Sorry We Missed You, il nuovo dramma di Ken Loach (dal 2 gennaio al cinema), racconta di Ricky (Kris Hitchen) e Abby (Debbie Honeywood), abitanti di Newcastle, nell’Inghilterra del nord. Abby per lavoro si prende cura degli anziani, mentre la vita professionale di Ricky si ritrova a un bivio: la rivoluzione digitale del mondo delle App gli offre la possibilità di diventare un driver freelance. Acquista così un van nuovo di zecca, ma per farlo è costretto a vendere l’automobile di famiglia, con la quale Abby era solita recarsi al lavoro. Uno uno spaccato familiare vibrante e sentito, che prende di petto il dramma dell’inconsistenza del lavoro di oggi e non le manda a dire ai colossi e alle multinazionali, affrontando, nella tradizione working class del cinema dell'autore due volte Palma d'oro a Cannes, il dramma del precariato. © Lucky Red
Underwater (dal 30 gennaio al cinema) racconta di un terremoto che devasta il laboratorio sottomarino di alcuni ricercatori, causando anche un forte maremoto. Nel tentativo di mettersi in salvo, però, la crew si accorgerà di una minaccia decisamente più spaventosa e trovare il modo per risalire in superficie non sarà affatto facile. Il thriller/horror di William Eubank, con uno stellare cast composto da Kristen Stewart, Vincent Cassel, T.J. Miller e Jessica Henwick, promette mostri marini in quantità e una sorta di incrocio tra un Alien di Ridley Scott in versione sottomarina e un The Abyss di James Cameron in chiave più orrorifica. © Disney
I miserabili (dal 30 gennaio al cinema, dopo il passaggio in Concorso allo scorso Festival di Cannes), racconta di Stéphane (Damien Bonnard), che si è appena unito all’unità operativa di un dipartimento anti-crimine a Montferneil, nei sobborghi di Parigi, dove Victor Hugo ambientò il suo romanzo più celebre, I miserabili. Il legame con i suoi due nuovi colleghi, dai modi bruschi e indisponenti, fatica però a mettersi sui binari giusti e la situazione precipita definitivamente quando un drone li riprende mentre si macchiano di alcune azioni disonorevoli ai danni di un gruppo di adolescenti. Un’opera prima vibrante e potentissima, diretta dall'esordiente Ladj Ly, con una strepitosa sequenza d’apertura e un uso "teorico" dei droni, che trasporta nelle banlieu della capitale francese i codici visivi e formali dei blockbuster americani. © Lucky Red
Il protagonista di A Hidden Life, il nuovo film del regista americano Terrence Malick presentato in Concorso all'ultimo Festival di Cannes (dal 6 febbraio al cinema), è l’austriaco Franz Jägerstätter (August Diehl), contadino e obiettore di coscienza, che venne arrestato e in seguito ucciso per essersi rifiutato di arruolarsi nell’esercito nazista (fu anche beatificato nel 2007 da Papa Benedetto XVI). Un soggetto e un tema estremamente nobili, per un cineasta che negli ultimi anni si è trasformato da eremitico maestro da “un film ogni vent’anni” a indagatore estremamente prolifico del digitale e delle sue potenzialità poetiche. Il cinema di Malick decide stavolta di andare indietro nel tempo, di setacciare la Storia e i suoi legami tragici e profondi con delle vite apparentemente microscopiche e irrilevanti. Lo fa sulle montagne dell’Austria per illustrarne i paesaggi e gli ambienti, con il consueto slancio insieme estetizzante e spirituale. © Disney
Dopo il matrimonio (dal 5 marzo al cinema) è il remake del melodramma danese omonimo del 2006, diretto a suo tempo dalla regista Susanne Bier e riadattato per il grande schermo dal cineasta Bart Freundlich, marito di Julianne Moore, anche interprete di questa nuova versione accanto a Michelle Williams. Una riproposizione al femminile che promette di non discostarsi dal film originale e di replicarne prerogative e coordinate. © Lucky Red
Military Wives (dal 12 marzo al cinema), diretto dal regista britannico di Full Monty Peter Cattaneo, racconta della vita delle moglie dei militari al fronte in Afghanistan, separate dai mariti e attanagliate dalla paura che un giorno o l'altro qualcuno bussi alla loro porta per dargli la notizia più temuta. Un film corale e femminile interpretato da Kristin Scott Thomas e Sharon Morgan. © Eagle Pictures
Endless (dal 9 aprile al cinema), film diretto da Scott Speer, racconta la storia di Riley (Alexandra Shipp) e Chris (Nicholas Hamilton), due giovani appena diplomati e molto innamorati. Quando il ragazzo muore in un incidente, Riley si sente così in colpa fino a incolparsi della morte del fidanzata, ma Chris è rimasto intrappolato in un limbo nel quale ha ancora la possibilità di comunicare con l'amata. © Eagle Pictures
In Queen and Slim (dal 16 aprile al cinema), al loro primo indimenticabile appuntamento in Ohio, un uomo di colore (Daniel Kaluuya di Scappa – Get Out) e una donna di colore (Jodie Turner-Smith, al suo primo ruolo da protagonista), vengono fermati dalla polizia per una infrazione stradale minore. La situazione precipita, con risultati imprevisti e tragici, quando l’uomo uccide il poliziotto per legittima difesa. Terrorizzati e preoccupati per le loro vite, l’uomo che lavora in un negozio e la donna, un avvocato penale, sono costretti a fuggire. Ma l’accaduto viene filmato, il video diventa virale e la coppia diventa inconsapevolmente un simbolo di trauma, terrore, dolore e sofferenza per tante persone in tutto il paese. © Universal Pictures
I protagonisti di Mathias e Maxime (dal 23 aprile al cinema), il nuovo film di Xavier Dolan, interpretati da Gabriel D’Almeida Freitas e dallo stesso Dolan, sono due migliori amici fin dall’infanzia che si ritrovano a fare i conti con un’attrazione che potrebbe cambiare gli equilibri del loro presente e gli orizzonti del loro futuro, condiviso o meno che sia. Non è difficile rivedere, nelle traiettorie di entrambi, molto del vissuto del cineasta canadese, eterno enfant prodige del cinema mondiale. In Matthias & Maxime siamo infatti in Québec, in degli interni in cui le discussioni tra amici sono fragorose e si sovrappongono quasi in overlapping, le sigarette fumate non si contano, i joystick della Playstation giacciono abbandonati come i piatti lasciati ad asciugare. La tenerezza e la malinconia, in compenso, dominano incontrastate. © Lucky Red
In Georgetown (da aprile al cinema) il due volte Premio Oscar Christoph Waltz interpreta Muth, uno scalatore sociale che falsificando il suo background si presentò come una figura di spicco nell’alta società di Washington D.C, seducendo e poi sposando la debole e anziana vedova Viola Drath. La coppia era conosciuta per gli opulenti festini nella propria casa, ospitando l’élite politica della capitale americana. Un giorno, la Drath fu trovata uccisa e tutte le bugie di Muth furono scoperte, portando quest’ultimo ad un processo per omicidio e condannato a 50 anni di prigione. Il film è basato sull’articolo del New York Times di Franklin Foer su Albrect Muth. © Vision Distribution
Tornare a vincere (da aprile al cinema), il nuovo film di Gavin O'Connor con protagonista Ben Affleck, racconta di un uomo che aveva una vita piena di promesse. Al liceo era un fenomeno della pallacanestro con in mano una borsa di studio universitaria, quando improvvisamente, per motivi sconosciuti, decise di allontanarsi dal mondo del basket, rinunciando al proprio brillante futuro. Anni più tardi, Jack si trova ad un passo dalla rovina, scatenata da una perdita inenarrabile, annegando nell’alcolismo che gli era già costato un matrimonio e qualunque altra speranza di vita migliore. Quando gli viene offerta la possibilità di allenare la squadra di pallacanestro del suo vecchio liceo, lontana dagli anni gloriosi di un tempo, accetta con riluttanza, sorprendendo soltanto lui stesso. Quando i ragazzi iniziano a comportarsi da squadra e conseguentemente a vincere, Jack crede di aver finalmente trovato una ragione per cui combattere i demoni che lo hanno portato vicino alla rovina. Ma basterà questo a riempire i suoi vuoti, a curare le profonde ferite del suo passato e a condurlo sulla strada della redenzione? Affleck si appresta a tornare in grande stile con una storia dai forti echi autobiografici. © Warner Bros
Waves di Trey Edward Shults (da maggio al cinema) prende le mosse da un avvenire che si prospetta luminoso per Tyler, giovane afroamericano che sembra avere tutto ciò di cui ha bisogno: una famiglia benestante per sostenerlo, un posto nella squadra di wrestling del liceo e una fidanzata di cui è perdutamente innamorato. Determinato a conquistare il successo e costantemente sottoposto allo stretto controllo del benintenzionato ma dispotico padre, Tyler trascorre tutte le sue mattine e le sue serate ad allenarsi. Tuttavia, nel momento in cui viene oltrepassato il limite, la vita apparentemente perfetta di Tyler comincia a mostrare le prime crepe, e la tragedia è pronta a consumarsi. Sequenze di grande impatto formale e fotografia studiatissima per un potente ritratto della comunità black, in scia al successo mainstream di Barry Jenkins. © Universal Pictures
The Photograph (da maggio al cinema) racconta della celebre fotografa Christina Eames, che muore inaspettatamente lasciando la figlia Mae, con cui i rapporti non erano certo dei migliori. Quando viene trovata una fotografia nascosta in una cassetta di sicurezza, Mae si ritrova a indagare nei ricordi della madre, iniziando un'imprevista storia d'amore con il giornalista in carriera Michael Block. © Universal Pictures
Vivarium (da maggio al cinema), diretto da Lorcan Finnegan e presentato alla Semaine de la Critique di Cannes nel 2019, racconta la vicenda di di una giovane coppia, Gemma (Imogen Poots) e Tom (Jesse Eisenberg), che visitando una casa rimane intrappolata in un incubo senza apparente via d'uscita. © Notorious Pictures
The Cave - Miracolo nella grotta (da giugno al cinema), racconta la storia vera della vicenda accaduta a giugno 2018, quando un gruppo di ragazzi si ritrovarono bloccati in una grotta in Thailandia per poi essere liberati solo dopo quasi venti giorni. © M2 Pictures