8 dettagli che siamo sicuri di aver visto nei film. E che invece non esistono affatto!
Davide Stanzione
Foto: Universal, New Line Cinema, MGM, Miramax
MATILDA SEI MITICA - Miss Honey nel "Chokey". Il cult per bambini del 1996 ha una scena che qualcuno ricorda molto nitidamente, e che però nella versione finale del film non c'è: quella in cui Miss Honey viene sbattuta in gattabuia. Che sia stata eliminata da un primo montaggio? (foto: Tristar Pictures)
FRANKENSTEIN - Il servo "Igor". Nel film del 1931 con Boris Karloff il servo gobbo, che assiste Viktor Frankenstein in laboratorio, non si chiama Igor, come molti saranno convinti di ricordare, ma Fritz. Il personaggio è tra l'altro assente dal romanzo originario di Mary Shelley, e fu introdotto solo in seguito in degli adattamenti teatrali. Ovviamente però è stato il nome Igor a tatuarsi nell'immaginario collettivo, fino a Frankenstein jr. e alla geniale parodia di Marty Feldman. (foto: Universal)
PSYCO - La scena della doccia e il coltello conficcato nella carne che non si vede. La sequenza del capolavoro di Alfred Hitchcock è una delle più celebri della storia del cinema ed esaltava con ferocia spettacolare le potenzialità della frammentazione del montaggio cinematografico. Eppure non si vede mai, in quella scena, la lama penetrare sotto la pelle, sebbene è difficile che lo spettatore non nutra questa percezione...(foto: Universal Pictures)
SEVEN - La testa di Gwyneth Paltrow. Una replica della testa del personaggio di Gwyneth Paltrow era stata realizzata per la scena della scatola, ma non fu mai utilizzata, anche perché il regista David Fincher aveva detto ai produttori che quel dettaglio avrebbe dovuto essere solo immaginato dagli spettatori e "visualizzato" in modo implicito e tutto mentale. Curiosamente, quella testa venne invece utilizzata anni dopo in Contagion, nella sequenza dell'autopsia del personaggio di Gwyneth Paltrow. (foto: New Line Cinema)
TRE SCAPOLI E UN BEBÉ - Il fantasma di un ragazzo morto. Il remake della commedia Tre uomini e una culla mostrava sullo sfondo una misteriosa presenza. Qualcuno parlò dello spettro di un ragazzo morto, figlio di un membro della troupe, o di qualcun altro suicidatosi nel posto scelto come set, ma tempo fa Tom Selleck ha spiegato al Tonight Show di Jimmy Fallon che si trattava solo di un ritaglio di Ted Danson preso da un manifesto pubblicitario di cibo per cani. L'urban legend, divenuta popolarissima, aiutò però il successo in homevideo del film, visto che tutti volevano vedere il fantasma coi loro occhi! (foto: Buena Vista)
LA VENDETT DI CARTER - La frase "Aveva solo 15 anni!". Michael Caine in questo film un gangster che vendica l'abuso subito dalla figlia. La frase che in tanti ricordano, e che era stata anche parodiata dal film con Steve Coogan The Trip, non viene mai pronunciata. Che fosse stata usata solo per il trailer? (foto: MGM)
IL CORVO - La "vera" scena della morte di Brandon Lee. Il 31 marzo 1993 Brandon fu ferito involontariamente da un colpo di pistola mentre stava recitando: la scena è quella in cui Eric torna nella sua abitazione e ricorda il momento della sua morte. L'arma che lo uccise era in mano a Michael Massee (Funboy nel film), anche se la scena originale ovviamente non è nel film (non esiste alcuna immagine dello sparo col sacchetto di plastica). In tanti, però, complice la suggestione legata alla morte dell'attore, evento traumatico di grande portata simbolica, avanzarono la suggestione. (foto: Miramax)
IL MAGO DI OZ - Il nano impiccato. Una delle leggende metropolitane più celebri relative al film di Victor Fleming vuole che uno dei nani chiamati a interpretare i Mastichini si fosse suicidato durante la riprese. E qualcuno giurava addirittura che fosse stato incluso in questo fotogramma, anche se ovviamente non era così: si trattava verosimilmente di un uccello in profondità di campo, molto probabilmente una gru. (foto: MGM)