Fa un po’ strano accostare scetticismo a un brand come quello dei Ghostbusters. Ma il reboot al femminile di Paul Feig, anche dopo l’ultimo trailer, continua a non convincere i fan, almeno nella maggior parte. La produzione, chiaramente, difende la sua creatura, ma gli haters restano agguerriti. Proviamo dunque a gettare un po’ di acqua sul fuoco ritornando alle origini, ricordando l’originale di Ivan Reitman del 1984 e il suo sequel (del 1988), disponibili per altro su Infinity tv.
Due film che hanno contribuito a creare un vero e proprio marchio commerciale oltre che un franchise cinematografico amatissimo che ancora oggi non perde il suo fascino. Difficile quando si ha a che fare con un cast straordinario, un ritmo comico dai tempi enciclopedici e un’atmosfera squisitamente anni ’80. Pensare che il progetto iniziale era di adattare Guida galattica per autostoppisti, romanzo di Douglas Adams e solo successivamente, per il desiderio di Dan Aykroyd di realizzare una storia su un gruppo di investigatori del paranormale, si è virati verso il taglio che tutti conosciamo.
Le curiosità sono tantissime, dal titolo, che anziché Ghostbusters doveva essere prima Ghost Smashers e poi Ghostblaster, ai toni più seri e spaventosi della prima sceneggiatura, ambientata nello spazio e con una ECTO-1 volante.
Nella gallery qui di seguito abbiamo raccolto dieci aneddoti sui primi due film, che magari per qualcuno sono una sorpresa.
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