Guardiani della Galassia Vol. 2, 10 easter eggs che forse vi siete persi

Alibisk - La mostruosa creatura sconfitta dai Guardiani all’inizio del film potrebbe provenire dal Cancroverso, una realtà alternativa presente nei fumetti Marvel dove la morte è stata sconfitta, ma la vita è mutata in forme sempre più mostruose, un esempio delle quali sono delle creature tentacolari ispirate ai lavori di H. P. Lovecraft. La somiglianza con l'alibisk è impressionante...

Quando i semi di Ego si attivano sulla Terra, una delle macchine che si salva dall'attacco è guidata dal nonno materno di Peter, interpretato come nel primo film da Gregg Henry. Nella stessa scena è possibile vedere una coppia di anziani: sono Jim Gunn Sr. e sua moglie Leotta, i genitori del regista James Gunn.

Durante il salto interplanetario di Yondu e Rocket (incredibilmente divertente), la scena passa in un angolo della galassia dove troviamo Stan Lee, vestito da perfetto astronauta, in compagnia di tre Osservatori, una razza di alieni con il compito di osservare e registrare tutti gli avvenimenti dell’universo. Al nostro sistema solare è stato assegnato Uatu, il cui avatar umano secondo una teoria sarebbe proprio Stan Lee...

Pac Man - Non solo Star Lord parla dell'arcade molto spesso ricordando il suo amore per il videogioco e la sua infanzia sulla terra, ma le cose prendono una piega veramente inaspettata ed esilarante quando, per contrastare il padre, Peter decide di usare i suoi poteri per trasformarsi in un mega Pac-Man e cercare di fermare Ego "mangiandolo".

Awesome Mix Vol. 3 - Dopo che Ego distrugge il suo walkman (SACRILEGIO!) Peter è disperato, ma Kraglin gli dona un oggetto proveniente dalla terra: uno Zune, il lettore multimediale Microsoft che può contenere fino a 300 canzoni, aspetto che fa impazzire Star-Lord. Con la distruzione della Awesome Mix Vol. 2 possiamo solo immaginare che James Gunn pescherà la Vol. 3 proprio tra le tracce presenti nello Zune, permettendo alla colonna sonora di spaziare fino a tempi più recenti.

Il cameo di Michael Rosenbaum - In una delle scene post crediti, Stakar (il personaggio di Sylvester Stallone) si ricongiunge agli altri leader dei Ravager: Aleta Ogord (Michelle Yeoh), Charlie-27 (Ving Rhames) e l’intelligenza artificiale Mainframe, oltre al suo stesso vice, il cristallino Martinex, interpretato da un irriconoscibile Michael Rosenbaum.

David Hasselhoff - Peter racconta a Ego di come da ragazzino fingesse che l'attore fosse suo padre per giustificarne l’assenza di fronte ai suoi amici. Ne porta addirittura una foto nel portafoglio. Ma a sorpresa, dopo aver citato Supercar, c'è un vero e proprio cameo di Hasselhoff in persona, nel momento in cui Ego ricostruisce il suo corpo dopo un primo scontro con Star-Lord. Il regista James Gunn è rimasto così soddisfatto dalla collaborazione con l'attore da fargli cantare una delle canzoni dei titoli di coda: Guardians Inferno.

Adam Warlock - In una delle numerose scene post credits, Ayesha, la gran sacerdotessa dei Sovereign, decide di dare vita al guerriero perfetto per vendicarsi dei Guardiani. Il nome del guerriero? Adam ovviamente. E debutterà nel terzo capitolo diretto da James Gunn.

Howard il Papero - Si tratta già del suo secondo cameo dopo quello in una scena post-credit del primo Guardiani della Galassia: lo vediamo bere assieme a due belle aliene nel locale dove Yondu e Stakar si incontrano all'inizio del film. Sono solo pochi secondi, ma bastano a riaccendere la speranza di uno standalone interamente dedicato a Howard.

Infine, nei titoli di coda fa la sua inspiegabile ma divertente comparsa anche il Gran Maestro di Jeff Goldblum, ballando sulle note delle canzoni finali in attesa dell’esordio del personaggio in Thor: Ragnarok.