«Cosa diavolo è successo?». 14 finali enigmatici che vi riempiranno la testa di domande. La gallery
E forse, è anche inutile cercare delle risposte..
Pierre Hombrebueno
Inception di Christopher Nolan (2010): il più enigmatico tra i finali di Chris Nolan; la trottola continua a girare mentre vediamo Leonardo DiCaprio riunirsi coi propri figli. Che cosa significherà? Tutto il film è stato solo un sogno? In verità Leo è morto? Ha davvero trovato la sua strada verso casa? Ogni interpretazione è da tenere buona
American Psycho di Mary Harron (2000): il Patrick Bateman di Christian Bale passa gran parte del film a trucidare gente, ma poi, alla fine scopriamo che ha dei gravi problemi mentali, e che per di più non c\'è assolutamente traccia dei cadaveri che si è lasciato alle spalle. Che possa solamente essersi immaginato tutto?
Il cigno nero di Darren Aronofsky (2010): la Nina di Natalie Portman è sotto pressione per via di un\'impegnativa esibizione di danza. A un certo punto conosce una possibile rivale, ma forse è solo una sua proiezione mentale. Gelosa e ormai sull\'orlo della pazzia, la accoltella, ma quindi forse in verità accoltella se stessa. Morirà su quel palco? Ma anche boh.
Atto di forza di Paul Verhoeven (1990): Arnold Schwarzenegger si sveglia credendo di essere un agente segreto intrappolato in un mondo fittizio in cui tutte le persone fingono di essere qualcun altro. A un certo punto, però, la distanza tra verità e fake si assottiglia sempre di più, fino a confondersi: chi è veramente il Quaid interpretato da Schwarzy?
Fight Club di David Fincher (1999): lo schizofrenico protagonista interpretato da Edward Norton vuole finalmente liberarsi della sua seconda personalità Tyler Durden (Brad Pitt): è convinto di sparare a lui, ma in verità si spara in bocca da solo, rimanendo però vivo e vegeto. Come tutto questo sia possibile, non ci è concesso saperlo, ma la canzone che parte con l\'epilogo la dice tutta: Where is my Mind?
A Serious Man di Ethan & Joel Coen (2009): il protagonista interpretato da Michael Stuhlbarg sembra finalmente sulla buona strada per prendere in mano la propria vita. Tutto pare sulla via della positività, ma ecco che arriva una telefonata dal suo medico riguardo delle lastre che aveva fatto pochi giorni prima, e per di più un improvviso uragano appare minaccioso davanti la scuola di suo figlio: che cosa sta succedendo? Moriranno tutti? E che cosa significa?
Blade Runner di Ridley Scott (1982): la domanda che sta continuando a tormentare i fan ormai da decenni, ovvero, Anche il Rick Deckard di Harrison Ford è in verità un replicante? Forse, avremo finalmente la risposta con l\'imminente sequel attualmente in fase di riprese
Donnie Darko di Richard Kelly (2001): viaggi nel tempo, cieli apocalittici in vista, possibili sacrifici cristologici. A distanza di 15 anni dalla sua uscita, ad oggi nessuno ha ancora capito cosa diavolo sia veramente successo alla fine di Donnie Darko
Se mi lasci ti cancello di Michel Gondry (2004): i nostri due amanti Joel e Clementine si ritrovano infine a interrogarsi se sia il caso di lasciarsi definitivamente o se tornare insieme. La donna sostiene che con tutta probabilità, semmai dovessero ricominciare da capo, non farebbero altro che lasciarsi nuovamente. Lui risponde Ok. Ma Ok cosa? Ok hai ragione quindi andiamo ognuno per la nostra strada, o Ok torniamo insieme nonostante la brutta fine che faremo?
Shining di Stanley Kubrick (1980). Ce lo siamo chiesti praticamente tutti: cosa diavolo ci fa il Jack Torrance di Nicholson nella foto risalente al 1921 vista nell\'immagine finale? Che sia diventato un fantasma? Lo è sempre stato? Semplicemente, Kubrick vuole sconvolgerci le menti? Ecco, noi propendiamo per quest\'ultima opzione
Take Shelter di Jeff Nichols (2011): Michael Shannon, potenzialmente in preda a pazzia, inizia a costruire un rifugio per la sua famiglia, pensando che possa arrivare una grave calamità naturale. Alla fine sembra finalmente accettare il fatto di avere qualche problema mentale, comincia a curarsi e se ne va in vacanza coi suoi. Ecco però che ad apparire all\'orizzonte è proprio un devastante e apocalittico tsunami: ha avuto ragione lui per tutto il tempo o sta solo continuando a delirare?
Lost in Translation di Sofia Coppola (2003): Bill Murray e Scarlett Johansson, entrambi sentimentalmente impegnati, s\'innamorano tra le strade di Tokyo. Alla fine, li vediamo salutarsi, lui le sussurra qualcosa alle orecchie, ma non ci è concesso sentirlo. Cosa le avrà detto? Una promessa d\'amore, un addio, una barzelletta, un bel nulla?
Mulholland Drive di David Lynch (2001): Sdoppiamenti di personalità, di dimensioni narrative, di possibili simbologie e falsi indizi disseminati tra le immagini. Come spesso accade quando si tratta di David Lynch, ci troviamo davanti a delle strade perdute che sembrano perennemente condurci in un delirante Inland Empire senza possibili spiegazioni concrete
2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick (1968) Un lunghissimo trip lisergico c\'introduce al terzo tempo del film, tra flash di colori e deliranti fasci cromatici. Poi, il nostro protagonista si ritrova improvvisamente, dallo spazio, a una stanza settecentesca, prima di trasformarsi in un feto galleggiante. Insomma, WTF?!
Entri in sala, ti godi un film, ma alla fine rimani perplesso e con le mani nei capelli chiedendoti: «Cosa diavolo è appena successo?».
Ci è capitato un sacco di volte, in quanto i registi amano usarci come cavie per i propri deliri i propri trip, presentando dei finali volutamente enigmatici e rompicapo, di quelli che poi scatenano dibattiti e teorie a non finire.
Nella nostra gallery di oggi, abbiamo raccolto proprio 14 di questi misteriosi e impenetrabili endings, che a distanza di anni dalla loro uscita, continuano a non trovare un’interpretazione univoca, talmente ricchi di possibili suggestioni sono.
Che dire? Tuffatevi nel vorticoso viaggio con noi: buona lettura!