10 registi che hanno chiesto scusa per le loro opere
Simona Carradori
Tony Kaye / American History X – Sembrerà assurdo, considerando il successo che il film ha avuto in tutto il mondo, ma è la verità: il regista lo ha letteralmente detestato, già durante le riprese. Non solo era contrario al casting di Edward Norton ed è stato allontanato dalla produzione in fase di montaggio, ma ha persino fatto di tutto per far rimuovere il suo nome dai credits, dopo aver visto la versione finale del film. Insomma, se ne vergognava proprio!
Steven Spielberg / Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo – I fan lo hanno odiato, e questa è ormai cosa nota. Ma a quanto pare anche lo stesso regista, prima ancora del pubblico, aveva trovato pessima la sceneggiatura firmata da David Koepp. Il motivo per cui ha accettato di dirigere il film? Sentiva di doverlo fare per George Lucas!
Sam Raimi / Spider-Man 3 – Dopo due film eccellenti sull’eroe Peter Parker, il terzo lavoro di Sam Raimi non è stato esattamente all'altezza delle aspettative, soprattutto perché – a causa della data d'uscita anticipata - lo script non era affatto pronto per l'inizio delle riprese. E la pensa così anche il regista, che in un'intervista molto diretta con Nerdist, ha ammesso: «Ho incasinato tutto con il terzo Spider-Man e la gente mi ha odiato per anni. Mi odiano ancora. È un film che non ha funzionato».
David Fincher / Alien³ - Ebbene sì, anche nella carriera del celebre regista c'è uno scheletro nell'armadio. Va ammesso: realizzare il sequel di un franchise iniziato egregiamente da Ridley Scott e proseguito altrettanto bene da James Cameron, non sarebbe stato facile per nessuno. Ma Fincher non riesce proprio a darsi pace, spiegando che: «Nessuno ha odiato quel film più di me».
Joel Schumacher / Batman & Robin – Considerato da molti uno dei peggiori film di supereroi mai realizzati, quello con George Clooney nei panni del Cavaliere Oscuro non è piaciuto nemmeno al suo autore, che in seguito si è scusato con i fan del personaggio: “Mi dispiace. Sono io l’unico da incolpare per questo disastro”.
Michael Bay / Armageddon - Sembrano più delle giustificazioni che delle scuse, ma queste sono le parole del regista in merito al film: «Mi scuso per Armageddon, ma abbiamo dovuto girare tutto il film in 16 settimane. Era un'impresa enorme. Non era giusto per l’opera. Rifarei l'intero terzo atto se potessi. Ma lo studio ci ha letteralmente tolto il film dalle mani. È stato terribile. Il mio supervisore degli effetti visivi ha avuto un esaurimento nervoso e io ne ero responsabile. Ho chiamato James Cameron e gli ho chiesto: "Come fai quando devi fare tutti gli effetti speciali da solo?"».
Josh Trank / I Fantastici Quattro – Del clamoroso flop del 2015 si parla ancora oggi. Lo stesso regista ha affermato su Twitter: «All’inizio avevo una versione fantastica di questo film. E avrebbe ricevuto ottime recensioni. Probabilmente non la vedrete mai. Questa è la realtà». Il post scomparve molto velocemente dai social, ma l'amaro in bocca per non aver potuto vedere la sua versione rimane. Un po’ come è accaduto per Justice League, che fortunatamente ha avuto la possibilità di redimersi grazie alla Snyder Cut.
Steven Soderbergh / Torbide ossessioni - Qualche anno dopo il pluripremiato Sesso, bugie e videotape, il regista si è riunito con Peter Gallagher per girare Torbide ossessioni, remake del classico noir del 1949. Ma il risultato finale non lo ha affatto convinto. Successivamente, infatti, ha dichiarato: «Non ci ho messo il cuore», sottolineando come nel film ci fosse “una gran confusione”.
Neill Blomkamp / Elysium - Dopo l'enorme successo di District 9, il regista arrivò nelle sale con Elysium. Ma la storia di un gruppo di ricconi che vivono in una stazione spaziale per sfuggire al pianeta devastato, dove invece rimangono i poveri, non ha convinto nemmeno Blomkamp: «Ho sentito come se alla fine, la storia non fosse quella giusta. Penso ancora che l'idea satirica di un anello, pieno di persone ricche, che staziona sopra alla Terra impoverita, sia un'idea impressionante. Mi piace molto, quasi quasi vorrei tornare indietro per rifarlo correttamente. Ma penso solo che lo script non fosse abbastanza buono».
Vincent Gallo / The Brown Bunny - Presentato in concorso al 56º Festival di Cannes, il film ha suscitato parecchio scalpore per la scena in cui Gallo – anche protagonista - riceve una fellatio non simulata da Chloë Sevigny, all’epoca sua compagna nella vita reale. Il regista ha parlato così del film dopo le critiche: «Accetto quello che dicono. È un disastro, uno spreco di tempo. Non è mai stata mia intenzione fare un film pretenzioso, auto-indulgente, inutile e sgradevole. Pensavo di avere qualcosa di bello da condividere con altre persone. Posso solo chiedere scusa a coloro che sentono di aver sprecato il loro tempo».