8 ruoli che hanno salvato la carriera dei loro interpreti

Robert Downey Jr. in Iron Man - Il passato di dipendenze e prigione dell'attore è noto ormai a tutti. Figlio d'arte, debutta sul grande schermo alla tenera età di 5 anni, ma tra (pochi) alti e (tanti) bassi, è solo con il ruolo di Tony Stark nell'Universo Cinematografico Marvel che RDJ diventa finalmente uno degli attori più venerati del pianeta.

Ben Affleck in Hollywoodland - Miracolo al Festival di Venezia del 2006, quando con enorme stupore di tutti, la giuria guidata da Catherine Deneuve assegnò la Coppa Volpi come Miglior Attore a Ben Affleck per la sua performance in Hollywoodland. Proprio lui, l'attore più deriso del pianeta, improvvisamente onorato al Festival più antico della storia. Una rivincita assoluta, poi duplicata qualche mese dopo quando il nostro ottenne anche la candidatura come Miglior Attore Non Protagonista ai Golden Globe.

Matthew McConaughey in The Lincoln Lawyer - Dopo anni e anni di commedia romantiche dove vestiva i panni del belloccio di cui tutte si innamorano, nel 2011 arriva la svolta con il film diretto da Brad Furman, tratto dal romanzo di Michael Connelly Avvocato di difesa. Nel film l'attore veste i panni di Mickey Haller, un avvocato dai metodi piuttosto discutibili...

Liam Neeson in Taken - Nonostante nel 1993 viene scelto dal regista Steven Spielberg per interpretare il ruolo di Oskar Schindler nel film Schindler's list, per cui viene anche candidato agli Oscar, la sua carriera non decolla nemmeno dopo Michael Collins del 1996. Così fa ritorno ai ruoli secondari, almeno fino al Bryan Mills della trilogia Taken, che lo riporta finalmente alla ribalta...

Charlie Theron in Monster - Per farsi prendere sul serio l'ex modella ha dovuto imbruttirsi così che le persone potessero focalizzarsi sul suo talento e non solo sulla sua bella faccia (è ingrassata di 15 chili e ha peggiorato il suo aspetto fisico ed estetico, ricorrendo ad uno speciale trucco). Obiettivo raggiunto: il ruolo della serial killer Aileen Wuornos le è valsa il Premio Oscar come Miglior Attrice nel 2004.

John Travolta in Pulp Fiction - Dopo il successo in Grease e La febbre del sabato sera, l'attore rischiava il dimenticatoio... Almeno fino a quando Tarantino non lo scelse per interpretare il ruolo di Vincent Vega nel cult del 1994... È li che la carriera di Travolta ha ripreso la retta via. Ovvio, ci sono anche dei film da dimenticare (uno a caso: Battlefield Earth), ma non ci si può di certo lamentare...

Mickey Rourke in The Wrestler- L'ex pugile, sex symbol degli anni 80, e protagonista di film cult come Rusty il selvaggio e 9 settimane e ½, è ritornato alla ribalta grazie all'opera di Darren Aronofsky, film per cui ha ricevuto una nomination agli Oscar come Miglior Attore protagonista e vinto un Golden Globe, un BAFTA e un Indipendent Spirit Award. Nonostante abbia avuto una vita turbolenta al di fuori dello schermo, è riuscito così ad aprirsi una nuova carriera dove interpreta il ruolo dell'antieroe emarginato, dal carattere ruvido e solitario.

Drew Barrymoore in Prima o poi me lo sposo - È il film che dà all'attrice la spinta giusta per affermarsi a Hollywood dopo anni e anni di ruoli secondari (a 7 anni fu tra i protagonisti del film di Steven Spielberg E.T l'extra-terrestre) e di una vita sregolata (tentò il suicidio due volte, appariva spesso nuda sia in film che su riviste e nessuno voleva più scritturarla). Da lì, invece, acquistò una nuova immagine: quella della ragazza della porta accanto perfetta per il ruolo della protagonista in commedia romantiche di successo come 50 volte il primo bacio, Mai stata baciata, La verità è che non gli piaci abbastanza, ...