La genesi del male: cos’ha ispirato i cattivi più famosi dei fumetti. La gallery
Come sono nati i vari Venom, Thanos, Joker e Harley Quinn? Esploriamo la creazione di alcuni dei personaggi simbolo del mondo delle nuvole
Andrea Facchin
La nemesi per eccellenza di Batman trae ispirazione dal protagonista di L\'uomo che ride, di Victor Hugo. Quando Bill Finger mostrò la sua foto a Bob Kane, non aveva dubbi: «Ecco il Joker».
Nasce tutto da una soap opera, I giorni della nostra vita, in cui, in una sequenza, l\'attrice Arleen Sorkin compare vestita da pagliaccio. A lei si sono ispirati Paul Dimi e Bruce Timm per creare Harley Quinn, che Margot Robbie interpreterà in Suicide Squad di David Ayer.
La nascita di Bane coincide con un momento peculiare della storia della DC Comics e di Batman in generale. Chuck Dixon, Doug Moench e Graham Nolan shockarono i fan creando un personaggio in grado di spezzare la schiena all\'Uomo Pipistrello. Per farlo, si ispirarono a Doc Savage, uno dei più famosi personaggi dei pulp magazine statunitensi, e al Conte di MOntecristo di Alexandre Dumas, per definire la sua personalità vendicativa.
Il sex appeal della donna gatto, si deve a Jean Harlow, star assoluta della Hollywood anni Trenta. Per quanto riguarda le caratteristiche feline, Kane le motivò così: «I gatti sono indecifrabili, sinuosi, e cool. Proprio come le donne».
Kevin Eastman e Peter Laird avevano bisogno di un villain contro cui far combattere le Tartarughe Ninja. Eastman racconta: «Mentre lo disegnavo, ho fatto scivolare la mia mano su una grattugia di formaggio fino alla fine, e ho detto agli altri \"Vi immaginate un personaggio con queste armi sulle braccia? Quest\'uomo sarebbe letale\"».
1982. Randy Schueller, grande fan Marvel, scrive alla Casa delle idee per proporre un nuovo costume per Spider-Man. Nero. Non solo il progetto piace, ma viene anche ricompensato con 220 dollari. Il resto è storia: simbionte, costume nero, Eddie Brock, Venom.
Mark Evanier, nella biografia di Jack Kirby, scrive che dietro la creazione del personaggio ci furono i più grandi dittatori che il fumettista avesse mai incontrato. Nell\'elenco, ovviamente, il Furher. E pure Richard Nixon. Con un aggiunta di jack palance, che però era un attore: giusto per dare al nemico di Superman quell\'aria da duro in più.
La Signore con falce e cappuccio ha ispirato il cattivone dei Fantastici Quattro. «La morte è connessa con l\'armatura, il mantello e il cappuccio, che danno al personaggio l\'aspetto di una forza non umana, senza pietà».
Un super-villain unico, autentico divoratore di mondi. A chi avranno pensato Stan Lee e Jack Kirby quando l\'hanno creato? Dio. Un leggero controsenso, direte voi: ma qui si parla di divinità in senso generale, come entità superiore a tutto e tutti. L\'immaginario descritto nella Bibbia, comunque, ha aiutato.
«Il diavolo è David Bowie. È lui che devi disegnare», disse Neil Gaiman a Kelley Jones in merito al personaggio di Lucifer Morningstar, tra i protagonisti di Sandman.
Stan Lee l\'ha sempre detto: «Non penso che Magneto sia cattivo». E in effetti l\'ambiguità è una delle caratteristiche fondamentali del mutante. «Vuole solo agire contro coloro che sono stati azzisti e bigotti nei confronti della sua gente. Per questo dietro la sua creazione c\'è uno come Malcom X, più radicale nel pensiero rispetto a Martin Luther King, altra grande icona della difesa dei diritti civili dei neri. E non per niente, ispirazione di Charles Xavier.
L\'acerrimo nemico di Capitan America - interpretato da Hugo Weaving nel cinecomic Marvel - è stato modellato su... una coppa di gelato, che il creatore Joe Simon si stava gustando quando gli si accese la lampadina: «Improvvisamente ho pensato fosse intrigante, una forma perfetta per un villain. Il cioccolato fuso creavabraccia, gambe e piedi e la ciliegia candita mi dava l\'idea di un teschio. \"Wow\", mi sono detto. \"Lo chiamerò Teschio Rosso\"».
Il leader del Club Infernale, nemico degli X-Men e capace di assorbire energia cinetica trasformandola in forza bruta, è costruito sulle fattezze di Robert Shaw, l\'indimenticabile Quint di Lo squalo. In effetti, la somiglianza c\'è.
Sydney Greenstreet è stato il cattivo indimenticabile in classici del noir come \"Il mistero del falco\" e la sua figura, sebbene non ci siano state conferme ufficiali, ricorda molto quella di Wilson Fisk, alias Kingpin, avversario di Spider-Man e - soprattutto - Daredevil. Ora Vincent D\'Onofrio lo porterà in tv con la serie Marvel/Netflix: e confrontando il look dei due attori, la somiglianza c\'è.
Nonostante la rivalità, è curioso come Marvel e DC si siano ispirate a vicenda nella creazione dei loro personaggi simbolo. Come Thanos, per esempio, nato sul modello di Metron e Darkseid, due dei villain più celebri della concorrenza. All\'inizio non era così imponente, ma molto più \"magrolino\". Poi, Jim Starlin volle creare una linea di dei e titani ispirati a quanto fatto da Jack Kirby nella collana New Gods per DC. Shakerate tutto e Thanos è servito.
Quando si parla di doppia personalità, impossibile non pensare a Lo strano caso di Dr. Jekill e Mr. Hyde di Louis Stevenson, esempio perfetto del dualismo tra bene e male presente nell\'umano. Harvey Dent nasce da questo classico della letteratura inglese, ma anche dal Black Bat, un personaggio dei pulp magazine tanto in voga negli anni \'20 e \'30 (e capostipiti del fumetto noir come lo conosciamo oggi). Punti in comune tra i due? L\'acido che sfigura il loro viso.
Un supereroe, senza la sua nemesi, non varrebbe nulla. Al cast di Daredevil si sono aggiunti sei nuovi villain; David Ayer porterà al cinema la Suicide Squad, gruppo di cattivoni costretti a lavorare alle dipendenze del governo americano, che li tiene sotto controllo. E poi Ultron, attesissimo nel sequel di Avengers. Una bella ondata di perfidia che ci travolgerà nei prossimi mesi, ma nel frattempo cerchiamo di scoprire cosa ha dato il là alla creazione dei villain più iconici di Marvel e DC.
Trovate tutto nella photogallery qui sotto: basta cliccare su ogni immagine per scoprire tutti i dettagli. E la genesi del male, a volte nasce dalle situazioni più banali: