8 film fallimentari per il cui flop è stato incolpato il pubblico
Emil Cargalli
Foto: MovieStillsDB
SOLO: A STAR WARS STORY - SECONDO RON HOWARD IL FILM È STATO AFFOSSATO DAI TROLL ONLINE - Negli ultimi anni il rapporto tra il franchise di Star Wars e i suoi fan si è inasprito sempre più. Alla sua uscita Gli ultimi jedi fu ben accolto dalla critica e dal pubblico, gradimento certificato dai notevoli incassi ma, a causa di alcune scelte narrative controverse, si alienò il supporto dei fan storici della saga, un elemento imprescindibile per la prosperità del franchise. Prima dell'uscita di Solo: A Star Wars Story, primo spin-off della saga, ogni film di Star Wars aveva incassato oltre un miliardo di dollari al box-office globale. Il film diretto da Ron Howard tuttavia non raggiunse nemmeno i 400 milioni di dollari. Tra i vari fattori che ne hanno compromesso il risultato finale c'è stata sicuramente la produzione travagliata, ma non può essere l'unica ragione. Il regista trovò le motivazioni dell'apparente scarso apprezzamento di Solo in vari fattori, ma soprattutto nella risposta online dei fan che avevano odiato Gli ultimi jedi e che per rappresaglia avrebbero cercato di affossare la percezione del film: «Il tempismo, il giovane Han Solo, una ripicca provocata dal film precedente...e qualche troll, sicuramente qualche troll. Qualche effetto aggressivo...è stato piuttosto interessante. Molti degli algoritmi, sia che si trattasse di Metacritic o Rotten Tomatoes, hanno rilevato un'eccessiva spinta verso il basso dei vari feedback». Howard ha dato la risposta più diplomatica possibile, ma è rimasto sensibilmente irritato dal fatto che il film abbia sofferto a causa di fattori esterni alla sua realizzazione.
SERENITY - L'ISOLA DELL'INGANNO - LA AVIRON PICTURES LASCIA USCIRE IL FILM SENZA PROMUOVERLO, CONVINTA CHE IL PUBBLICO LO AVREBBE ODIATO - Uscito nel gennaio 2019, Serenity è uno dei film più bizzarri degli ultimi anni e non ci stiamo nemmeno riferendo alla sua folle trama. Il film ha come protagonisti nomi noti come Anne Hathaway e Matthew McConaughey, eppure quasi nessuno sapeva che sarebbe uscito, mentre ancora oggi sono pochi a sapere della sua esistenza. Come si spiega tutto ciò? Ebbene, il distributore del film, la Aviron Pictures, era fermamente convinto che al pubblico non sarebbe piaciuto e di conseguenza non si sono disturbati più di tanto nella promozione. La casa di distribuzione ha quindi deliberatamente sabotato il film impedendo agli stessi attori di promuoverlo. La Hathaway e McConaughey incolparono giustamente la Aviron, tuttavia la società rimane convinta che il film sarebbe stato odiato dal pubblico inevitabilmente e senza appello. In una dichiarazione rilasciata a Deadline, lo studio ha affermato di aver amato il film (sic!) ma che tuttavia questo sarebbe stato accolto molto male dal pubblico durante i primi test screening, cosa che li avrebbe quindi portati a regolarsi di conseguenza con la distribuzione.
JENNIFER'S BODY - I CREATORI DEL FILM TI STANNO CHIARAMENTE DICENDO CHE È COLPA TUA - Jennifer's Body, teen horror orgogliosamente incentrato sull'avvenenza di Megan Fox, è riuscito nel tempo ad essere rivalutato e a diventare in qualche modo un piccolo cult, tuttavia alla sua uscita le cose lasciavano presagire tutt'altro destino. Il film uscito nel 2009 fu girato con un budget di circa 16 milioni di dollari guadagnandone appena 31, e dovette inoltre fare i conti con delle recensioni piuttosto impietose. Alla fine dello scorso anno, il regista Karyn Kusama e lo sceneggiatore Diablo Cody parlarono del fallimento del film svelando la propria opinione sul basso apprezzamento riservato al film al momento della sua uscita: «La gente oggi parla costantemente di quanto sia stato sottovalutato, e io mi chiedo, 'Perché nessuno andò a vederlo all'epoca?' Sarò diretto... Avrei potuto fare molti più film come il fo***to Jennifer's Body se la gente fosse andata a vederlo o fosse stata più costruttiva!». C'è tuttavia da considerare un elemento decisivo. La campagna promozionale del film fu indirizzata principalmente verso il pubblico maschile sfruttando il corpo di Megan Fox, quando il film stesso è un prodotto concepito per un pubblico femminile adolescente.
BROTHERS - IL FLOP SAREBBE STATO CAUSATO DALLA SCARSA CONSAPEVOLEZZA DEL POPOLO AMERICANO SULLA GUERRA IN AFGHANISTA - Brothers è un sottovalutato dramma a tema bellico uscito in 2009 con Tobey Maguire e Jake Gyllenhaal nel cast e tratta del disturbo da stress post-traumatico dei soldati di ritorno dall'Afghanistan e della loro reintegrazione nella società. Essendo un film di guerra incentrato su tematiche difficili nessuno si sarebbe aspettato un successo clamoroso, tuttavia il film finì per incassare soli 43 milioni di dollari a fronte di un budget di 26 nonostante le buone recensioni ricevute. Il regista Jim Sheridan sembrava aspettarsi una simile performance al box-office, nonostante fosse convinto della qualità del film. Secondo il regista il flop sarebbe stato causato dalla mancanza di conoscenza della reale situazione in Afghanistan da parte del pubblico. In vista del rilascio del film, Sheridan dichiarò che gli americani non erano davvero consapevoli della situazione: «Penso che il popolo americano non abbia capito che ci sia una guerra in corso, quindi perché dovrebbero andare al cinema a vedere un film su qualcosa che non esiste? Il loro stato di negazione è difficile da superare». Se era lecito non aspettarsi numeri strabilianti per un film del genere, forse incolpare il pubblico in maniera preventiva non è stata la mossa più azzeccata.
ROTTEN TOMATOES - L'AGGREGATORE SAREBBE IL VERO COLPEVOLE DEL FLOP DI OGNI BLOCKBUSTER - La stagione cinematografica del 2017 negli Stati Uniti è stata una delle peggiori di sempre, presentando un calo del 14,6% rispetto all'anno precedente. Quando questi dati hanno iniziato a diventare evidenti l'industria si è affrettata a cercare un capro espiatorio, trovandolo subito nel noto aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes. Dopo quell'estate cinematograficamente tragica il prestigioso New York Times riportò le parole del regista Brett Ratner asserendo che il sito sarebbe stato 'la distruzione dell'industria cinematografica', un sentimento condiviso a quanto pare da tutta Hollywood: «L'eco del sentimento di Mr. Ratner è echeggiato quasi ogni giorno d'estate in tutti gli studios. [...] Il mese scorso durante un pranzo, l'amministratore delegato di una grande compagnia cinematografica mi ha guardato negli occhi e mi ha detto categoricamente che la sua missione sarebbe stata quella di distruggere il noto aggregatore di recensioni». Più che influenzare il successo o meno di un film, Rotten Tomatoes può al massimo certificarne la percezione positiva o negativa presso il pubblico. Ma il successo finale di un film dipende senza dubbio da ben altri fattori.
LO SPACCACUORI - A QUANTO SEMBRA, HA FLOPPATO PERCHÈ TUTTI QUANTI ERANO A CASA A GIOCARE AD HALO - Oggi, tra piattaforme streaming, console per videogiochi e social media, abbiamo una varietà di offerte davvero impressionante. Nel 2007 la quantità di contenuti non era ampia come oggi, ma con l'avvento del multiplayer online su console e l'ascesa di YouTube gli utenti iniziavano a diventare man mano più selettivi. Alcuni film hanno particolarmente sofferto questa fase storica e Lo spaccacuori, commedia diretta dai fratelli Farrelly con protagonista Ben Stiller rientra in questa categoria. Nonostante le alte aspettative e i nomi coinvolti nella sua realizzazione, al momento della sua uscita il film registrò il peggior weekend d'apertura visto da ottobre del 1999. Curiosamente, molti dirigenti cinematografici hanno trovato il principale responsabile del flop del weekend in Halo 3, terzo atteso capitolo della saga videoludica FPS che aveva esordito su Xbox 360 pochi giorni prima. Al suo lancio il videogioco aveva polverizzato ogni record di vendita precedente e la maggior parte delle alte sfere dell'industria cinematografica era fermamente convinta che il pubblico avesse preferito rimanere a casa a giocare anziché andare al cinema. Evidentemente l'ipotesi che non ci fosse niente di decente in programmazione nelle sale non li ha nemmeno sfiorati.
IL CARDELLINO - WARNER BROS. INCOLPA IL PUBBLICO PER IL FLOP DEL FILM - L'adattamento cinematografico de Il Cardellino realizzato da Warner Bros. è stato un flop clamoroso, e sui motivi del suo insuccesso la major sembra essersi fatta un'idea piuttosto chiara. Dopo il deludente weekend d'apertura Jeff Goldstein - presidente della distribuzione interna dello studio - ha spiegato la sua opinione dietro l'insuccesso adducendo come principale motivazione il presunto totale disinteresse del pubblico: «Penso che il pubblico non fosse interessato a vedere questo adattamento letterario su schermo. Molte cose non hanno funzionato, ma forse il problema più grande è stato il mercato. Il divario tra i benestanti e i non abbienti sta diventando sempre più grande». La verità è che il film era abbastanza brutto. Non che un membro di uno studios lo ammetterebbe mai, ma il commento sulle 'molte cose' che non hanno funzionato nella produzione sembra certificare oltre ogni dubbio che questo non potesse essere esattamente considerato un prodotto ben riuscito.
SUPERMAN RETURNS - SECONDO IL REGISTA IL FILM È STATO AFFOSSATO DAL DISINTERESSE DEL PUBBLICO FEMMINILE - Superman Returns nel 2006 ha segnato il ritorno dell'Uomo d'Acciaio sul grande schermo con un'operazione che rivelò una vera delusione finanziaria per la Warner Bros.. Ad onor del vero il film non fu del tutto stroncato dalla critica, tuttavia i fan fecero molta fatica ad apprezzarlo. Quando il film uscì, il regista Bryan Singer ebbe modo di esprimere la sua opinione sulla scarsa performance al box-office con un discorso piuttosto articolato. Singer in effetti aveva intenzione di renderlo un film nostalgico omaggiando la vecchia saga con protagonista Christopher Reeve, definendolo inoltre anche un film romantico. Questa in particolare fu una mossa intenzionale da parte sua per cercare di attirare una fetta più ampia di pubblico femminile, la quale tuttavia ebbe ben altri esiti: «Quello che avevo notato è che non c'erano un sacco di donne in fila per vedere un film tratto dai fumetti, ma stavano andando tutte a vedere Il diavolo veste Prada». Il diavolo veste Prada uscì nelle stesse settimane di Superman Returns, tuttavia in un'altra occasione il regista riconobbe di non aver fatto abbastanza per attirare il pubblico femminile. Il film infatti non è né un trionfo di testosterone come Fast & Furious né può essere considerato un film romantico. Molto più probabilmente era semplicemente un film insipido dal ritmo lento e non troppo avvincente.
Ogni casa di produzione sa che prima o poi realizzerà un film che sarà un vero e proprio flop. Si tratta di una legge immutabile dell’industria cinematografica nonché uno dei rischi più inesorabili del settore, che può tradursi in un fallimento finanziario o in un film odiato dalla critica e dal pubblico.
Dietro ogni fallimento ci possono essere tuttavia una molteplicità impressionante di fattori, molti dei quali sfuggono al controllo del regista. Un film può infatti essere azzoppato da una campagna marketing che sbaglia completamente il target di pubblico, oppure dal clamore mediatico suscitato da questioni esterne al film, le quali ne possono inficiare la percezione da parte del pubblico.
Eppure esiste una manciata di casi nei quali la colpa del fallimento di un film è stata attribuita proprio al…pubblico! Se alcune osservazioni riguardo la difficile interpretazione dei gusti delle masse possono anche essere condivisibili, altre sono invece totalmente assurde e suonano come il più classico degli scaricabarile. Nella gallery che vi proponiamo oggi vogliamo quindi mostrarvi la nostra selezione di “8 film fallimentari per il cui flop è stato incolpato il pubblico“.
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