Le 15 migliori performance del 2016 ad oggi: la gallery
Dal congelato/martoriato/intensissimo Leonardo DiCaprio di Revenant al carisma pulp di Samuel L. Jackson in The Hateful Eight. Diteci la vostra!
Pierre Hombrebueno
Ebbene sì, Leonardo DiCaprio ce lha finalmente fatta a vincere lambitissimo Oscar. E daltronde, ha patito il freddo, è stato violentato da un orso, ha sbavato semi-paralizzato strisciando per terra, e ha dormito nella carcassa di un animale morto: che altro dirgli?
Sylvester Stallone torna a vestire i panni di Rocky Balboa ed è subito commozione. Per molti, quellOscar come Miglior Attore Non Protagonista doveva andare a lui invece che al Mark Rylance de Il ponte delle spie. Il ruolo della vecchia gloria decaduta e solitaria, che dopo la morte della moglie Adriana e la fine della carriera si accontenta di sbarcare il lunario, ma poi si trasforma in mentore e figura paterna è struggente.
Esistono pochi interpreti capaci di raggiungere il fascino cool di Samuel L. Jackson, figuriamoci poi quando lavora col suo regista preferito aka Quentin Tarantino! Il suo Maggiore Warren è magnetico dal primo minuto in cui si presenta in scena. L\'escamotage della lettera di Lincoln e il racconto di come ha umiliato il figlio del colonnello sudista prima di ucciderlo ne fa un instant cult per il genere revenge movie.
Alicia Vikander ci aveva già conquistati con film come Royal Affair ed Ex-Machina, ma è grazie al film di Tom Hooper che riesce veramente a dimostrare tutto il suo talento drammatico. Anche lAcademy se nè accorto, e ad arrivare è lOscar come Attrice Non Protagonista. Il suo ruolo di moglie innamorata che si trasforma in amica fedele quando il compagno scopre la sua vera sessualità è una delle figure più forti e insieme strazianti del cinema contemporaneo.
Con tutta probabilità, il miglior ruolo di Stefano Accorsi dai tempi di Jack Frusciante è uscito nel gruppo. Creare empatia e amore verso un personaggio così poco incline alla simpatia non era cosa facile, ma Accorsi si è votato anima e corpo a un ruolo in cui oltre alla trasformazione fisica (un netto dimagrimento) ha dovuto esprimere uno stato allucinatorio costante. Ossimoro che sposa fragilità e grinta, il suo Loris batte in volata qualsiasi avversario.
Ok la sceneggiatura di Aaron Sorkin e la controllata regia di Danny Boyle, ma ad essere ricordata sarà soprattutto la magnetica performance di Michael Fassbender. Sospeso tra genio e cinismo, grandi visioni e incapacità affettive, Fassbender tratteggia un genio inquieto e nevrotico, trascinato alla grandezza dal suo destino.
La fragile dolcezza che passa attraverso la performance di Saoirse Ronan in Brooklyn è di quelle commoventi. Lempatia è automatica, e il suo viso in lacrime, pura ipnosi
Che Steve Carell sia in una nuova fase della sua carriera ce laveva già dimostrato con Foxcatcher. Qui, conferma le proprie potenzialità tenendo testa a Christian Bale, Ryan Gosling e Brad Pitt. Con questo film conferma le sue doti drammatiche, ben miscelate all\'humor che lo contraddistingue, attraverso un personaggio in conflitto con se stesso e con le spietate dinamiche del mondo dell\'economia.
Il cinema italiano ha un nuovo eroe pulp, e ha il volto di Claudio Santamaria in Lo chiamavano Jeeg Robot. Ad arrivare, oltre allesaltazione del pubblico, è il David di Donatello come Miglior Attore. Il suo Jeeg è un supereroe post-moderno, che fa un percorso evolutivo dall\'egoismo e dalla paura all\'amore e al servizio per gli altri. La sua fisicità massiccia, ma non palestrata, conferisce al personaggio una carica umana superiore a quella che gli addominali a tartaruga offrono agli attori hollywoodiani.
Riuscire a non farsi oscurare dalla divina Cate Blanchett è unimpresa ardua e quasi impossibile. Rooney Mara ci è riuscita, e ha pure strappato la statuetta come Miglior Attrice alla collega durante il Festival di Cannes 2015, grazie a un personaggio schivo e spaventato dalla vita, che avrà la forza di superare le convenzioni in nome dell\'amore vero.
Jason Segel ci mostra un lato di lui che ancora non conoscevamo, interpretando il grande scrittore David Foster Wallace. Segel è eccezionale nel costruire un personaggio tormentato da domande filosofiche sulla vita e allo stesso tempo infantile e nevrotico a causa delle sue paure e idiosincrasie.
Cosaltro cè di meglio di un Tom Hardy che di 2 Tom Hardy? E in Legend il nostro è assolutamente geniale nel suo mescolare tic nervosi, violenza e romanticismo.
Il vero attore rivelazione della stagione, Jacob Tremblay è il cuore pulsante di Room. LOscar è andato alla mamma interpretata da Brie Larson, ma ad averci lasciato una cicatrice nel cuore è proprio il piccino. Di enfant prodige così dotati se ne vede uno ogni dieci anni. Il ragazzino ha il sacro fuoco e speriamo di vederlo brillare tra gli dèi dell\'Olimpo di Hollywood.
E Valeria Bruni Tedeschi si conferma ancora una volta una delle migliori attrici del panorama italiano. La sua interpretazione in La pazza gioia è carica di viva passione. Al confine tra mitomania e nevrosi, deliri di onnipotenza e fragilità, possiede una tale gioia di vivere da essere travolgente.
Difficile sceglierne solo uno, quindi mettiamo direttamente lensemble intero di Il caso Spotlight, che comprende autentici talenti come Michael Keaton e Mark Ruffalo. Nessuno di loro è stato premiato agli Academy Awards, ma possono accontentarsi della statuetta come Miglior Film. Tutti bravissimi nell\'immedesimarsi in un gruppo di reporter che ha testa bassa ha scavato nel sordido, per portare a galla una verità scomoda in primo luogo per loro stessi.
Ebbene sì, siamo ufficialmente a metà del 2016, ed è arrivato il momento di fare un primo bilancio di quest’annata cinematografica prima della consueta pausa estiva delle sale.
Oggi, parliamo delle migliori performance giunte nelle sale italiane in questi ultimi mesi. Diversi hanno vinto (o sono stati nominati) agli Oscar; altri ancora, però, sono stati ingiustamente snobbati e nemmeno presi in considerazione. Non pochi, poi, gl’interpreti italiani che ci hanno regalato attacchi di tachicardia ed emozioni: un’ulteriore prova, questa, di quanto sia attualmente vivo e pulsante il cinema nostrano.
Insomma, qui le nostre scelte: diteci le vostre nei commenti!