Le 10 morti più disgustose di sempre nei film horror
Agnese Albertini
Wade, La maschera di cera (2005) - Il remake del film di Vincent Price del 1953 vanta alcune delle uccisioni più rivoltanti e uniche che si possano immaginare, tra cui quella del personaggio di Jared Padalecki. Dopo essere stato catturato e immobilizzato dallo spietato killer Vincent (Brian Van Holt), il povero Wade rimane paralizzato e il suo corpo viene completamente ricoperto di cera calda, trasformandolo in una statua vivente. Ma non è finita qui: mentre avviene il tutto, è ancora vivo, ed è costretto a soffrire in agonia aspettando la morte...
Josh, Jason va all'inferno (1993) - Lungi dall'essere uno dei migliori sequel slasher mai realizzati, questo film vanta alcune uccisioni piuttosto cruente. Seguiamo l'icona horror Jason (Hodder) che, dopo che il suo corpo è stato distrutto in un'esplosione, trasferisce la sua anima malvagia da una vittima all'altra per continuare a uccidere. Ma cosa succede a questi poveri individui una volta che Jason decide di lasciare i loro corpi? Ebbene, per il povero vicesceriffo Josh (Andrew Bloch) la risposta è arrivata nel modo più inaspettato e terribile: assistiamo impotenti alla disgustosa disintegrazione del suo corpo in un cumulo di sporcizia e sangue. Un momento brutale che ricorda la scena della resurrezione di Frank Cotton in Hellraiser, indubbiamente una delle sequenze di morte più uniche nella storia di Venerdì 13.
Kate, Fear Street Parte 1 (2021) Il primo film della saga che ha raggiunto un discreto successo su Netflix presenta innegabilmente l'uccisione più brutale del franchise. Nella scena più terrificante dell'intera pellicola, Kate (Julia Rehwald), una delle eroine che guidano la narrazione, viene fatta violentemente a pezzi quando finisce a testa in giù contro l'affettatrice di un negozio di alimentari. In un film con omicidi molto più blandi, questa è senza dubbio la morte più scioccante e cruenta: Art il Clown stesso sarebbe incredibilmente geloso di non averci pensato prima....
Kathleen, Thanksgiving (2023) - Lo slasher di Eli Roth si è rivelato, a sorpresa, un grande successo. Con un cast piacevole, un equilibrio quasi perfetto tra horror e commedia dark e, soprattutto, un'abbondanza di uccisioni esplicite e contorte, offre un'esperienza di visione divertente che, fortunatamente, non si prende troppo sul serio. Sebbene Roth sia noto per aver mostrato sullo schermo alcuni atti di violenza davvero inquietanti, in questo film ha davvero superato se stesso e ci riferiamo in particolare alla morte scioccante del personaggio di Kathleen (Karen Cliche), che viene brutalmente arrostita viva e fatta servire come entrée nella cena rivoltante che l'assassino ha riservato per le altre vittime catturate.
Reverendo Zombie, Hatchet II (2010) - Sebbene non sia così apprezzata e iconica come altri slasher, questa saga è stata realizzata da e per gli amanti dell'horror. In un film pieno di decapitazioni violente, di sangue che schizza ovunque e persino di un tizio che viene strangolato dal suo stesso intestino, l'uccisione migliore è stata lasciata per ultima: quella del Reverendo Zombie (Tony Todd). Sebbene abbia lottato contro il formidabile macellaio Victor Crowley (Kane Hodder), il reverendo Zombie viene brutalmente tagliato in due da un'ascia e poi scorticato: uno spettacolo grottesco, perfettamente in linea con la brutale festa del gore presentata dalla pellicola.
Candice, Final Destination 5 (2011) - Il franchise è noto per far leva su paure e fobie quotidiane per spaventare e inquietare efficacemente gli spettatori. L'uccisione di Candice (Ellen Wroe) nell'impressionante quinto capitolo è un ottimo esempio di questa tecnica e potrebbe rappresentare una delle migliori uccisioni in assoluto della saga. Durante un difficile esercizio alla trave, Candice perde la presa e cade violentemente a terra, rompendosi la spina dorsale e le gambe: una svolta scioccante e inaspettata, accompagnata dal terribile rumore di ossa che scricchiolano che faranno contorcere sulla sedia anche lo spettatore più avvezzo al genere.
Debbie, Nightmare 4 (1988) - Anche se è noto che, con il passare del tempo, le uccisioni di Freddy Krueger (Robert Englund) sono diventate molto più elaborate e spettacolari, la morte di Debbie ha stabilito un livello completamente nuovo per la saga horror. Dopo essere entrata nel mondo dei sogni, Freddy sfrutta astutamente la paura della ragazza per gli insetti, trasformando lentamente il suo corpo in uno scarafaggio gigante, per poi incastrarla in una trappola di colla e schiacciarl senza pietà: senza dubbio una delle uccisioni più memorabili del villain.
Dawn, Terrifier (2016) - Sebbene il suo sequel, di gran lunga superiore, si aggiudichi il primato per quanto riguarda i livelli di violenza e gore, non si può sottovalutare quanto il primo capitolo di Terrifier sia stato disgustoso. Innegabilmente, l'uccisione più tremenda avviene a metà del film, quando Art il Clown cattura finalmente i suoi due obiettivi principali, Tara (Jenna Kanell) e Dawn (Catherine Corcoran). Chiunque abbia visto il film non riesce a togliersi dalla testa l'immagine di Art che sega Dawn a metà: un'uccisione talmente brutale ed esplicita da cui è difficile distogliere lo sguardo. Se non fosse stato per un omicidio molto più iconico nel secondo film, la morte di Dawn potrebbe facilmente rappresenta l'uccisione più inquietante di Art mai mostrata sullo schermo.
Aurora, In a Violent Nature (2024) - In questo ritorno ai film slasher degli anni '80, gli spettatori si calano nei panni dell'inarrestabile (e immortale) killer Johnny (Ry Barrett), che fa a pezzi chiunque incontri sul suo cammino. In un film pieno di decapitazioni grossolane, smembramenti e molte teste spaccate, nessuno è in grado di reggere il confronto con l'atroce fine dell'appassionata di yoga Aurora (Charlotte Creaghan). Dopo essersi separata dai suoi compagni di campeggio per fare yoga lungo una parete rocciosa, la povera Aurora ha uno sfortunato incontro con Johnny: viene sventrata dal killer, che le conficca un gancio in testa e poi le fa passare la testa nel buco dello stomaco, trasformandola in un pretzel umano. Nessun'altra morte nel film è così scioccante e unica come questa: il pubblico è costretto a guardare e sentire ogni dettaglio straziante dell'atroce destino di Aurora.
Allie, Terrifier 2 (2022) - Il primo posto spetta ovviamente all'uccisione più spaventosa e inesorabilmente brutale del cinema moderno. Impossibile descrivere a parole quanto questo momento sia stomachevole: è una scena lunga e prolungata di tormento infinito e spargimento di sangue che sembra durare all'infinito. La morte di Allie spunta tutte le caselle principali dell'elenco delle scene di uccisione rivoltanti e ne introduce anche di nuove: carne e capelli strappati, sangue a non finire, urla e anche candeggina. È senza dubbio l'uccisione più iconica e snervante di Art il Clown: a meno che non si superi in qualche modo in Terrifier 3, la sequenza della morte di Allie rimarrà per sempre la più disgustosa mai mostrata in un film slasher.
Cosa rende gli slasher così affascinanti? Sarà la suspense, i cattivi iconici o le final girl? O forse le uccisioni, tra le più creative e raccapriccianti del genere horror? Effettivamente, per molti fan, le uccisioni rappresentano spesso la parte migliore: ognuno ha la sua scena preferita, quella che resta impressa a lungo nella memoria dopo la visione del film.
Questo sottogenere si distingue particolarmente per le morti estremamente violente e orribili che si sono spinte oltre ogni limiti, diventando leggendarie nel cinema dell’orrore. Scene che non potevano fare a meno di scioccare e sconvolgere il pubblico, rendendole i momenti più discussi dell’intero film. Nella storia dei film horror ci sono un numero incalcolabile di uccisioni esplicite; di seguito, analizziamo quelle più disgustose di sempre.
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