Pentiti! 10 celebri scene che gli attori vorrebbero cancellare dalla loro carriera
Davide Stanzione
Jennifer Lawrence ha un ricordo spiacevole sulla lavorazione di Passengers. Nervosa all'idea di girare la sua prima scena di sesso col collega Chris Pratt nel film di fantascienza, ha bevuto qualche bicchierino di troppo e ha dei ricordi molto offuscati: «L'alcol invece di rilassarmi mi ha portato a essere ancora più ansiosa e quando sono tornata a casa dopo continuavo a ripetermi ‘Cosa ho fatto? Non lo so’. E lui è un uomo sposato. Era la prima volta che baciavo un uomo sposato, e il senso di colpa è la peggior sensazione, proprio lì alla bocca dello stomaco. E sapevo che era solo lavoro, ma non potevo di certo dirlo al mio stomaco! Così ho chiamato mia mamma e le ho chiesto ‘Puoi solo dirmi che andrà tutto bene?’ Ero così vulnerabile… probabilmente non sono mai stata così vulnerabile. Era la prima volta», racconta l'attrice.
Natalie Portman è apparsa completamente nuda in Hotel Chevalier, dove ha recitato accanto a Jason Schwartzmann: il corto firmato da Wes Anderson, che da prologo al suo film Il treno per il Darjeeling, mostrava dunque generosamente le grazie dell'attrice, che successivamente si è però detta molto pentita di avervi preso parte: «Sono molto contrariata per il nudo che ho fatto. Non ho ascoltato il mio intuito. Ma d'ora in poi lo farò per le scelte future. Dirò qualche "no" in più».
Le sequenze sadomaso della saga delle Cinquanta sfumature hanno dato a entrambi grande notorietà, eppure sia Dakota Johnson che Jamie Dornan hanno espresso il loro pentimento per aver accettato quel franchise. L'attore, di recente, si è detto anche felice che la sua collega Emily Blunt non l'abbia visto all'opera in quei film...
Per quanto riguarda Kate Winslet, il film che l'ha resa famosa, Titanic, l'ha vista protagonista della sua prima scena di nudo. Sequenza della quale l'attrice non serba però un ricordo particolarmente positivo: «Non autografo più quel disegno anche se me lo chiedono tante persone - ha detto - Non volevo girare quella scena, perché devo continuare a vederla anche 17 anni dopo?».
Ben Stiller in In ...e alla fine arriva Polly mostra il fondoschiena. Non solo si è pentito di questa decisione, ma ai tempi era anche arrabbiato con il regista John Hamburg che gli aveva promesso che la scena non sarebbe arrivata in sala (e per non averlo avvisato che poteva richiedere una controfigura).
È una delle scene più viste della storia del cinema quella in Basic Instinct in cui Sharon Stone, durante un interrogatorio, accavalla le gambe senza indossare biancheria intima, ma non è tra le preferite dell'attrice, considerando che fu girata a tradimento: «Poco prima di girare la scena, Paul Verhoeven mi ha chiesto di sfilare le mutandine bianche perché si vedevano nella cinepresa. Mi assicurò che non si sarebbe notato nulla. Quando poi ho visto il film, alla presentazione al festival di Cannes, mi sono sentita tradita. Mi sono alzata e l’ho schiaffeggiato».
Un un tranquillo weekend di paura Burt Reynolds vestiva i panni di Lewis Medlock. Quello che in molti non sanno è che Reynolds si pentì di aver rinunciato alla sostituzione dello stuntman, volendo girare lui stesso la scena nella cascata. Ecco cosa raccontò: «Mi buttarono nell'acqua e di colpo fui sommerso e andai a sbattere contro una roccia. Mi ruppi il coccige. Mi fa male ancora oggi».
Jim Carrey non è orgoglioso della sua partecipazione, nel 2013, al seguito di Kick-Ass e il suo problema maggiore erano le scene di violenza contenute al suo interno. Chloë Moretz (Hit Girl) gli aveva risposto: «È solo un film. Se bastasse vedere della violenza in un film per venirne influenzati, allora non bisognerebbe neanche guardare Pocahontas per non correre il rischio di credere di essere una principessa Disney. O Il silenzio degli innocenti: è un film che ti fa credere di essere un serial killer? No, è solo un film, è finto, è una cosa che so da quando sono bambina… anzi, se proprio bisogna dire qualcosa sulla violenza nei film è che ti insegna quali sono le cose da NON fare».
Sul set di Kill Bill: Volume 2, Quentin Tarantino obbligò Thurman a guidare ad alta velocità un’automobile di scena, la Karmann Ghia presenta nella scena iniziale del film, sebbene l’attrice avesse paura e avesse invocato il sostegno di una controfigura per realizzare la sequenza al suo posto. La Thurman ebbe un incidente guidando l’auto, visto che andò fuoristrada sbattendo contro un albero, si fece male alle ginocchia e al collo e ha ancora dei problemi fisici legati a quell'impatto. La Miramax, casa di distribuzione dei fratelli Weinstein, gli aveva sempre negato il video dell'accaduto (l'attrice si era rifiutata di firmare un documento per sollevarla dalla responsabilità), ma in seguito, dopo l'enorme scandalo legato al nome di Harvey Weinstein, il video è venuto fuori e a pubblicarlo ci ha pensato il New York Times.
Chiudiamo con un'attrice che non si è affatto pentita di aver girato una scena...ma avrebbe voluto farla in tutt'altro modo! Eva Mendes in C'era una volta in Messico ebbe infatti l’opportunità di baciare la sua cotta adolescenziale: Johnny Depp. Il suo rimorso? Non averlo baciato per più tempo. In fondo non capita a tutte di poter baciare il proprio idolo da teenager...
Capita a tutti di avere dei grossi rimpianti e naturalmente le star di Hollywood non fanno eccezione.
Nella nostra gallery di oggi vi proponiamo 10 casi di attori insoddisfatti da una loro performance: nello specifico da una singola scena che si sono ritrovati a dover girare ma della quale, col senno di poi, avrebbero fatto volentieri a meno nella loro carriera.
Da Jennifer Lawrence ubriaca per affrontare una scena di sesso a Kate Winslet estremamente a disagio sul set di Titanic in una sequenza in cui chiedeva a Leonardo Di Caprio di farle un ritratto “come una delle sue modelle francesi”, scopritele tutte nella nostra gallery di oggi.
Foto di copertina: Getty (Christopher Polk, Kevork Djansezian, Alberto E. Rodriguez)