«Colpa mia!»: 10 attori che hanno accusato loro stessi per il fallimento di un film
Cristiano Bolla
Foto: MovieStills - Getty Images
MICHAEL FASSBENDER - Rispetto ad altri suoi celebri film, non si può dire che The Counselor sia stato un grande successo per Ridley Scott. La star protagonista si è presa la colpa per il fallimento della pellicola, così come capitato per altri suoi flop. Il regista, invece, ha puntato il dito contro la campagna marketing, che avrebbe venduto il film in maniera incorretta.
JEAN SEBERG - L'attrice ha fatto il suo debutto nel cinema con il film Saint Joan del 1957. Scelta tra oltre 18.000 giovani attrici, Otto Preminger si è fidati di lei per dare vita a Giovanna D'Arco, ma la reazione della critica non è stata delle migliori. Lei stessa ha in seguito dichiarato: «Sono la prova vivente di un fatto reale, ovvero che tutta la pubblicità del mondo non ti rende una star del cinema se non sei anche un'attrice. Ho due ricordi del film: il primo è quando mi hanno bruciato sul rogo nel film, il secondo quando l'ha fatto la critica. La seconda ha volta ha fatto più male. Ero spaventata come un coniglio e si è visto sullo schermo, non è stata una bella esperienza». Foto: Silver Screen Collection/Getty Images
STEVE MCQUEEN - Anche un altra leggenda del cinema come McQueen ha qualcosa da recriminarsi. Il film Le Mans del 1971 non è andato affatto bene e stando alla biografia di Christopher Sandford sull'attore pare che l'uso di cocaina sia stato un fattore determinante durante la produzione. «Le Mans è stata uno spartiacque per Steve - ha poi dichiarato un suo amico - Un punto di svolta totale. Quando ha fallito, si è chiuso ancora più di prima. Si è isolato terribilmente. È stata l'ultima volta che si è fidato di qualcuno a Hollywood, in particolare degli studios... Si è dispiaciuto ancora più di loro dopo».
DWAYNE JOHNSON - Il remake della serie tv con Pamela Anderson è stato un vero disastro che ha floppato tremendamente al botteghino. Per il suo insuccesso ha ricevuto un poco prestigioso Razzie Award come "film così brutto che lo adorerete". Quando la star ha ricevuto il "trofeo", ha scritto un post dicendo: «Mi prendo tutta la responsabilità per questa [emoji della cacca], quindi tiratemi pure un pugno in bocca per questo film»
WILLIAM SHATNER - L'unico film diretto dalla star di Star Trek, The Final Frontier, non è stato per nulla fortunato. Problemi sul set, uno sciopero dei membri della troupe e un budget risicato hanno condizionato il progetto, considerato uno dei peggiori del franchise. Shatner ha potuto dirigerlo perché contrattualmente doveva avere le stesse possibilità di Leonard Nimoy, ma ha poi dichiarato: «Potevo rifiutare. Ho fatto un errore. Ho accettato compromessi che hanno condannato il film sin dall'inizio».
COLIN FARRELL - Nonostante la sua prova e quella del compagno Jamie Foxx siano state tutto sommato accolte positivamente, l'attore ha avuto qualcosa da ridire sulla sua stessa performance: in quel periodo stava facendo i conti con le proprie dipendenze e ha dichiarato che «il secondo dopo aver finito di girare mi hanno messo su un aereo per andare in rIabilitazione»
SHIA LABEOUF - Sebbene persino Steven Spielberg abbia ammesso le sue colpe per il quarto film della saga di Indiana Jones, Il Regno del Teschio di Cristallo, ha fatto altrettanto il suo controverso co-protagonista. «Mi sento come se avessi rovinato l'eredità che i fan amavano e acclamavano. Si può accusare lo sceneggiatore o Steven, ma il lavoro dell'attore è di far prendere vita alla storia e farla funzionare, e non ci sono riuscito. È colpa mia, semplice» ha detto nel 2010.
GEORGE CLOONEY - Nonostante siano passati oltre 20 anni, Batman & Robin continua a essere il film dell'eroe DC più infamato della saga. Per molti la colpa è stata del regista Joel Schumacher, che pure si è scusato per il fallimento del film, ma ha fatto lo stesso anche la star. Clooney ha chiesto scusa per aver "distrutto" il franchise di Batman, incolpandosi per essere stato così terribile.
JERRY LEWIS - Uno dei casi più emblematici e celebri della storia del cinema. The Day the Clown Cried, film del 1972 scritto, diretto e interpretato da Jerry Lewis, non ha mai visto la luce. Il comico ha realizzato un dramma sull'olocausto in cui interpreta un clown imprigionato in un campo di concentramento nazista, approcciandosi alla storia con assoluta serietà. Tuttavia, ha poi deciso di non farlo uscire: «Nessuno lo vedrà mai. [...] Mi sono vergognato del mio lavoro. Sono contento di aver avuto il potere di contenerlo e non permettere a nessuno di vederlo. Era brutto, brutto, brutto».
SYLVESTER STALLONE - La grande star del cinema action si è preso la colpa per il flop del terzo capitolo del franchise de I Mercenari. Gran parte del motivo è dovuto al passaggio da un film R-rated ad un più blando PG-13. «Volevamo puntare a un pubblico più ampio e siccome c'erano precedenti come i film di Bourne e di James Bond, pensavamo che fossero film abbastanza violenti» ha detto. Considerando che è stato il volto della saga, oltre che sceneggiatore e regista, in questo caso si è preso la colpa del fallimento.
Il successo di un film dipende spesso dagli attori e così anche il suo fallimento. A volte non sono direttamente incolpabili del flop, ma ci sono stati casi in cui attori e attrici hanno voluto prendersi direttamente sulle proprie spalle il peso dei pessimi risultati in termini di pubblico e critica. Dwayne Johnson, per esempio, non si è nascosto quando Baywatch ha vinto un Razzie Awards e così Sylvester Stallone, critico con sé stesso e la produzione di The Expendables 3per aver cambiato il rating del film in cerca di un pubblico più ampio. Tra i casi più emblematici, anche quello di grandi star come Jerry Lewis e Steve McQueen. Ecco quindi la gallery di oggi, dedicata ai 10 attori che si hanno accusato loro stessi per il fallimento di un film.
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