hanno cercato di affossare progetti che in passato sono passati anche tra le loro mani – magari per un capitolo del franchise o che hanno subito modifiche inaspettate con un drammatico cambio di regia.

Oggi vogliamo dunque proporvi i 7 registi che non hanno esitato a spendere parole piuttosto dure nei confronti del lavoro dei propri colleghi o che, con i loro gesti, hanno ampiamente dimostrato la loro opinione sui film da loro diretti.

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