Un solo film che ha segnato la loro carriera per sempre...
Letizia Lara Lombardi
Kerry Conran - Sky Captain And The World Of Tomorrow (2004) | Il film di fantascienza con protagonisti Angelina Jolie, Jude Law e Gwyneth Paltrow era ambientato nel 1939, in una retrofuturistica realtà alternativa in stile dieselpunk. Raccontava la storia della temeraria Polly Perkins, reporter newyorkese del quotidiano The Chronicle, impegnata a a indagare su alcune scomparse sospette. Ad aiutarla Sky Captain e il Capitano Francesca "Franky" Cook. Il budget impiegato per il film fu di 70 milioni di dollari, ma la Paramount riuscì a guadagnarci solo 37.6 milioni, nonostante il suo 72% su Rotten Tomatoes e alcune recensioni molto positive. Per esempio, J.R. Jones del Chicago Reader scrisse: «Questo primo lungometraggio di Kerry Conran è un trionfo non solo per la sua maestria tecnica, ma per il suo buon gusto». Un flop da cui Perkins non si è mai più ripreso.
Alexander Witt - Resident Evil: Apocalypse (2004) | Il secondo capitolo della saga con protagonista la Alice di Milla Jovovich ha ricevuto un buon riscontro al box office (ha incassato in tutto il mondo 129,3 milioni di dollari superando il primo film), ma in pochi lo hanno davvero apprezzato segnando così la fine della carriera da regista di Witt, che ha ripreso il suo ruolo di sceneggiatore (suo il soggetto di Nessuna verità di Ridley Scott, 2008).
Non a caso, il film su Rotten Tomatoes è stato valutato con un misero 21%.
Tommy Wiseau - The Room (2003) | Il primo (e unico) lungometraggio indipendente del regista (qui anche protagonista) ha ricevuto moltissime critiche per via della pessima recitazione dei protagonisti e l'inconsistenza della trama, contenente errori di continuità e sottotrame non sviluppate. Entertainment Weekly lo ha addirittura definito "Il Quarto potere dei film brutti". Di buono c'è che, a causa dell'involontaria comicità di molte scene, il film ha avuto successo nel mercato home video, nelle proiezioni nel circuito cinematografico secondario e nelle sale di mezzanotte diventando un piccolo cult.
Kinka Usher - Mystery Men (1999) | Salto più lungo della gamba quello del regista di spot televisivi? Può darsi, considerando che, con a disposizione un cast all star (Hank Azaria, Ben Stiller, Janeane Garofalo, William H. Macy, Greg Kinnear e Geoffrey Rush), la commedia di supereroi tratta dalla serie a fumetti Flaming Carrot Comics di Bob Burden portata sul grande schermo da Usher, incassò solo 33,4 milioni di dollari, sufficienti a coprire a malapena la metà delle spese di produzione (68 milioni di dollari). C'è chi, però, lo salva, come Derek Adams di Time Out: «È un film coraggioso perché riscrive la mitologia dall'interno verso l'esterno, con un sacco di roba divertente e leggermente sovversiva».
Joel Gallen - Non è un'altra stupida commedia americana (2001) | L'irriverente commedia è una parodia dei film adolescenziali degli ultimi anni: la trama generale è basata su Kiss Me, ma contiene allusioni ad American Pie, Cruel Intentions - Prima regola non innamorarsi, 10 cose che odio di te, Ragazze nel pallone, Giovani, pazzi e svitati, Mai stata baciata, Breakfast Club, Grease e molti altri. Dirigente di MTV negli anni '90, fu Gallen a creare gli MTV Movie Awards, ma purtroppo non riuscì ad aggiudicarsi nessuno dei premi per cui venne nominato il suo film nel 2002. Su Rotten Tomatoes la comedy è valutata con un misero 29% e Owen Gleiberman di Entertainment Weekly lo ha descritto come «un mix di stereotipi sugli adolescenti» dell'epoca. Curiosità: è il film che lancio la carriera di Chris Evans, aka Captain America, a Hollywood.
Pitof - Catwoman (2004) | Il cinecomic interpretato da Halle Berry, Sharon Stone e Benjamin Bratt è stato accolto molto negativamente dalla critica e ha ricevuto sette candidature ai Razzie Awards nel 2005 vincendo nelle categorie di peggior film, peggior attrice, peggior regista e peggiore sceneggiatura. L'esperto di effetti speciali francese ci riprova poi nel 2008 per la tv con Fire & Ice - Le cronache del drago. Su Rotten Tomatoes Catwoman si aggiudica un triste 9%.
Gordon Willis - Windows (1980) | Willis era una leggenda ad Hollywood: direttore della fotografia di capolavori come Il padrino di Francis Ford Coppola e Io e Annie, Manhattan e Zelig di Woody Allen. Il suo debutto alla regia è stato stroncato perché accusato di contenere "stereotipi omofobici sulle lesbiche" (il film parla di una storia d'amore tra due donne, Emily e Andrea).
David Denby (The New Yorker) ha attaccato il film dicendo che «Windows esiste solo nelle fantasie perverse di uomini che odiano le lesbiche tanto da potersi inventare qualsiasi idiozia al fine di diffamarle». AUCH!
Liam Lynch - Tenacious D e il destino del rock (2006) | Il film, che racconta in chiave comica la storia della band composta da Jack Black e Kyle Gass, i Tenacious D, vede il debutto sul grande schermo del musicista e regista televisivo. La commedia è stata valutata con un tiepido 56% su Rotten Tomatoes e Ann Hornaday del Washington Post ha scritto: «Anche considerando il talento prodigioso di Black, diventa faticoso troppo in fretta».
Bo Welch - Il gatto... e il cappello matto (2003) | Il film per bambini ispirato ai libri e fumetti originali Il gatto col cappello di Dr. Seuss nasce sull'onda del successo de Il Grinch del 2000, sempre tratto dall'opera dell'autore americano. Per quanto la sua carriera come scenografo lo abbia portato a dare enorme importanza all'estetica del film, a Welch viene criticato tutto il resto. Alcuni critici, addirittura, hanno esclamato: «Dr. Seuss si starà rivoltando nella tomba!» riservando al film un misero 10% su Rotten Tomatoes.
Joe Alves - Lo squalo 3-D (1983) | Il secondo sequel del film del 1975 è considerato il peggiore della saga fino all'arrivo, nel 1987, de Lo squalo 4 - La vendetta (ritenuto addirittura uno dei film più brutti che siano mai stati prodotti nella storia del cinema). Il film segna il primo ruolo da protagonista di Dennis Quaid e l'unico film dello scenografo, che viene scelto dopo aver lavorato come esperto di effetti speciali meccanici che ha collaborato ai due capitoli precedenti. La critica non ha mai visto di buon occhio questo film, sia perché ogni paragone con il capolavoro di Spielberg lascia ben poche speranze per qualsiasi sequel, sia perché ormai l'idea di un film sullo squalo stava iniziando a stufare. Per questa ragione non ci stupisce l'11% su Rotten Tomatoes,
Fare il regista non è da tutti. A volte la passione, l’idea e (purtroppo) il talento non bastano: ci si ritrova a fallire al primo tentativo, decidendo di conseguenza di fare un passo indietro.
È questo il caso dei 10 registi protagonisti della gallery di oggi, che hanno un solo film all’attivo dopo flop al botteghino o stroncature della critica.