C’è mancato poco: 9 star quasi licenziate dai loro film cult

JOHNNY DEPP da PIRATI DEI CARAIBI: LA MALEDIZIONE DELLA PRIMA LUNA - Una delle saghe più amate di sempre non avrebbe raggiunto il successo attuale senza avere come protagonista Johnny Depp nei panni dell'iconico Capitan Jack Sparrow, ma inizialmente la Disney non aveva compreso i metodi dell'attore per dare forma al particolare carattere e look di Jack. L'idea di Depp di un pirata intossicato dai fumi dell'acool e dall'atteggiamento dandy non era l'esatta visione dello studio, che vedeva la performance sin troppo sopra le righe, credendo potesse rovinare il film. Depp ha dichiarato: «Volevano licenziarmi. Si chiedevano: ma è ubriaco? È gay?». Alla fine, Disney si è fidata dell'attore, ma restando prudenti fino all'uscita nelle sale... e il film ha ottenuto 5 nomination agli Oscar, compresa quella al Miglior Attore Protagonista per Depp.

RACHEL McADAMS da LE PAGINE DELLA NOSTRA VITA - Ryan Gosling e la McAdams hanno guadagnato la fama dopo aver recitato come coppia nel film, anche se in realtà dietro le quinte non c'era tutto quel romanticismo. Nonostante la chimica sullo schermo, infatti, Gosling era addirittura arrivato a chiedere il licenziamento della collega. Ma la McAdams è rimasta e, ironia della sorte, i due hanno avuto anche una relazione per un po'.

ROBERT PATTINSON da TWILIGHT - Che lo voglia o no, Pattinson sarà sempre conosciuto più per la sua interpretazione di Edward Cullen in Twilight che per altro, eppure stava per essere licenziato da quella che è stata a tutti gli effetti la svolta della sua carriera. Perché? Beh, a quanto pare era così coinvolto a livello creativo nel progetto da litigare con tutti pur di far valere le sue idee, tanto, appunto, da portare la produzione a pensare ad un suo allontanamento. Sembra che volesse donare al bel vampiro sin troppa intensità, il che ha dato sui nervi a tutti.

AL PACINO da IL PADRINO - La performance di Al Pacino in Il Padrino è sicuramente una delle migliori della sua carriera e il ruolo è ricordato come tra i più iconici del cinema, ma inizialmente Paramount non credeva affatto nelle capacità dell'attore, tanto da pensare di sostituirlo nella parte di Michael Corleone. Questo perché lo studio pensava a un gangster più ruvido, mentre Pacino vedeva il personaggio in modo più sobrio e tranquillo. Era anche quasi partito il re-cast, ma poi è arrivata la scena che ha fatto cambiare idea allo Studio: quella in cui Michael uccide a sangue freddo il rivale Sollozzo nel ristorante di Louis. Solo a questo punto lo studio aveva capito cosa stava cercando di fare Al Pacino: meglio tardi che mai.

NICOLAS CAGE da PEGGY SUE SI SPOSA - Se addirittura tuo zio cerca di licenziarti, allora non stai andando benissimo. È quanto accaduto nel film di Francis Ford Coppola a un allora giovane e ambizioso Nicolas Cage, che voleva impostare la voce del suo personaggio sulla base di quella di Pokey, il cavallo di claymation del Gumby Show. Coppola odiava quella voce. Kathleen Turner la odiava ancora di più. Alla fine, Cage l'ha scampata, ma non ha mai più lavorato con Coppola.

CHRISTIAN BALE da AMERICAN PSYCHO - Lionsgate non era convinta di Christian Bale nel ruolo di Patrick Bateman, il che face entrare il progetto in stallo per circa un anno. Lo Studio voleva puntare su un attore al tempo più noto come Leonardo DiCaprio, fresco del successo di Titanic, che tra l'altro stava per accettare per un cachet di 21 milioni di dollari... ma Leo non entusiasmava la regista Mary Harron, che lo vedeva troppo fanciullesco per il ruolo. DiCaprio arrivò a dire: «Ok, cambiamo regista», e fu contattato Oliver Stone, ma tra i tanti impegni dei due il progetto non si concretizzò mai, così la Harron tornò in pista e, insieme a Bale, terminò il film.

ROBERT DOWNEY JR. da LA DONNA ESPLOSIVA - È strano citare questa parte, perché sostanzialmente Downey Jr. si è messo nei guai per aver... defecato nella roulette di Renee Props, un'attrice con un piccolo ruolo nel film di John Huges. Era un gesto goliardico in linea con il personaggio dell'attore, un bullo di nome Ian. Penserete: "Cosa c'è di male, in fondo ha solo usato il bagno di una collega"...beh, non l'ha fatta in bagno, ma su una sedia. Quando lo venne a sapere Joel Silver rimase disgustato e voleva seriamente cacciare Downey Jr, ma alla fine non lo fece.

TAYLOR LAUTNER da TWILIGHT: NEW MOON - Ebbene sì, non solo Pattinson, ma anche Lautner ha rischiato il licenziamento. Il motivo è essenzialmente legato al suo ex-aspetto mingherlino e poco muscoloso, quindi inadatto al ruolo del possente Jacob, lupo mannaro del triangolo amoroso al centro della storia. Per mantenere la parte, però, Lautner trasformò completamente il suo corpo, irrobustendosi e divenendo un bocconcino appetibile per tutte le fan di Twilight. A quel punto i produttori non poterono più obiettare.

JUDD NELSON da BREAKFAST CLUB - Nelson è principalmente conosciuto per il suo ruolo nel cult di John Hughes, Breakfast Club. La sua parte era quella del ribelle John Bander... forse anche troppo ribelle, dato che l'attore si immedesimò così tanto nel personaggio da tenere un comportamento strafottente nei confronti degli altri membri del cast (faceva per esempio battute sul padre di Molly Ringwald). Hughes si infuriò, minacciando di licenziarlo. La Ringwald giura che sono serviti "sforzi collettivi" per salvare Nelson dal licenziamento e dalla furia del regista. A nessuno piacciono i bulli, ma l'esperienza pare aver rafforzato profondamente la squadra.