Che fatica diventare una star! La gallery

L’attore è sulla cresta dell’onda in questo momento, dopo Gone Girl sarà l’Uomo Pipistrello in Batman v Superman di Zack Snyder. Alla luce di questi recenti successi, può essere facile dimenticarsi di come se la passava male Ben nel 2005. Dopo la rottura con Jennifer Lopez, l’insuccesso di Gigli e il flop di Daredevil nel 2003, la fortune per Affleck aveva smesso di girare. Ma le cose iniziano a cambiare quando l’attore entra nel cast di Hollywoodland, dove interpreta George Reeves. Da lì la sua carriera ha ripreso quota, debuttando anche come regista, vincendo anche un Oscar per Argo.

La carriera dell’attrice è sempre stata vicina alla vetta, si pensi al successo di Romeo + Juliet nel 1996 e prima ancora alle nomination agli Emmy e ai Golden Globe per il ruolo di Angela Chase in My So-Called Life (anche se lo show fu cancellato dopo soli 19 episodi). Ma nonostante tutte le critiche positive, la Danes stava quasi per rinunciare completamente alla recitazione. Per fortuna, ha deciso di fare un ultimo tentativo: ora è l’agente della CIA Carrie Mathison nello show Homeland in onda su Showtime, serie tv amatissima dalla critica e dal pubblico, per cui vince due Golden Globe e due Emmy Award.

C’è una grande differenza tra il fare l’attore ed essere una stella del cinema. E Daniel Craig questa differenza la conosce bene. L’attore debutta al cinema nel 1992 ne La forza del singolo e da lì partecipa a tantissimi film. Ma il vero successo arriva nel 2005, quando viene scelto come nuovo James Bond. Ora non è più semplicemente un attore, è una star!

Tutti gli uomini la adorano dagli anni ’90, ma prima di allora l’attrice ha faticato molto per arrivare dov’è. Viene da una famiglia distrutta, non ha mai conosciuto il suo vero padre e il suo patrigno si suicidò quando lei era una ragazzina. Da piccola le diagnosticarono la dislessia e soffrì di un problema ai reni. A 16 anni decide di andarsene di casa e inizia a lavorare in un’agenzia di riscossione crediti e come pin-up. Si sposa con Freddie Moore (e acquisisce il suo attuale cognome) e inizia a fare comparsate in diversi show televisivi, come General Hospital. Arriva poi l’horror Parasite e nel 1984 la comedy Quel giorno a Rio la trasforma in una star! Ma il vero successo arriva nel 1990 con un film drammatico che dovreste conoscere, il suo titolo è Ghost! Da lì la carriera della Moore è stata in salita… eccetto qualche pit stop dovuto agli uomini sbagliati.

La strada per arrivare ad essere una star è stata molto lunga anche per Halle Barry. Cresciuta sola con la sorella e la madre dopo che il padre le ha abbandonate, Halle decide fin da piccola che vuole fare l’attrice così cerca di trasferirsi a Manhattan per inseguire il suo sogno, ma finisce per vivere in un rifugio per senzatetto. Le cose iniziano a migliorare quando la prendono per Living Dolls, uno show tv, ma l’attrice durante le riprese finisce in coma e le viene diagnosticato il diabete di tipo 1. Prima di debuttare al cinema, entra nel cast della soap opera California, fino al momento in cui viene scoperta da Spike Lee che la vuole in Jungle Fever. Da lì la sua carriera nel cinema inizia a decollare fino al 2001, quando vinve l’Oscar per il ruolo di as Leticia Musgrove in Monster\'s Ball.

Prima di vincere ben due premi Oscar (Boys Don\'t Cry e Million Dollar Baby), Hilary Swank ha vissuto in una roulotte con la sua famiglia fino al momento del divorzio dei suoi genitori. Da quel momento, l’attrice e sua madre si trasferirono a Los Angeles in modo che potesse sbarcare a Hollywood. Le due si sono ritrovate però a vivere temporaneamente in macchina mentre cercavano un appartamento a prezzi accessibili. La Swank però ha lottato e pian piano è entrata nel settore con parti in sitcom come Evening Shade e Growing Pains. Il suo primo ruolo da protagonista è arrivato con The Next Karate Kid. Mentre il film è stato universalmente stroncato dalla critica, tutti hanno notato il talento dell’attrice che dopo una parte in Beverly Hills 90210, supera il provino per il ruolo di Brandon Teena in Boys Don\'t Cry. Da quel momento Hilary è considerata una delle attrice più quotate di Hollywood.

Jennifer Lopez iniziò la sua carriera d’attrice nel lontano 1986 con My Little Girl. Ma la sua famiglia, di origini portoricane, cerca di dissuaderla fin da subito dall’intraprendere quella strada, dicendole che per una ragazza latina come lei le possibilità erano davvero poche. Ribelle com’era, Jennifer lascia la famiglia e si trasferisce a New York dove inizia a lavorare in qualche musical. La gavetta a teatro la porta a partecipare all’audizioni per la sit-com In Living Color. Si trasferisce così a Los Angeles dove prende parte a vari progetti, ma è la parte di SelenaQuintanilla nel biopic dedicato alla cantante che le dà la visibilità che cercava. Da allora la carriera della popstar/attrice non si è più fermata, superando numerosi orstacoli (Gigli e Ben Affleck in primis).

Per essere un attore comico, sembra che Jim Carrey abbia dovuto piangere lacrime amare prima di arrivare al successo! L’attore è cresciuto in Ontario, dove vive in un camper dopo che il padre ha perso il lavoro. Lascia la scuola a 15 anni per aiutare la famiglia e prendersi cura della madre malata. Quando la situazione famigliare iniziò a migliorare, l’attore iniziò a focalizzarsi sulle sue doti da comico e da lì a qualche anno venne scoperto da Rodney Dangerfield, che lo aiutò a dare il via alla sua carriera. Iniziò con la sit-com In Living Color, ma il vero successo arrivò nel 1993 con Ace Ventura!

Se qualcuno può comprendere le difficoltà di farcela ad Hollywood quella persona è proprio Jon Hamm. Da giovane, l’attore si ritrovò ad essere spesso rifiutato semplicemente perché gli mancavano le caratteristiche da bel ragazzo che avevano invece gli altri concorrenti. Per sopravvivere, ha fatto tanti lavoretti: ha insegnato inglese, ha fatto il cameriere e ha aiutato nel dietro le quinte di alcune produzioni. L’insuccesso ha portato Hamm a farsi una promessa: se non ce l’avesse fatta entro i 30 anni avrebbe smesso di provarci! E nel 2000 le cose hanno iniziato a cambiare. Ha lavorato in una serie della NBC e infine è stato lanciato dal film di Clin Eastwood, Space Cowboys. Seguito poi da Kissing Jessica Stein e moltissimi altri. Infine, nel 2007, Hamm ha battuto altri 80 attori in lizza per il ruolo ambitissimo di Don Draper, protagonista della serie tv di AMC, Mad Men. Conclusasi quest’anno, gli ultimi Emmy hanno premiato l’attore con una statuetta.

Hollywood ama le storie tristi a lieto fine, forse è per questo che adora Sylvester Stallone! Fin dalla nascita l’attore ebbe i primi problemi: complicazioni durante il parto portarono i medici ad usare un forcipe che danneggiò i suoi nervi facciali, causandogli una brutta cicatrice e una paralisi facciale. Negli anni ’70 lo sfrattarono e si ritrovò a dormire al porto di NY per alcune notti prima di lavorare nel film per adulti Italian Stallion - Porno proibito. Dopo alcune piccole parti, tra cui quelle in Il dittatore dello stato libero di Bananas e Happy Days - La banda dei fiori di pesco di Woody Allen, il successo però non arriva e così l’attore incominciò a scrivere una sceneggiatura ispirandosi alla sua passione per la boxe. Il suo script venne rifiutato più e più volte, fino a quando non ricevette un’offerta di 1000mila dollari ma solo se avesse lasciato interpretare il protagonista a qualcun altro. Lui rifiutò e si ritrovò a dover vendere il cane per poter mangiare. Dopo qualche tempo gli offrirono 25mila dollari per la sceneggiatura con la richiesta che fosse lui ad interpretare Rocky. Inutile dirlo, delle volte essere perseverante paga!