Harry Potter: 10 sorprendenti teorie dei fan che si sono rivelate vere

Foto: Warner Bros.

LE BACCHETTE SONO VIVE - "È la bacchetta che sceglie il mago, signor Potter" è una delle citazioni classiche dal primo film di Harry Potter. Un mondo, quello delle bacchette, poco esplorato nel dettaglio dei romanzi ma la Rowling ha confermato su Pottermore una teoria dei fan: che le bacchette sono effettivamente senzienti e intelligenti, che scelgono il mago scrutando dentro di loro e valutando forza, attitudine e altro. Fermi tutti però, questo vuol dire che quando Harry ha distrutto la Bacchetta di Sambuco... Oh-oh.

ZIA PETUNIA - Tra i peggiori personaggi nel corso di tutti e sette i libri e i film ci sono i Dursley: la famiglia babbana di Harry ha pochissime chance di redenzione, ma come confermato è vero che dietro alla maschera gelida e senza cuore di Petunia ci sia ancora qualcosa di umano. Ne I Doni della Morte c'è una scena in cui effettivamente sembra sul punto di dire qualcosa di carino e confermare che non vuole la morte di Harry, solo che esca dalla sua vita. Un passo in più l'ha fatto Dudley, che nel momento di salutare Harry si riconcilia (a suo modo) con lui.

L'EREDE DI SERPEVERDE - Nel secondo libro e film della saga, Harry scopre il terribile segreto nascosto a Hogwarts, la Camera costruita da Salazar Serpeverde e apribile solo dai suoi eredi. Tom Riddle, discendente del fondatore della Casa, non è stato però l'unico erede ad aver accesso a quel luogo. La Rowling ha infatti spiegato che c'è stata una lunga linea di guardiani che ha protetto la Camera dei Segreti, prima dell'arrivo dei Gaunt e di Voldemort.

LA PRIGIONE DI AZKABAN - Uno dei luoghi più oscuri del mondo magico, una torre in mezzo al mare popolata di pericolosi criminali e ancor più pericolose guardie, i Dissennatori. Ma che ruolo hanno esattamente queste creature lì dentro? Finiscono il turno e tornano "a casa" come normali impiegati? Tutt'altro. La Rowling ha confermato infatti che Azkaban è una prigione tanto per i maghi quanto per i Dissennatori. Vengono usati per torturare i detenuti, ma è nata anche per tenere sotto controllo le creature stesse. Due piccioni con una Avada Kedavra.

I LICANTROPI E L'AIDS - Remus Lupin è il professore di Difesa contro le Arti Oscure del terzo anno di Harry e soci, ma è malato e spesso deve assentarsi. Una malattia che ha preso molto tempo prima e per la quale viene costantemente stigmatizzato e tenuto a distanza, tanto che Piton non manca di far notare a Silente che se si venisse a sapere la scuola passerebbe dei guai. Licantropia o AIDS? La Rowling ha confermato che la prima è un'allegoria della seconda, nei suoi racconti.

SILENTE E GRINDELWALD - Una delle teorie più celebri e controverse, confermate dalla Rowling. Come ipotizzato da alcuni fan, sì: Silente e il mago oscuro sono stati amanti e quindi il preside di Hogwarts era omosessuale. Un dettaglio che secondo la stessa autrice era evidente, ma è in realtà soggetta a qualche dubbio: nei libri viene infatti menzionata una ragazza del suo passato, dettaglio che la Rowling avrebbe fatto togliere allo sceneggiatore de Il Principe Mezzosangue. Tutto pianificato o una trovata dell'ultimo minuto?

SILENTE È LA MORTE - Una delle teorie più stiracchiate, ma la Rowling l'ha commentata dicendo "è magnifica e ci sta". Di cosa parliamo? Del fatto i personaggi della favola sui Doni della Morte abbiano una loro controparte reale nel mondo magico: il fratello che chiede la Bacchetta di Sambuco è Voldemort, quello della Pietra della Resurrezione Piton e il terzo che vuole essere lasciato in pace sarebbe in realtà allegoricamente Harry. Resta fuori proprio la Morte e sarebbe "interpretata" proprio da Silente. Ripensando ai rapporti tra le varie parti in gioco, effettivamente è una teoria che ha il suo perché.

I MANGIAMORTE SONO NAZISTI - Un'altra allegoria facilmente leggibile, ma che ha comunque trovato conferma nelle parole della stessa autrice. Sì, il gruppo che supporta Voldemort si rifà al partito nazista: non solo negli aspetti più ovvi, come la crudeltà senza appello, o i simboli (il marchio al posto della svastica); la Rowling infatti ha voluto rappresentare anche il fatto che tra i nazisti c'erano diverse "correnti", tra chi effettivamente seguiva Hitler/Voldemort per il potere e chi invece per proteggere se stesso e la famiglia.

TEDDY LUPIN - Uno degli aspetti del finale più tristi e insieme romantici è il destino del figlio di Remus Lupin e Ninfadora Tonks. La loro morte, infatti, ha chiuso un cerchio ed è stato confermato che il piccolo Teddy è sostanzialmente "il nuovo Harry Potter". Genitori morti durante la battaglia con Voldemort, bambino rimasto orfano: tanti i punti in comune, ma questa volta storia è andata diversamente, perché invece di essere spedito in una gelida famiglia babbana, Teddy è stato accudito e cresciuto con i membri dell'Ordine e Harry ne è addirittura padrino.

VOLDEMORT E GLI HORCRUX - Infine, la Rowling ha confermato una teoria sull'Oscuro Signore e il modo in cui è riuscito a sopravvivere quando la maledizione lanciata su Harry gli si è ritorta contro. In quel momento, un altro pezzo dell'anima di Tom Riddle è entrato dentro il piccolo Harry, rendendolo un Horcrux. Questo è stato possibile anche perchè l'anima era già stata strappata altre sette volte, per i canonici Horcrux. Questo però vuol dire che potrebbe averne accidentalmente creati altri e che ci siano altri piccoli pezzi di Voldemort, da qualche parte...