Cinquanta sfumature? Roba da principianti: 10 film molto più erotici e trasgressivi
Elisa Grando
Mektoub, My Love: Intermezzo di Abdellatif Kechiche - Il regista franco-algerino è abituato alle trasgressioni E nel secondo capitolo della saga del giovane Amin segue i suoi personaggi in un night club dove, per più di due ore, la tensione erotica sale progressivamente. Il vero scandalo, però, è quello di una scena di sesso orale che una delle protagoniste, Ophélie, riceve da un ragazzo da sempre innamorato di lei. Una sequenza esplicita, lunga quasi dodici minuti e apparentemente non simulata che ha fatto saltare sulla sedia il pubblico del Festival di Cannes.
Shame di Steve McQueen - L’ossessione erotica è al centro della vita di Brandon, interpretato da Michael Fassbender. In questo caso una condanna, più che uno scandalo: e infatti nel bellissimo film di McQueen seguiamo il tormento di Brandon, impegnato a trovare appigli che lo sollevino dalla sua fissazione. Shame, comunque, fece molto parlare di sé alla Mostra di Venezia grazie a un celeberrimo nudo frontale, alla scena di un rapporto sessuale in piena vista davanti a una vetrata e alle tante sequenze di autoerotismo.
Secretary di Steven Shainberg - Trasgressione sì, ma con ironia: il film è stato il primo (siamo nel 2002, ben lontani da 50 sfumature...) a raccontare il BDSM al pubblico mainstream. Maggie Gyllenhaal interpreta una segretaria che, presa da passione erotica per il suo capo, si sottopone felice a pratiche sadomasochistiche e sottomissione. Lui, James Spader, nella finzione, si chiama Mr. Grey: E.L. James avrà forse preso ispirazione?
Love di Gaspar Noé - Il regista argentino è un provocatore nato, e con Love, nel 2015, ha letteralmente incendiato il Festival di Cannes. OItre alla scelta inedita di raccontare l’intimità fra le lenzuola in 3D, a dare scandalo sono state soprattutto le sequenze di sesso non simulato, che gli attori hanno per larga parte improvvisato, compreso un ménage à trois assolutamente esplicito.
Crash di David Cronenberg - Esistono pochi registi capaci di esplorare, come fa Cronenberg, la perversione del desiderio, il mutamento del corpo, la seduzione della tecnologia. Crash parte da un assunto assolutamente disturbante: i protagonisti si eccitano vedendo nel partner ferite e cicatrici provocati da incidenti d’auto. Un morboso gioco che salda sesso e pulsione di morte: 50 sfumature di grigio, in confronto, è acqua fresca.
Ma mère di Christophe Honoré - Se c’è un’attrice che non ha paura degli scandali, quella è Isabelle Huppert. Fra le tante donne controverse che ha incarnato sullo schermo c’è anche la madre del film di Honoré, che educa il figlio Louis Garrel alla libertà dai pregiudizi nel modo più estremo: portandolo con sé in un gorgo di perversione che arriva all’incesto. Criticatissimo a Cannes, è stato smontato anche dopo il festival dalla maggior parte della critica: al di là dello scandalo, resta poco di memorabile.
Ken Park di Larry Clark e Edward Lachman - La locandina di Ken Park ritrae un adolescente fra le gambe nude di una donna: una vera dichiarazione di intenti, per un film che racconta senza nulla nascondere un gruppo di adolescenti alle prese con soprusi domestici, violenza, amori e anche una sessualità piuttosto estrema. Fra la relazione tra il teenager Shawn con la madre della fidanzata e un rapporto a tre, rimane celebre la sequenza in cui l’attore James Ransone praticare l’asfissia autoerotica mettendosi intorno al collo la cintura dell’accappatoio.
Nymphomaniac Vol. 1 e 2 di Lars von Trier - Il film scandalo per antonomasia: Lars von Trier racconta la vita di una ninfomane, fin dal momento della sua iniziazione, durante la sfida con un’amica per collezionare il numero più alto di rapporti sessuali con uomini sconosciuti. Il campionario di scene scandalo è vasto, dal ménage à trois della protagonista alle pratiche sadomasochiste.
The Dreamers di Bernardo Bertolucci - Il capolavoro di Bertolucci racconta tre giovani rimasti soli a Parigi del 1968 mentre i genitori sono in vacanza. Sono Isabelle, suo fratello Theo e l’amico Matthew: amanti del cinema, circondati dall’atmosfera bollente del maggio francese, i tre sperimentano in un appartamento l’audacia dei loro corpi, giocando con la gelosia, l’erotismo, il limite dell’incesto. Scandalizzò la Mostra di Venezia, ma va visto come uno straordinario racconto di libertà.
Shortbus - Dove tutto è permesso di John Cameron Mitchell - Una sessuologa insoddisfatta della sua vita intima col marito Rob, una coppia gay in crisi, una ragazza che si prostituisce come dominatrice: sono alcuni dei protagonisti di un film che esplora, con tono tragicomico, le peripezie sentimental-erotiche di un gruppo di newyorchesi. Tante le scene erotiche esplicite: la più chiacchierata è quella di un ragazzo che si filma mentre si pratica da solo, con talento acrobatico, del sesso orale.
Cinquanta sfumature di grigio è certamente il più celebre esempio di cinema erotico mainstream. Il grande schermo (e anche i grandi autori!) ci hanno regalato però film ben più forti e trasgressivi, sia dal punto di vista delle scene esplicite che delle perversioni esplorate.
Ecco 10 esempi di film che, tra ménage à trois, ossessioni erotiche e sesso estremo, hanno portato il desiderio ai limiti, ben più della saga cinematografica tratta dai romanzi di E.L. James e interpretata da Dakota Johnson e Jamie Dornan.