Da I Fantastici Quattro a Hulk: 12 film che hanno provato ad essere innovativi ma hanno miseramente fallito
Claudia Anania
Foto: 20th Century Fox/Gaumont/Universal
THE TREE OF LIFE: Senza dubbio Terrence Malick è un regista dalle grandi capacità, ma in questo caso forse ha osato un po' troppo, lasciandosi trasportare anche dall'ambizione. In alcuni punti può anche sembrare una parodia di altri film piuttosto pretenziosi a causa di eventi eccessivamente surreali e sconcertanti.
Foto: Fox
SOLO DIO PERDONA: Anche Nicolas Winding Refn si può definire piuttosto brillante, ma si è lasciato influenzare da atmosfere fin troppo surreali e alla fine il risultato è stata una sceneggiatura a tratti troppo confusionaria.
Foto: Gaumont
HULK: Sebbene sia stato un punto di svolta per i cinecomic, essendo arrivato in un momento in cui non se ne producevano così tanti, il film di Ang Lee ha deluso la critica e non solo per le sue pretese autoriali. Ciò che è saltato immediatamente agli occhi è che si sia perso uno dei punti attorno al quale dovrebbe ruotare il genere: l'intrattenimento. "Troppe chiacchiere e poca azione" dicono in molti e non si può dar loro torto!
Foto: Universal
BENVENUTI A MARWEN: Senza dubbio Robert Zemeckis ha utilizzato un approccio innovativo, incrociando scene live-action a quelle animate (nel tentativo di esplorare il mondo in cui viveva Mark Hogancamp). Purtroppo la seconda tipologia di sequenze, a volte fin troppo frivole, spezzano il clima drammatico della storia creando una disarmonia che non riesce a tenere viva l'attenzione del pubblico.
Foto: Universal
007 - ZONA PERICOLO: Dopo le stravaganze legate all'era di Roger Moore, un po' di serietà non avrebbe guastato al franchise. Peccato però che il tentativo di realizzare un thriller fin troppo intricato ha rovinato i piani e si è perso completamente l'equilibrio distaccandosi fin troppo dal tentativo di intrattenere il pubblico.
Foto: MGM
HALLOWEEN 2: Un progetto ambizioso per Rob Zombie, che ha cercato di dare una direzione diversa alla aga, decisamente più psicologica. Se però il primo è riuscito a trovare un equilibrio, in questo caso il regista ha calcato un po' troppo la mano, finendo per introdurre elementi fin troppo confusionari nella sceneggiatura (come le visioni della madre o quelle riguardanti il cavallo bianco).
Foto: Dimension
SYNECDOCHE, NEW YORK: Per molti si tratta del film più pretenzioso mai realizzato ed è difficile dargli torto. L'esordio alla regia di Charlie Kaufman, che come sceneggiatore ci ha regalato moltissime perle, non è stato efficace e si è perso in un labirinto di temi contorti e surrealismo che non hanno giovato affatto alla storia.
Foto: Sony Pictures
CUBE 2 - HYPERCUBE: Mentre il primo capitolo si è presentato come un divertente horror a tinte sci-fi, in questo caso si è scelto di prendere una direzione diversa. Viaggi nel tempo, dimensioni parallele e una scena di sesso a gravità zero hanno reso tutto fin troppo contorto e, paradossalmente, noioso.
Foto: LionsGate
PUPAZZI SENZA GLORIA: Cercare di inserire dei pupazzi, notoriamente associati ai film per bambini, in un contesto per adulti poteva essere audace e a tratti anche divertente. Peccato però che che non solo non riesca a strappare nemmeno un sorriso! Senza contare che anche la trama è piuttosto dimenticabile e priva di spunti interessanti.
Foto: STX
SERENITY: Ambientare un film in un videogioco può offrire moltissimi spunti di riflessione, ma l'autore (Steven Knight) sembra essersi fermato alla superficie, innamorandosi dell'idea senza riflettere su come portarla avanti. Il risultato è stato un film noioso e decisamente dimenticabile.
Foto: Starlings Entertainment
IL LIBRO DI HENRY: Non è facile parlare di violenza sui minori attraverso gli occhi di un bambino e, in tal senso, il film di Colin Trevorrow è piuttosto audace. Ad uccidere il progetto però è stata la pretesa di inserire colpi di scena fin troppo scioccanti e alla fine la sceneggiatura non trova un equilibrio tra i toni stravaganti e la trama fin troppo cupa.
Foto: Universal Pictures
I FANTASTICI QUATTRO: Probabilmente uno dei peggiori reboot mai visti per un cinecomic. Anche in questo caso, come per Hulk, il tentativo di riportare tutto ad una dimensione fin troppo seria, con troppi dialoghi e poca azione (senza però trovare un equilibrio come nel caso di Logan o la trilogia del Cavaliere Oscuro), ha rovinato completamente il lavoro.
Foto: 20th Century Fox
Viviamo in un’epoca dove, senza dubbio, è diventato più difficile stupire il pubblico con film che siano davvero innovativi. Gran parte dei progetti prodotti ormai sono il prodotto di archetipi ben collaudati e non è semplice trovare uno spunto di riflessione che possa stupire il pubblico.
Ovviamente negli ultimi anni sono stati molti i lungometraggi che hanno dimostrato di saperlo fare, soprattutto puntando sulle aspettative del pubblico per poi sovvertirle completamente o anche riuscendo – come nel caso di Midsommar o Parasite– a dare un’estetica completamente diversa ad un genere che ha regole consolidate oppure a tenere sulle spine lo spettatore per poi concedergli un plot twist del tutto inatteso.
In altri casi però il desiderio di proporre qualcosa di nuovo e unico al pubblico si è spinto un po’ troppo oltre a discapito soprattutto della coerenza narrativa. Frustrante, vero?
Nella nostra gallery oggi vogliamo proporvi proprio 12 film che si sono sforzati di essere diversi ma apparendo solo caotici e deludenti. Forse se gli autori avessero calcato un po’ meno la mano oggi non saremmo qui a parlarne!
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