Fuori script: 15 celebri scene improvvisate. La gallery
Quando l'improvvisazione prende il sopravvento su quanto scritto in sceneggiatura
Andrea Facchin
Bill Paxton ha appena perso metà dei suoi compagni, uccisi dagli xenomorphi. In preda alla disperazione comincia a urlare «Game over ragazzi! Fine dei giochi!». Espressioni che nella sceneggiatura non c\'erano...
Un egiziano gli sventola la sciabola davanti e Indiana Jones, in tutta risposta, gli spara, stendendolo con un solo colpo. In origine la scena doveva essere un lungo combattimento, ma Harrison Ford non stava benissimo quel giorno così chiese a Spielberg di accelerare i tempi in quel modo.
Il Joker di Heath Ledger è nella prigione di Gotham e Gordon scopre di essere stato nominato commissario. Tutti applaudono, clown compreso: dettaglio frutto solo di Ledger.
Prima di venire catturato da Boba Fett e consegnato a Darth Fener, Han Solo saluta Leia con un bacio. L\'addio doveva essere di quelli romantici, con i due personaggi a dirsi ti amo. Ma il regista credeva mancasse qualcosa e così Ford ci mise del suo, rispondedno al \"Ti amo\" della principessa nel modo in cui l\'avrebbe fatto Han Solo. Con un semplice \"Lo so\".
La prima volta che Brody vede lo squalo che sta terrorizzando Amity, rimane di sasso e dice quella che diventerà la battuta simbolo del film: «Ci serve una barca più grossa». Nel copione non c\'era.
Nel primo, indimenticabile capitolo delle avventure di Harry e Lloyd, classico della commedia demenziale, Jim Carrey e Jeff Daniels hanno improvvisato parecchie volte. Tra cui la scena in cui vogliono riprodurre il suono più fastidioso del mondo. La reazione disperata di chi è seduto tra loro, in macchina, è spontanea: la scena non era in programma.
La follia di Jack Nicholson e l\'esaurimento nervoso di Shelley Duvall, mai abbastanza terrorizzata per Kubrick. Quando Jack Torrance sfonda la porta del bagno con un accetta esclama: \"Sono il lupo cattivo!\" (in originale Here\'s Johnny!): la frase è pura improvvisazione.
\"Uno che faceva un censimento una volta tentò di interrogarmi: mi mangiai il suo fegato con un bel piatto di fave e un buon Chianti\". Frase iconica del thriller di Jonathan Demme, che Hopkins termina con un verso inquietante, digrignando i denti. Un\'idea sua, per spaventare Jodie Foster.
Nella scena più celebre del film di Bryan Singer i protagonisti sono in fila uno di fianco all\'altro al dipartimento di polizia. Devono ripetere la frase \"Dammi quelle chiavi\", ma Del Toro ha un problemino: una flatulenza fastidiosa. Che non contiene durante la scena, scatenando l\'ilarità generale. Risate poi tenute da Singer.
Una delle battute più celebri della storia del cinema, improvvisata. Grazie Bob.
Kubrick non ci stava, voleva che la scena fosse più impressionante. McDowell ebbe un\'idea: cantare Singing in the Rain pestando la coppia nella villa. Brividi.
Tom Felton ha problemi con la scena, che viene girata un\'infinità di volte. Entra nel panico e Ralph Fiennes/Voldemort lo abbraccia. Materiale tenuto.
Jack Sparrow, ovvero Johnny Depp, ad un certo punto scende delle scale canticchiando, seguito dallo sguardo attonito di Orlando Bloom e Keira Knightley. Il fatto è che gli attori non si aspettavano un gesto simile da Johnny Depp, perché infatti nella sceneggiatura non era previsto.
In uno dei colloqui tra Will (Matt Damon) e il suo psichiatra (Robin Williams), quest\'ultimo comincia a elencare i difetti della moglie defunta di cancro, anche quelli più imbarazzanti. Nel farlo, Williams ha lavorato di fantasia, ma è stato così bravo (come Damon che gli ha retto il gioco) che Van Sant, il regista, non ha cancellato nulla. Per fortuna.
Derek, ovvero Ben Stiller, in un cimitero incontra J. P. Prewett che gli racconta tutta la storia che gira intorno alla \'Mafia della moda\', ma alla fine della lunga spiegazione l\'attore lo guarda e dice: \"Ma perché proprio i modelli?\". Semplicemente, la divertentissima scena nasce da una dimenticanza di Stiller: si era scordato la battuta successiva, per cui decise di ripetere quella già detta.
Dato che nulla – o quasi – nella vita viene per caso, non c’è da stupirsi se alcune delle scene più belle e famose della storia del cinema siano frutto di pura improvvisazione. Figlie dell’istinto e del talento degli attori, che per un attimo abbandonano ciò che c’è scritto sul copione per lasciarsi trascinare dal momento. A volte è genialità, altre la miccia si innesca per errore (i classici bloopers), ma il risultato, proprio perché spontaneo, è impagabile. Agire fuori dagli schemi, nel lavoro e nella vita, porta a questo.
Nella photogallery qui sotto abbiamo raccolto 15 esempi di scene improvvisate da altrettanti film famosi. Cliccate su ogni foto per scoprirne i dettagli: