Che pretese! 15 richieste assurde degli attori sul set
Da Tom Cruise a Jack Nicholson, passando per Ben Affleck... Scopriteli tutti!
Letizia Lara Lombardi
George Clooney - Durante le riprese di Gravity di Alfonso Cuarón, l'attore ha richiesto una serie di servizi alquanto discutibili: nonostante il suo piccolo ruolo nel film, Clooney ha chiesto di avere accesso a un giardino privato, a un campo da basket, una vasca idromassaggio e una capanna da spiaggia su misura, costruite proprio accanto alla sua roulotte. Si parla di "soli" 125mila dollari di richieste (che sono nulla in confronto ai 100 milioni di budget del film e ai 700 incassati nel mondo), ma considerato il suo ruolo marginale nel film immaginate se Sandra Bullock avesse deciso di proporzionare le sue richieste in base alla presenza nel film...
Jamie Foxx - Nonostante avesse già firmato il contratto per Miami Vice di Michael Mann, quando vinse l'Oscar nel 2005 pretese di avere un cachet più alto della sua co-star, Colin Farrell. Soddisfatta questa richiesta, le pretese, però, continuarono: Foxx si presentò sul set con il suo entourage e chiese di avere un jet privato. Il momento peggiore, però, avvenne durante le riprese del finale in Paraguay: vicino al set ci fu una sparatoria e l'attore abbandonò il film. Mann convinse l'attore a tornare a una sola condizione: le riprese si sarebbero svolte a Miami.
Tom Cruise - Per le sue sequenze d'azione, l'attore chiede di indossare una mutanda su misura, che gli conferisce conforto e flessibilità. Inoltre, insiste che i perizomi che deve indossare durante le scene d'azione siano fatti di materiale morbido ma stretti, così che gli consentano di essere agile e veloci. I costumisti sono soliti crearne almeno 50, visto che Cruise ne preferisce uno nuovo ogni volta.
Will Smith - Durante le riprese di Men In Black III, l'attore ha chiesto una gigantesca roulotte sul set, compresa di due camere da letto, due bagni e una sala cinematografica privata. Il mezzo costò alla produzione "solo" 2 milioni di dollari, nonostante il suo appartamento fosse a 10 minuti dal set. Oltre ad essere inutilmente enorme, il "camerino" ha attirato l'attenzione (negativa) dei residenti della zona perché stava bloccando la luce naturale del sole... Delirante, vero?
Lindsay Lohan - Sul set del thriller erotico di Paul Schrader, The Canyons, la Lohan aveva una richiesta che coinvolgeva tutto il set: se lei era nuda, anche tutti gli altri sul set dovevano togliersi i vestiti. Famosa per il suo carattere irascibile e i suoi continui ritardi, l'attrice ha dato proprio il meglio di sé con questa pretesa. Il regista accettò a una condizione: solo loro due sarebbero stati nudi durante la scena, risparmiando così la crew. E per preservare una specie di decenza, Schrader aveva ancora su le calze.
Paris Hilton - Nonostante la sua parte in I poliziotti di riserva fu cancellata, l'ereditiera, che rimase sul set un solo giorno, fece delle richieste davvero assurde alla produzione, nonostante non fosse nemmeno tra i protagonisti. La Hilton chiese di avere a disposizione delle aragoste vive e di poterle mangiare ogni volta che avesse avuto fame e che insieme al crostaceo le fosse servita un solo tipo di vodka: la Grey Goose.
Jack Nicholson - Durante la ripresa di The Departed di Martin Scorsese, Nicholson aveva alcune richieste per il suo personaggio, il capo della criminalità Frank Costello, per renderlo un cattivo sexy: prima di tutto che ogni oggetto dei Celtics fosse bandito dal set, perché lui da fan dei Lakers, non ha voluto richiamare l'attenzione sui loro rivali, i Boston Celtics. Ma non solo, ha richiesto di aggiungere una scena dove sniffava cocaina dal culo di un'attrice e ha chiesto di indossare un dildo durante una scena. Tranne la prima, tutte pretese che hanno donato al suo personaggio più carattere, rendendolo più sinistro sia nel mondo del crimine che nella camera da letto.
Marlon Brando e Val Kilmer - I due attori li esaminiamo insieme, in quanto entrambi responsabili del flop de L'isola perduta, film del 1996 diretto da John Frankenheimer. Kilmer, per esempio, ha richiesto di essere in scena solo il 60% delle scene previste dopo aver richiesto il ruolo meno impegnativo, dal punto di vista fisico, dell'assistente del dottor Moreau. Sedendosi spessissimo e rifiutandosi di lavorare se la co-star non era presente. Dal canto suo Brando sapeva che senza di lui non ci sarebbe stato nessun film e così iniziò ad avere delle pretese assurde: sul set fece amicizia con un nano e richiese che da quel momento lui fosse presente in tutte le sue scene. Ma non solo, si rifiutava di imparare le sue battute lamentandosi che venissero modificate troppo spesso: aveva un suggeritore che gliele passava attraverso un auricolare.
Ben Affleck - Da vero fan dei Boston Red Sox, l'attore si è rifiutato di indossare un cappello degli Yankees sul set di Gone Girl. Affleck ha dichiarato dopo l'uscita del film di David Fincher: «Ho detto "David, ti amo, farei qualsiasi cosa per te, tranne indossare un cappello degli Yankees. Non posso proprio". È stata l'unica lite tra me e David, ma è stata legittima».
Orson Welles - Nel 1950, sul set de La Rosa Nera, il regista fece una delle richieste più assurde della sua carriera: voleva che il cappotto indossato dal suo personaggio per gran parte del film fosse foderato di pelliccia di visone, nonostante nessuno vedesse il suo interno. Non a caso il cappotto scomparve e riapparve poi sul set dell'Otello di Welles indossato, però, dal lato della pelliccia...
Mike Myers - Inizialmente l'attore aveva doppiato l'orco Shrek con un accento canadese, ma dopo aver ascoltato per la prima volta il suo lavoro decise che era tutto sbagliato e che voleva ridoppiare il tutto con un accento scozzese, tipico del proletariato e simile a quello usato da sua madre per raccontargli le favole da bambino (utilizzato già dall'attore in Austin Powers)... La DreamWorks, nonostante gli sarebbe costato 4 milioni dollari, accettò la richiesta di Myers e fu un bene!
Shia LaBeouf - Sul set di Fury di David Ayer l'attore ha dato il meglio di sé: per entrare nel personaggio decide di ferirsi il volto con un coltello perché non soddisfatto del lavoro dei truccatori, ha mantenuto la sua igiene personale al minimo (proprio come accade ai soldati) e, dulcis in fundo, si è fatto togliere un dente per sembrare più "vero". A noi sembra solo un po' fuori di testa.
Gary Busey - Probabilmente una delle più assurde, ma anche la più sincera: l'attore, sul set di Quigley interpretava un personaggio che dopo la morte si reincarna in un cane. Prima di trasformarsi, però, fa un breve passaggio in paradiso. Ed è propio qui che Busey ha puntato i piedi: non ha girato la scena finché il regno dei cieli non fosse apparso uguale a come lo aveva visto lui durante un'esperienza di pre-morte nel 1988.
Daniel Day Lewis - Non c'è attore più dedito al metodo di lui. Ma a questo suo status derivano numerose richieste: quando nel 2012 ha interpretato il 16 ° Presidente degli Stati Uniti Lincoln nel film omonimo di Steven Spielberg, l'attore obbligò tutto il cast e la crew a chiamarlo "Mr. President" e si rifiutò di utilizzare qualsiasi tecnologia non presente all'epoca del suo mandato. I suoi vezzi però sono stati ripagati: Lewis si è aggiudicato il suo terzo Premio Oscar.
Si parla spesso delle richieste assurde che il regista pone ai suoi attori, ma cosa succede quando sono proprio le star a pretendere qualcosa di incredibile sul set?
È il caso delle 15 star presenti nella gallery di oggi che hanno la fama di essere parecchio viziate e noi vi raccontiamo il perché.
Sfogliate le immagini qui sopra e scoprite le 15 pretese più assurde fatte dagli attori sul set.